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Leggi anche appunti:Manifestazioni della sifilide congenitaManifestazioni della sifilide congenita SIFILIDE Modello del colon e problemi nell'endoscopia tradizionaleModello del colon e problemi nell'endoscopia tradizionale Il colon può essere Pten/pi3k/akt pathwayPTEN/PI3K/AKT PATHWAY Le cellule tumorali eludono i meccanismi di controllo |
Il più frequente tumore soprasellare è un
Adenoma ipofisario
Carcinoma ipofisario
Craniofaringioma
Tumore del seno entodermico
Il craniofaringioma ha una struttura istologica che ricorda
Epitelio transizionale
Adeno-ipofisi
Organo dello smalto
Tonsilla palatina
I più frequenti tumori maligni in sede ipofisaria sono
Carcinomi primitivi della adeno-ipofisi
Carcinomi metastatici
Glioblastomi
Carcinomi della tasca di Ratke
Una sindrome acromegalica è in genere provocata da un adenoma ipofisario
Acidofilo
Basofilo
Cromofobo
Tutte queste eventualità
Una iperprolattinemia marcata è in genere provocata da un adenoma ipofisario
Acidofilo
Basofilo
Cromofobo
Tutte queste eventualità
Un adenoma ipofisario non secernente richiama l' attenzione clinica per fenomeni compressivi su
Chiasma ottico
Bulbi olfattivi
Ipotalamo
Bulbo oculare
La necrosi ipofisaria è in genere su base
Tossica
Ischemica
Autoimmune
Da iperfunzione
Una sindrome para-neoplastica endocrina con iperproduzione di ormone antidiuretico ( ADH ) è spesso dovuta a
Adenoma ipofisario
Glioma della neuroipofisi
Carcinoma renale
Carcinoma polmonare
Quale delle seguenti lesioni si associa a diabete insipido
Adenoma ipofisario
Interruzione del peduncolo ipofisario
Tumore pancreatico
Carcinoma renale
Il nanismo ipofisario è dovuto ad un difetto di produzione di
Somatostatina
Vasopressina
Loxitocina
Nessuno di questi
A livello della midollare surrenalica possono insorgere
Adenomi surrenalici
Neuroblastomi
Carcinomi surrenalici
Glioblastomi
A livello dei corpi carotidei possono insorgere
Tumori glomici
Endotelsarcomi
Chemodectomi
Angiomi
Nella Sindrome di Sipple ( MAN II A ) insorgono carcinomi midollari tiroidei e
Adenomi ipofisari
Adenomi surrenalici
Neoplasia pancreatiche
Feocromocitomi
Il carcinoma midollare a stroma amiloide della tiroide produce in genere
Tireoglobulina
Tiroxina
Calcitonina
Ormone paratiroideo
Una neoplasia di cellule C tiroidee si osserva in genere come conseguenza di alterazioni su base
Genetica
Tossica
Infiammatoria ( Tiroidite di Hashimoto )
Iperplastica ( Morbo di Basedow )
I paragangliomi cromaffini sono in genere localizzati a livello
Polmonare
Latero-cervicale
Retro-peritoneale
Epatico
I tumori caratterizzati da presenza di Zell-Ballen sono
Paragangliomi
Carcinomi surrenalici
Epatomi
Adenomi tiroidei
I feocromocitomi sono tumori
Sempre benigni
Sempre maligni
In genere benigni
In genere maligni
In seguito a fissazione con bicromato potassico i feocromocitomi assumono colorito
Rosso vivo
Bruno
Verdastro
Violetto
I feocromocitomi sono neoplasie che insorgono in genere a livello di
Tiroide
Pancreas
Surrene
Ipofisi
Gli adenomi della zona glomerulare della corticale surrenalica producono in genere
Aldosterone
Cortisone
Estrogeni
Androgeni
La Sindrome di Waterhause- Friederchsen è caratterizzata da leptomeningite meningococcica associata a
Necrosi ipofisaria
Idrocefalo
Emorragia surrenalica
Polmonite meningococcica
In periodo neonatale l' emorragia surrenalica interessa principalmente
midollare
zona fetale
zona fascicolata
zona glomerulare
Il Morbo di Cushing può essere causato da adenomi e da iperplasia di cellule
Acidofile
Giganti
Cromofobe
Melanotrope
Un carcinoma surrenalico è più frequentemente causa di S. di Cushing di soggetti
Adulti
Bambini
Vecchi
Neonati
In caso di Morbo di Cushing a livello del surrene si osserva in genere iperplasia diffusa di
Zona glomerulare
Zona fascicolare
Zona fetale
Midollare
I Carcinomi surrenalici sono in genere di peso
Inferiore ad 1 g
Inferiore a 10 g
Superiore a 100 g
Il peso non è utile ai fini diagnostici
Glia adenomi surrenalici sono di colorito
Giallo
Verde
Rosso
Grigio
Il Morbo di Addison è spesso causato dalla seguente alterazione della corteccia surrenalica
Adenoma
Iperplasia diffusa
Emorragia
Tubercolosi caseosa
La Sindroma Adreno-genitale è caratterizzata da iperproduzione a livello surrenalico di
Estrogeni
Progesterone
Androgeni
Tutti questi
Eterotopie tiroidee si possono osservare in sede
Linguale
Endo-laringea
Esofagea
Polmonare
Il Cretinismo è una deficienza mentale dovuta a deficiente increzione tiroxinica
Con alterazione dell' asse ipotalamo-ipofisario
In epoca fetale
In epoca neonatale
Tutti questi
Il soggetto affetto da cretinismo presenta deficienza mentale associata a
Nanismo
Cute arrossata
Esoftalmo
Tutti questi
Le cellule di Hurtle ( oncociti ) hanno citoplasma granuloso eosinofilo per accumulo intracitoplasmatico di
Lisosomi
Peroxisomi
Mitocondri
Ribosomi
Nel Mixedema primitivo la tiroide appare di volume
Ridotto
Aumentato
Normale
Tutti questi
Il Mixedema può essere dovuto a distruzione della tiroide da parte di
Carcinoma papillifero
Carcinoma follicolare
Radiazioni
Granulociti
Nell' ipertiroidismo primitivo ( Morbo di Basedow ) la tiroide presenta in genere aspetto
Nodulare
Omogeneo
Cistico
Necrotico
Nell' ipotiroidismo primitivo ( Morbo di Basedow ) la tiroide presenta in genere peso di circa
10 g
35 g
100 g
500 g
I follicoli tiroidei in caso di Morbo di Basedow presentano forma irregolare per presenza di
Creste epiteliali
Papille
Cellule parafollicolari
Granulomi epitelioidi
In caso di ipertiroidismo a livello tiroideo si osserva
Ipertrofia
Iperplasia
Ambedue
Ipotrofia
La forma più frequente di gozzo è
Semplice
Colloide
Nodulare
Atrofica
Cisti colloidee nella tiroide si osservano in caso di
Morbo di Basedow
Mixedema
Gozzo
Tiroidite linfomatosa
Nei nodi di gozzo si osservano frequentemente aree
Emorragiche
Infiammatorie
Cartilaginee
Epitelioidi
nel gozzo si osservano spesso nodi di aspetto
Macrofollicolare
Microfollicolare
Ambedue associati
Nessuno dei due
Gli oncociti ( cellule di Hurthle ) nella tiroide sono spesso associati a
Carcinomi papilliferi
Tiroidite di Hashimoto
Carcinomi anaplastici
Carcinomi midollari
Il gozzo endenico presenta aspetti anatomo-patologici differenziali rispetto alla forma
Familiare
Sporadica
Eutiroidea
Il gozzo disormogenetico presenta aspetti anatomo-patologici differenziali rispetto alla forma
Sporadica
Endemica
Eutiroidea
Tutti questi
La somministrazione di antitiroidei ( esempio tiocianati ) provoca alterazioni istopatologiche di tipo
Atrofico
Edematoso
Ipertrofico-iperplastico
Nessuna alterazione
Nel gozzo nodulare i nodi sono delimitati da
Parenchima iperplastico
Parenchima atrofico
Edema interstiziale
Aree calcifiche
Il gozzo retrosternale presenta spesso aspetti
Ipertrofici
Colloidei
Regressivi
Di iperfunzione
La tiroidite acuta granulocitaria è un fenomeno favorito da
Polmoniti
Formazioni fistolose ed ascessuali
Sialoadeniti
Sinusiti
La tiroidite di Riedel è verosimilmente una forma evolutiva di una tiroidite di De Quervain
Vero
Falso
Quale di queste forme di tiroidite è caratterizzata dalla presenza di follicoli linfatici
Hashimoto
De Quervain
Riedel
Cushing
Quale di queste forme di tiroidite è caratterizzata dalla presenza di cellule giganti
come sopra risposta 2
55 Quale di queste forme di tiroidite si accompagna più frequentemente ad ipotiroidismo
come sopra risposta 1
Quale di queste forme di tiroidite si accompagna ad un maggiore aumento di peso della tiroide
come prima risposta 1
Si può fare diagnosi di adenoma tiroideo qualora si osservi
Incapsulamento fibroso
Aspetto di crescita uniforme
Compressione del tessuto circostante
Tutti questi
Quando un adenoma tiroideo presenta cellule epiteliali disposte in cordoni senza evidente lume intercellulare viene designato
Embrionale
A cellule di Hurthle
Di Plummer
Atipico
Quando un adenoma tiroideo presenta cellule epiteliali voluminose eosinofile granulari viene designato come adenoma
come prima risposta 2
Una formazione capsulata tiroidea caratterizzata da presenza di papille ma senza fenomeni invasivi capsulari o vascolari viene designato come
Adenoma
Adenoma atipico
Papilloma
Carcinoma
Quale dei seguenti tipi istologici di carcinoma tiroideo è quello meno frequente
Papillifero
Follicolare
Anaplastico
Squamoso
" " " " " " più frequente
Come prima risposta 1
" " " " " " più maligno
Come prima risposta 3
" " " " " " a prognosi più favorevole
Come prima risposta 1
I nuceli delle cellule del tumore papillifero della tiroide sono caratterizzati da
Marcate irregolarità
Ipercromasia
Presenza di incisure
Area chiara centrale
Quale dei seguenti tipi istologici di carcinoma tiroideo dà frequentemente metastasi per via ematica
Papillifero
Follicolare
Anaplastico
Squamoso
Quale dei seguenti fattori è dimostrato favorire l' insorgenza di carcinomi tiroidei
Esposizione a raggi solari
Esposizione a radiazioni ionizzanti
Esposizioni a sali di piombo
Tutti questi
Quale dei seguenti aspetti morfologici ha maggiore significato nella diagnosi istopatologica di carcinoma follicolare della tiroide
Atipie nucelari
irregolarità architetturali
Invasione vascolare
Captazione di iodio
La cosidetta struma di Langhans è una forma di
Morbo di Basedow
Mixedema
Tiroidite
Neoplasia metastatizzante
I carcinomi follicolari della tiroide danno metastasi soprattutto in sede
Testicolare
Cerebrale
Surrenalica
Ossea
Un carcinoma anaplastico della tiroide macroscopicamente si presenta come
Un nodo sclero calcifico
Una cavità cistica
Una trsformazione multinodulare di un lobo
Un' area biancastra dura a limiti indistinti
Un nodo freddo tiroideo non può corrispondere a
Adenoma follicolare
Carcinoma papillare
Adenoma di Plummer ( Adenoma tossico )
Cisti emorragica
Sono associate ad iperplasia ghiandolare dell' endometrio le seguenti lesioni o condizioni
Cisti dermoide ovarica
Tumori di cellule della granulosa
Salpingite tubercolare
Cistoadenocarcinomi ovarici
La tiroidite di Hashimoto presenta la seguente caratteristica anatomo-patologica
Nodo grigio-roseo sodo capsulato
Ingrossamento diffuso della tiroide
Ingrossamento plurinodoso della tiroide
Aderenza ad organi circostanti
E' un aspetto istologico della tiroide di Hashimoto
Nodi adenomatosi plurimi
Formazione di tessuto linfatico
Ascessi
Estesa necrosi
Nei soggetti diabetici è frequente
Aterosclerosi
Carcinoma pancreatico
Arteriti suppurative
Aneurisma dissecante
Nell' ipertiroidismo primitivo ( M. di Basedow ) la tiroide presenta in genere aspetto nodulare
Vero
Falso
" " " " " " "
peso di circa
10 g
35 g
100 g
500 g
I follicoli tiroidei in caso di Morbo di Basedow presentano forma irregolare per presenza di
Creste epiteliali
Papille
Cellule parafollicolari
Infiltrati infiammatori
Nei nodi di gozzo si osservano frequentemente aree di
Emorragia
Necrosi
Edema
Tutti questi
Gli oncociti nella tiroide sono in genere associati a proliferazioni neoplastiche
Vero
Falso
Il gozzo endemico presenta aspetti natomo-patologici differenziali rispetto alla forma sporadica
Vero
Falso
Il gozzo disormogenetico presenta aspetti anatomo-patologici differenziali rispetto alla forma sporadica
Vero
Falso
Le cellule argentaffini si differenziano dalle cellule argirofile in quanto sono capaci di ridurre sali d' argento
Vero
Falso
Quale caratteristica biologica viene indicata con la sigla APUD
Estrogeno-dipendenza
Produzione di androgeni
Produzione di ADH
Captazione e decarbossilazione di amine biogene
I tumori carcinoidi dell' appendice producono
Insulina
Serotonina
Gonadotropine
Tripsina
I tumori carcinoidi dell' appendice hanno comportamento
Imprevedibile
In genere benigno
In genere maligno
Sempre maligno
I tumori carcinoidi del retto hanno in genere comportamento
Sempre benigno
In genere benigno
In genere maligno
Sempre maligno
In quali dei seguenti organi non osserviamo mai tumori carcinoidi
Stomaco
Colon ascendente
Polmone
Encefalo
La capacità di ridurre sali d' argento e di cromo è caratteristica del seguente tipo di neoplasia
Coriocarcinomi
Adenomi basofili ipofisari
Tumori carcinoidi
Tumore di Krukenberg
Una sclerosi endocardica del cuore destro è caratteristica di
Coartazione aortica
Morbo di Cushing
Sindrome da Carcinoide
Tutti questi
La sede di sviluppo prevalente di carcinoide gastro-intestinale è a livello di
Mucosa
Sottomucosa
Tonaca muscolare
Sottosierosa
Quale dei seguenti aspetti istopatologici è da ritenersi in contrasto con la diagnosi di tumore carcinoide
Nodulare
Trabecolare
Nastriforme
Ghiandolare
Col termine di nesidioblastosi si intende una
Neoplasia epatica
Iperplasia di isole pancreatiche
Forma di glomerulonefrite
Forma di leucemia cronica
In caso di diabete giovanile a livello delle isole pancreatiche possiamo osservare
Infiltrato infiammatorio
Necrosi insulare
Iperplasia delle cellule beta
Tutti questi
In caso di diabete possiamo osservare a livello delle isole pancreatiche
Amiloidosi
Glicogenosi
Deposito di emosiderina
Tutti questi
I tumori responsabili di Sindrome di Zollinger-Ellison caratterizzata da ipergastrinemia sono in genere localizzati a livello
Fondo gastrico
Antro gastrico
Intestino ileo
Pancreas
" " " " " " "
" hanno comportamento biologico
Sempre benigno
Sempre maligno
In genere benigno
Spesso maligno
Quale dei seguenti caratteri istopatologici è da ritenersi in contrasto con una diagnosi di tumore endocrino pancreatico
Nodulare
Trabecolare
Nastriforme
Ghiandolare
Qual è la più frequente forma di tumore endocrino del pancreas
Insulinoma
Glucagonoma
Somatostatinoma
Gastrinoma
I tumori endocrini del pancreas hanno un bordo esterno
Delimitato da una spessa capsula
Rotondeggiante
Con profilo stellato
Infiltrante
Quale delle seguenti caratteristiche comune a molti tumori endocrini non si osserva in genere negli insulinomi del pancreas
Produzione di ormoni polipeptidici
Presenza di granuli endocrini
Comportamento biologico benigno
Produzione di amine biogene
Quale dei seguenti tumori endocrini pancreatici può essere causa di iperglicemia
Insulinoma
Glucagonoma
Somatostatinoma
Gastrinoma
In soggetti adulti cellule producenti gastrina sono principalmente localizzate in corrispondenza di
Mucosa antrale
Mucosa duodenale
Pancreas
Tutti questi
La Sindrome di Zollinger-Ellison è caratterizzata da
Ipopotassiemia
Iperglicemia
Ipersecrezione gastrica acida
Tutti questi
I tumori endocrini pancreatici producenti insulina ( insulinoma ) sono
Sempre benigni
Quasi sempre benigni
Quasi sempre maligni
Sempre maligni
I tumori endocrini pancreatici producenti gastrina ( gastrinoma ) sono
Sempre benigni
Quasi sempre benigni
Spesso maligni
Sempre maligni
L' aspetto istologico prevalente dei tumori endocrini pancreatici è
Ghiandoliforme
Pavimentoso
Trabecolare
Midollare
I tumori endocrini pancreatici sono prevalentemente localizzati in corrispondenza di
Testa
Zona peri-duodenale
Coda
Pancreas ectopico
Le sindromi di ipergastrinemia riconoscono come causa
Carcinoidi intestinali
Tunori pancreatici
Tutti questi
Nessuno di questi
La Sindrome di Verner-Morrison ( WDHA ) è caratterizzata da
Diarrea acquosa coleriforme
Ipopotassiemia
Acloridria
Tutti questi
La Sindrome di Wermer ( MEA I ) è caratterizzata da
Iperplasia paratiroidea
Adenomi pancreatici multipli
Adenomi ipofisari
Tutti questi
I tumori endocrini pancreatici sono caratterizzati in microscopia elettronica da presenza di
Elevato numero di mitocondri
Intreccio di microtubuli
Granuli secretori
Reticolo endoplasmico rugoso
La proliferazione a livello dei duttuli intralobulari mammari viene indicata con il termine di
Metaplasia apocrina
Ectasia duttale
Adenosi
Mastodinia
Una modificazione delle cellule epiteliali mammarie con comparsa di ampio citoplasma eosinofilo finemente granuloso è detta
Metaplasia apocrina
Ectasia duttale
Adenosi
Mastodinia
La malattia cistica della mammella ha una istogenesi da
Lobuli
Dotti interlobulari
Dotti galattofori
Tutti questi
L' ectasia duttale della mammella si localizza a livello di
Lobuli
Dotti interlobulari
Dotti galattofori
Tutti questi
Quale di queste lesioni può facilmente simulare clinicamente il Carcinoma mammario
Adenosi sclerosante
Ectasia duttale
Nessuna di queste
Tutte queste
Le "cisti blu" della malattia cistica della mammella contengono liquido
Citrino
Emorragico
Siero in emosiderina
Siero in ematoidina
Le cisti della malattia cistica della mammella vanno frequentemente incontro a
Trasformazione neoplastica
Adenosi sclerosante
Mastite peri-cistica
Fibrosclerosi
Il connettivo intralobulare ha in genere aspetto
Reticolare rigonfio
Adiposo
Sclerotico
Elastico
L' epitelio dei duttuli mammari presenta normalmente
Una fila di cellule
Due file di cellule
Più file di cellule
Nessuno di questi
Il capezzolo retratto si può osservare in caso di
Carcinoma in sede sottoareolare
Ectasia duttale
Anomalie congenite
Tutti questi
In media le dimensioni del carcinoma della mammella al momento della mastectomia risulta nel nostro paese essere nell' ordine di
0,5-1 cm 4. > 5 cm
2-3 cm
4-5 cm
Il colorito del carcinoma della mammella sulle sezioni appare in genere
Rossastro per emorragia
Giallastro per necrosi
Biancastro per calcificazione
Grigiastro lucente
Il quadrante mammario più frequentemente interessato da carcinoma mammario è
Supero-esterno
Supero-interno
Intero-esterno
Sottoareolare
Esami citologici mammari su striscio vengono prevalentemente effettuati da
Sezione della lesione
Ulcerazione cutanea
Secreto del capezzolo
Spazzolato dei dotti
Un secreto ematico del capezzolo è più frequentemente da mettere in relazione a
Carcinoma duttale in situ
Carcinoma lobulare in situ
Papilloma dei dotti
Ctasia duttale
I margini periferici del carcinoma mammario sulla sezione appaiono più frequentemente
Rotondeggianti
Netti
Stellati
Introflessi
Il carcinoma lobulare infiltrante della mammellasi presenta in genere come
Nodo cicatriziale
Nodosità a margini arrotondati
Nodosità multicentriche
Cavità cistica
Il carcinoma midollare della mammella si presenta in genere come
Nodo cicatriziale
Nodosità a margini arrotondati
Nodosità multicentriche
Cavità cistica
Un aspetto istologico con cellule carcinomatose disposte a "file indiane" è caratterizzato dal carcinoma mammario
Duttale in situ
Duttale infiltrante
Lobulare in situ
Lobulare infiltrante
Nel "grading" istopatologico del carcinoma mammario si tiene conto fondamentalmente di
Caratteri architetturali
Atipie nucleari
Numero di mitosi
Tutti questi
Il fattore prognostico più importante in caso di carcinoma mammario è
Tipo di oncogene attivato
Metastasi in linfonodi ascellari
Dimensioni dei nuclei
Età della paziente
Il tipo di carcinoma mammario che più frequentemente si presenta multicentrico è quello
Duttale
Lobulare
Muciparo
Midollare
Il tipo di carcinoma mammrio più frequentemente bilaterale è quello
Duttale
Lobulare
Muciparo
Midollare
Il Morbo di Paget mammario è una lesione che interessa
Epidermide
Duttuli
Connettivo peri-duttale
Tutti questi
Le cellule caratteristiche del Morbo di Paget mammario sono verosimilmente originate da
Melanociti attivati
Cheratinociti rigonfi
Cellule carcinomatose
Cellule di Langhans
La più verosimile sede di insorgenza dei carcinomi mammari è a livello di
Duttuli lobulari
Dotti interlobulari
Dotti galattofori
Duttuli pre-terminali
Il carcinoma mammario infiammatorio è caratterizzato da
Infiltrazione di linfociti
Infiltrazione di granulociti
Invasione carcinomatosa di vasi
Estesa necrosi
Il carcinoma mammario infiammatorio è caratterizzato da una prognosi
Sempre benigna
Spesso benigna
Analoga agli altri tipi di carcinoma
Sempre maligna
Il Morbo di Paget extra-mammario insorge a livello di
Ascella
Palpebre
Area ano-genitale
Tutti questi
Il carcinoma della mammella dà metastasi ai linfonodi
Ascellari
Mammari interni
Sovraclaveolari
Tutti questi
La diagnosi differenziale tra osso a fibre intrecciate ed osso lamellare viene impostata in base all' esame con
Microscopio elettronico
Microscopio a fluorescenza
Microscopio polarizzatore
Microscopio a scansione
Gli osteoclasti derivano da
Osteociti
Osteoblasti
Fibroblasti
Monociti del sangue
L' orletto osteoide sulla superficie di trabecole ossee ha in soggetti normali lo spessore di circa
1 micron
10 micron
100 micron
1 mm
Col termine di osteite fibroso-cistica viene indicata una alterazione ossea da
Tubercolosi produttiva
Lue congenita
Iperparatiroidismo
Rachitismo
La forma di osteoporosi più frequente è quella
Senile
Idiopatica
Paramenopausale
Da disuso
L' immobilizzazione causa a livello osseo comparsa di
Osteomalacia
Rachitismo
Osteoporosi
Osteopetrosi
L' osteoporosi è frequentemente causa di
Anchilosi
Neoplasie
Fratture
Tutti questi
Nell' osteoporosi l' orletto osteoide appare
Normale
Ispessito
Assente
Nessuno di questi
In soggetti con osteoporosi l' osso va spesso oncontro a
Fratture
Osteocondromi
Osteosarcomi
Rammollimento
In soggetti con osteoporosi il numero di trabecole ossee nell' osso spugnoso è
Normale
Ispessito
Diminuito
Alterato per formazione di osso a fibre intrecciate
In caso di iperparatiroidismo a livello osseo gli osteocalsti sono
Assenti
Diminuiti
Aumentati
Normali
La osteite fibroso-cistica è una lesione dovuta a
Tubercolosi
Reumatismo
Iperparatiroidismo
Alterazione su base congenita
Un orletto osteoide ispessito a livello delle trabecole di osso spugnoso è un quadro diagnostico di
Iperparatiroidismo
Osteoporosi
Osteomalacia
Osteocondromatosi
Una abnorme deformabilità e mollezza ossea si osserva in caso di
Osteopetrosi
Osteomalacia
Osteoporosi
Ipertiroidismo
La osteodistrofia renale è causata da un alterato metabolismo calcico cui consegue
Osteomalacia
Iperparatiroidismo
Osteopetrosi
Osteoporosi
La sostanza osteoide è caratterizzata da
Eccesso di depositi di calcio
Deposito di matrice ossea non calcificata
Osso a fibre intrecciate
Osso lamellare
Una metafisi svasata con aspetto a clava si osserva in caso di
Osteomalacia
Rachitismo
Osteocondrite luetica
Scorbuto
La forma più frequente di alterazione paratiroidea responsabile di iperparatiroidismo è
Iperplasia
Adenoma
Carcinoma
Aumento di numero delle paratiroidi
Il cosiddetto rosario rachitico è una alterazione caratteristica osservabile a livello di
Cranio
Torace
Bacino
Arti inferiori
Il bacino a forma di cuore di carta da gioco è dovuto a
Alterazione congenita
Abnorme mollezza ossea
Osteocondromatosi
Iperparatiroidismo
Col termine di osteite deformante viene indicato
Morbo di Pott
Morbo di Paget osseo
Osteodistrofia
Reumatismo articolare
Il Morbo di Paget dà più frequentemente lesioni
Diffuse a tutto lo scheletro
Poliostotiche
Monostotiche
Ossa degli stessi arti
Nel Morbo di Paget si osserva una iperplasia di
Osteoclasti
Osteoblasti
Tutti questi
Nessuno di questi
Un aspetto istologico "a mosaico" è caratteristico della seguente lesione ossea
Osteosarcoma
Mieloma multiplo
osteoporosi
Morbo di Paget osseo
tra le complicanze di Morbo di Paget osseo è da segnalare
Deformità ossee
Insorgenza di osteosarcomi
Sovraccarico cardio-circolatorio
Tutti questi
La necrosi ossea è un fenomeno che interessa a livello dell' osso spugnoso
Solo le trabecole ossee
Solo gli spazi midollari
Le componenti ossee e midollari
Solo le strutture vascolari
Nella malattia dei cassoni si ha necrosi epifisaria sottocartilaginea con successiva
Restitutio ad integrum
Collasso e deformità
Degenerazione sarcomatosa
Sinovite villo-nodulare
L' osteomielite acuta ematogena riconosce in genere come agente causale
Virus parotitico
Stafilococco aureo
Pneumococco
Pasteurella tiphi
Un sequestro osseo può venire definito come
Osso necrotico
Inclusione amartomatosa
Focolaio ascessuale
Encondroma calcificato
Tra le complicanze della osteomielite cronica è da segnalare
Formazione di cloache
Formazione di sequestri
Amiloidosi secondaria
Tutti questi
La classificazione istopatologica dei tumori delle ossa tiene conto di
Tipo di cellule
Caratteristiche nucleari
Sostanza intercellulare prodotta
Tutti questi
La frequenza dell' osteosarcoma sul totale dei tumori ossei primitivi è di circa
I tumori ossei primitivi sono più frequentemente
Tunori benigni
Tumori semi-maligni
Tumori maligni
Gli osteomi osteoidi sono caratterizzati da un aspetto radiologico ed anatomo-patologico
A fiamma
A coccarda
A nube
A triangolo
La presenza di un nidus è caratteristica del seguente tumore osseo
Osteosarcoma
Encondroma
Tumore di Ewing
Osteoma osteoide
Quale delle seguenti forme di osteosarcoma è quella più maligna
Centrale
Paraosteale
Para-corticale
Periferico
L' età di massima frequenza dell' osteosarcoma è
Prima decade
Seconda-terza decade
Quinta-sesta decade
Settima-ottava decade
Il triangolo di Codman è tipicamente presente nel seguente tumore osseo
Osteosarcoma
Encondroma
Mieloma
Osteoma osteoide
Tra i più frequenti tumori metastatici in sede ossea è
Carcinoma paratiroideo
Osteosarcoma
Carcinoma del polmone
Epatocarcinoma
La sede di maggior frequenza dell' osteosarcoma centrale è
Diafisi omerale
Ossa del bacino
Metafisi distale del femore
vetebre dorso-lombari
Gli osteocondromi si sviluppano preferenzialmente
Sulla superficie di ossa lunghe
Sulla superficie di ossa piatte
All' interno di ossa lunghe
All' interno di ossa piatte
Gli osteocondromi sono essenzialmente costituiti da
Commistione di osso e cartilagine
Osso spugnoso contornato da capsula cartilaginea
Osso compatto con nido di cartilagine
Nessuno di questi
La malattia caratterizzata dalla comparsa di encondromi mutipli associati ad angiomi cutanei viene indicata come
Sindrome di Albright
Sindrome di Lichtenstein
Sindrome di Gardner
Sindrome di Maffucci
L' osteocondroma è un tumore benigno dell' osso costituito da
Cartilagine fibrosa
Cartilagine elastica
Cartilagine ialina
Tutti questi
Il condrosarcoma dell' osso insorge in genere ( nell' 80-90% dei casi ) come
Neoplasia primitiva
Evoluzione secondaria di lesioni benigne
Sulla base di neoplasie semi-maligne
Trasformazione di osteosarcomi
Una delle sedi di maggior frequenza di insorgenza del condrosarcoma osseo
Tibia
Ossa della mano
Ossa del bacino
Ossa craniche
Un condrosarcoma di grado III ha prospettive di sopravvivenza a 5 anni nella seguente percentuale di casi
Gli osteocastomi delle ossa sono caratterizzati dalla presenza di
Cartilagine ialina
Materiale osteoide
Cellule giganti
Osteoblasti
I tumori a cellule giganti delle ossa insorgono in genere a livello di
Epifisi
Metafisi
Diafisi
Ossa piatte
Malattia caratterizzata da displasia ossea poliostotica associata a macchie cutanee e a disturbi endocrinologici
Sindrome di Albright
Sindrome di Lichtenstein
Sindrome di Gardner
Sindrome di Maffucci
Il tumore di Ewing è un tumore osseo
Altamente maligno
Semi-maligno
Benigno
Il tumore di Ewing si sviluppa con maggiore frequenza
Diafisi delle ossa lunghe
Metafisi
Epifisi
Ossa piatte
Le cellule del tumore di Ewing producono
Osteoide
Cartilagine
Collagene
Glicogeno
La sindrome di Hutchinson è caratterizzata da metastasi multiple da parte di neuroblastoma a livello di
Cerebrale
Osso
Epatico
Polmonare
La presenza di rosette è una caratteristica del seguente tumore
Osteosarcoma
Condrosarcoma
Tumore di Ewing
Neuroblastoma
La presenza in sede ossea di una area osteolitica senza segni di ossificazione reattiva circostante è più verosimilmente
Osteoma osteoide
Tumore di Ewing
Mieloma
Metastasi di carcinoma prostatico
La presenza di catecolamine urinarie è diagnostica della seguente neoplasia in sede ossea
Tumore di Ewing
Neuroblastoma
Condrosarcoma
Tumore a cellule giganti
La forma più frequente dineoplasia plasmacellulare è
Mieloma multiplo
Mieloma generalizzato
Mieloma solitario
Leucemia plasmacellulare
Il plasmacitoma multiplo è caratterizzato da una proliferazione plasmacellulare di tipo
Policlonale
Monoclonale
IGD
IGE
I casi di mieloma solitario vanno incontro a lesioni renali da
Proteinuria
Calciuria
Uricuria
Altro
L' artrite tubercolare è spesso associata a tubercolosi ossea
Vero
Falso
L' articolazione più frequentemente interessata da artrite tubercolare
Sterno-costale
Anca
Scapolo-omerale
Gomito
La cosiddetta sabbia ossea caratterizza il seguente processo patologico osteo-articolare
Artrite reumatoide
Osteo artrite tubercolare
Artrite degenerativa
Gotta
Nell' artrite reumatoide la lesione primitiva è a livello di
Cartilagine articolare
Membrana sinoviale
Osso peri-articolare
Liquido intra-articolare
Nell' artrite reumatoide si ha una infiltrazione peri vascolare da parte di
Granulociti
Macrofagi e cellule giganti
Linfociti e plasmacellule
Fibroblasti
I noduli reumatoidi si localizzano a livello di
Cartilagine articolare
Tessuto sottocutaneo
Tendini
Altro
Al centro del nodulo reumatoideè presente
Cristalli di urati
Cellule epitelioidi
Necrosi fibrinoide
Necrosi caseosa
Amiloidosi secondaria può accompagnare il seguente processo patologico osteo-articolare
Artrite reumatoide
Artrosi degenerativa
Gotta
Frattura
Il Morbo di Still è caratterizzato da splenomegalia associata a
Artrosi degenerativa
Gotta
Osteo-artrite tubercolare
Artrite reumatoide
La spina dorsale a " bambù" caratterizza il seguente processo osteo-articolare
Artrite reumatica
Artrite reumatoide
Osteo-artrite tubercolare
Artrosi degenerativa
La degenerazione asbestiforme della cartilagine articolare caratterizza la
Artrite reumatoide
Artrosi
Artrite Gottosa
Artrite tubercolare
La formazione di becchi osteofitici caratterizza la seguente lesione articolare
Artrite reumatoide
Artrosi
Artrite gottosa
Artrite tubercolare
Quale delle seguenti articolazioni è più frequentemente affetta dalla artrosi
Sterno-costale
Anca
Scapolo-omerale
Gomito
L' artrosi causa limitazione grave ma non anchilosi delle articolazioni
Vero
Falso
La spondilite anchilosante colpisce preferenzialmente
Giovani maschi
Giovani femmine
Anziani maschi
Anziane femmine
Il tumore gigantocellulare di guaina tendinea è
Tumore benigno
Tumore maligno
Tumore semi-maligno
Granuloma
I tofi gottosi si localizzano principalmente
Nella cartilagine articolare
Nell' osso epifisario
Nella capsula sinuviale
In sede intra-articolare
La maggior parte delle forme di gotta sono
Primarie
Secondarie
Terziarie
Post-primarie
La gotta è dovuta al deposito in sede articolare di cristalli di
Urea
Urati
Carbonati
Fosfati
A quale delle seguenti lesioni osteo-articolari si possono associare lesioni renali
Artrite reumatoide
Gotta
Mieloma multiplo
Tutti questi
I tumori maligni delle parti molli sono in genere
Carcinomi
Sarcomi
Teratomi
Carcino-sarcomi
Il più frequente tumore delle parti molli è
Emangioendoteliosarcoma
Liposarcoma
Schwannoma maligno
Rabdomiosarcoma
Il tumore maligno più frequente del retroperitoneo è
come sopra Risposta 2
Quali di queste varietà istopatologiche di liposarcoma ha una prognosi peggiore
Tipo mixoide
Tipo ben differenziato
Tipo pleomorfo
A cellule rotonde
I liposarcomi hanno comportamento maligno dando luogo prevalentemente a
Metastasi polmonare
Metastasi linfonodali
Invasione locale
Progressione lungo i nervi
La classificazione dei tumori delle parti molli è basata sulla seguente componente tumorale
Tipo di tessuto presente
Forma delle cellule
Numero di mitosi
Altro
Un tumore benigno formato da cellule di Schwan è
Tumore di Kaposhi
Rabdomioma
Lipoma pleomorfo
Neurinoma
Il più frequente tumore maligno del sistema nervoso periferico è
Rabdomiosarcoma
Emangioendotelsarcoma
Schwannoma maligno
Tumore di Kaposhi
Un aspetto cellulare "a palizzata" è un quadro istopatologico diagnostico del seguente tumore delle parti molli
Liposarcoma
Neurilemmoma
Emangioendotelioma
Sinovialoma
Quale delle seguenti cellule del sistema nervoso centrale è più sensibile all' insulto anossico
Neuroni
Oligodendrociti
Astrociti
Endotelio capillare
L' occlusione dell' arteria cerebrale media con conseguente infarto è più frequentemente dovuta a
Trombosi su base aterosclerotica
Embolia
Compressione estrinseca
Arterite
L' occlusione delle arterie vertebrali e basilare con conseguente infarto è più frequentemente dovuta a
come sopra risposta 1
Gli emboli trombotici a partenza dal cuore che causano rammollimento cerebrale si formano a livello di
Endocardio atriale
Endocardio ventricolare
Endocardio valvolare
Tutti questi
Emboli settici causa di rammollimenti cerebrali multipli con evoluzione ascessuale sono più verosimilmente originati da
Aortite sifilitica
Trombo-flebite migrante
Endocardite batterica
Panarterite nodosa
Un rammollimento cerebrale di tipo anemico ( bianco ) è più verosimilmente dovuto a
Occlusione embolica
Trombosi di rami venosi
Trombosi su base aterosclerotica
Emboli lipidici multipli
La trombosi dei seni venosi cerebrali ha come conseguenza
Encefalo da stasi cronica
Rammollimento bianco
Rammollimento rosso
Non ha conseguenza
A distanza di 12 ore dalla occlusione vascolare l' area cerebrale infartuata apparirà
Rammollita
Congesta
Rigonfia e di consistenza aumentata
Non lesioni macroscopiche apprezzabili
A distanza di 6 giorni dalla occlusione vascolare l' area cerebrale infartuata presenterà un quadro istologico dominato da
Tigrolisi
Cellule granulo-adipose
Gliosi
Fibrosi
Un rammollimento cerebrale di piccole dimensioni evolve con
Formazione di cisti
Cicatrice gliale
Area di sclerosi connettivale
Rigenerazione neuronale
L' edema cerebrale è dovuto essenzialmente ad un aumento di liquido a livello di
Cilindrasse
Guaine mieliniche
Interstizio
Vasi capillari
In caso di ipertensione endocranica le circonvoluzioni cerebrali appaiono
Ristrette
Appiattite
Ipertrofiche
Necrotiche
In caso di idrocefalo le circonvoluzioni cerebrali appaiono
come sopra risposta 2
Le ernie cerebrali che si formano a livello del forame del tentorio sono dovute a spostamento di
Lobo dell' insula
Circonvoluzione dell' ipotalamo
Tonsille cerebrali
4. Tutti questi
247 Tra gli effetti secondari dell' ipertensione cerebrale riconosciamo una compressione
1. Arterie
2. Vene
3. Nervi
4. Tutti questi
248 L' edema della papilla della retina è conseguente a compressione della vena centrale della retina e si osserva in caso di
1. Ematoma extra-durale
2. Idrocefalo
3. Neoplasie cerebrali
4. Tutti questi
249 Le tonsille cerebellari sono dovute ad incuneamento di distanza cerebrale a livello del forame
1. Giugulare
2. Occipitale
3. Del tentorio
4. Di Monro
250 L' idrocefalo può essere dovuto a iperproduzione di liquido cefalo-rachidiano prodotto da
1. Plessi corioidei
2. Leptomeningi
3. Granulazioni del Pacchioni
4. Epifisi
251 Una neoplasia del IV ventricolo causerà facilmente
1. Emorragia subaracnoidea
2. Cecità
3. Idrocefalo
4. Rammollimenti multipli
252 Una meningite tubercolare può causare idrocefalo per
1. Occlusione dell' acquedotto del Silvio
2. Distruzione delle granulazioni del Pacchioni
3. Occlusione dei forami di Luska e di Magendie
4. Occlusione del forame di Monro
253 L' occlusione della arteria cerebrale anteriore causa rammollimento a livello di
1. Lobo temporale
2. Faccia mediale del lobo parietale
3. Nuclei della base
4. Faccia laterale del lobo frontale
254 L' occlusione dell' arteria cerebrale posteriore causa rammollimento della zona della scissura
1. Silviana
2. Calcarina
3. Rolandica
4. Insulare
255 A livello cerebrale le lesioni delle arterie penetranti interessano
1. Lobo frontale
2. Lobo temporale
3. Ponte
4. Nuclei della base
256 La più frequente lesione cerebrale da ipertensione arteriosa è
1. Grande emorragia cerebrale
2. Microemorragie multiple
3. Rammollimento rosso
4. Rammollimento bianco
257 L' emorragia cerebrale interessa frequentemente oltre ai nuclei della base
1. Lobo frontale
2. Lobo occipitale
3. Lobo temporale
4. Cervelletto
258 L' emorragia cerebrale causa frequentemente emiparesi per lesione di
1. Zona rolandica della corteccia
2. Capsula interna
3. Capsula esterna
4. Nucleo lenticolare
259 L' emocefalo interno è dovuto a
1. Invasione ventricolare da emorragia cerebrale
2. Rottura di aneurisma dei plessi corioidei
3. Rottura di aneurisma di arteria cerebrale media
4. Estensione di emorragia subaracnoidea
260 La causa più frequente di emorragia cerebrale è una rottura di aneurisma a livello di
1. Arteria del circolo del Willis
2. Plessi corioidei
3. Vene cerebrali
4. Arterie penetranti
261 La più frequente evoluzione di un' emorragia cerebrale è
1. Focolaio di demielinizzazione
2. Focolaio di sclerosi
3. Formazione cistica
4. Nucleo di calcificazione
262 Quale esito di una emorragia cerebrale si ha una lesione la cui parete a colorito
1. Bianco lucente
2. Bruno
3. Rosso cupo
4. Nerastro
263 La degenerazione Walleriana è secondaria a lesione del
1. Cilindrasse
2. Assone
3. Neurone
4. Tutti questi
264 Le encefaliti hanno spesso causa
1. Batterica
2. Virale
3. Tossica
4. Fisica
265 La caratteristica microscopica principale di una encefalite è
1. Infiltrato infiammatorio
2. Presenza di corpi inclusi
3. Neuronofagia
4. Tutti questi
266 Le encefaliti sono causate da agenti che giungono al sistema nervoso per via
1. Ematogena
2. Neurogena
3. Tutti questi
4. Nessuno di questi
267 Gli agenti virali a livello del sistema nervoso centrale causano in genere
1. Lesioni granulomatose
2. Necrosi neuronale
3. Iperplasia neuronale
4. Vasculiti con rammollimenti
268 La tabe dorsale è una forma di
1. Tubercolosi vertebrale
2. Sifilide meningo-encefalica
3. Miosite progressiva
4. Carcinoma baso-cellulare dorsale
269 Il morbo di Creutzfeldt-Jacob viene attualmente ritenuto una forma di
1. Meningite virale
2. Angiomatosi multifocale
3. Linfoadenite da toxoplasmi
4. Encefalite da virus lenti
270 La sclerosi multipla è una malattia caratterizzata fondamentalmente da
1. Focolai multipli di demielinizzazione
2. Fibrosi vascolare con rammollimenti
3. Esiti di ascessi plurifocali da emboli micotici
4. Aterosclerosi multicentrica
271 Le lesioni della sclerosi multipla colpiscono principalmente
1. Neuroni
2. Glia
3. Sostanza grigia
4. Sostanza bianca
272 Nella poliomielite si osserva principalmente a livello del midollo spinale
1. Demielinizzazione del fascicolo gracile
2. Demielinizzazione del fascio piramidale
3. Necrosi di motoneuroni
4. Necrosi di ganglioneuroni
273 I meningiomi sono tumori che originano da cellule della
1. Dura madre
2. Aracnoide
3. Pia madre
4. Tutte queste
274 Il tumore cerebrale più frequente è
1. Oligodendroglioma
2. Astroblastoma
3. Medulloblastoma
4. Glioblastoma multiforme
275 Il glioblastoma multiforme si localizza principalmente a livello di
1. Mesencefalo
2. Emisferi cerebrali
3. Emisferi cerebellari
4. Verme cerebellare
276 L' astrocitoma gemistocitico grado I è caratterizzato da
1. Metastasi ematogene
2. Metastasi linfonodali
3. Metastasi per via liquorale
4. Non dà metastasi
277 Il medulloblastoma è un tunore cerebrale che colpisce preferenzialmente soggetti
1. Bambini e giovani
2. Adulti
3. Anziani
4. Tutte le età
278 I tumori della ghiandola pineale sono di tipo
1. Gliale
2. Corneificante
3. Endocrino
4. Nessuno di questi
279 I meningiomi sono tumori originati da
1. Dura madre
2. Aracnoide
3. Pia madre
4. Tutti questi
280 I più frequenti tumori del sistema nervoso periferico sono
1. Schwannomi maligni
2. Neurofibromi
3. neuroblastoma
4. Ganglioneuromi
281 Quale paio di nervi cranici più frequentemente può essere affetto da neurinoma intracranico
1. Secondo paio
2. Quinto paio
3. Settimo paio
4. Ottavo paio
282 Il glioblastoma multiforme è caratterizzato da presenza di
1. Atipie nucleari
2. Necrosi
3. Numerosi vasi
4. Tutti questi caratteri
283 Le leptomeningiti si sviluppano nello spazio
1. Epidurale
2. Sottodurale
3. Subaracnoidale
4. Sottopiale
284 Per trasmissione diretta di germi da focolai di otomastoidite si può avere
1. Encefalite
2. Idrocefalo
3. Tutti questi
4. Ascesso cerebellare
285 La sindrome di Waterhause-Friederichsen è in genere causata da sepsi da
1. Meningococci
2. Pasteurella tiphi
3. Micobatteri
4. Virus dell' epatite B
286 L' essudato della leptomeningite menigococcica si raccoglie prevalentemente a livello di
1. Solchi cerebrali
2. Circonvoluzioni cerebrali
3. Cisterne della base
4. Ventricoli
287 Gli ascessi cerebrali sono delimitati da
1. Gliosi reattiva
2. Aree di demielinizzazione
3. Vallo istiocitario
4. Membrana di tessuto di granulazione
288 Gli ascessi cerebrali se non curati evolvono dando
1. leptomeningite
2. Piocefalo interno
3. Ipertensione cerebrale
4. Tutte queste evenienze
289 La leptomeningite tubercolare è una forma di tubercolosi
1. Primaria
2. Post-primaria
3. Miliare
4. Granulomatosa
290 Le lesioni della leptomeningite tubercolare si localizzano prevalentemente a livello di
1. Solchi cerebrali
2. Circonvoluzioni cerebrali
3. Cisterne della base
4. Ventricoli
291 La componente cellulare più importante in caso di leptomeningite tubercolare sono
1. Linfociti
2. Macrofagi
3. Granulociti
4. Astrociti
292 Le cellule più rappresentate in caso di leptomeningite menigococcica sono
1. Linfociti
2. Macrofagi
3. Granulociti
4. Astrociti
293 Nell' evoluzione di un rammollimento cerebrale, la presenza di cellule granulo-adipose diventa evidente dopo
1. 24 ore
2. 1 settimana
3. 3 mesi
4. Tutti questi
294 Le cellule granulo-adipose derivano da
1. Astroglia
2. Oligodendroglia
3. Microglia
4. Neuroni
295 Tra i fattori che determinano l' insorgenza di un rammollimento cerebrale dobbiamo considerare
1. Stato generale dell' apparato cardiocircolatorio
2. Stato generale della rete vascolare cerebrale
3. Esistenza di malformazioni vascolari
4. Tutti questi
296 L' edema cerebrale è causa di
1. Emorragia cerebrale
2. Demielinizzazione
3. Atrofia cerebrale
4. Ipertensione cerebrale
297 Tra le cause di ipertensione cerebrale possiamo elencare
1. Emorragie
2. Tumori primitivi
3. Tumori metastatici
4. Tutti questi
298 Tra le cause di idrocefalo congenito possiamo elencare
1. Placenta previa
2. Ernia del funicolo
3. Epatite
4. Toxoplasmosi
299 La malformazione di Arnold-Chiari è causa di
1. Ipertensione portale
2. Idrocefalo
3. Emorragia cerebrale
4. Cuore polmonare cronico
300 Il più frequente tumore cerebrale è
1. Astrocitoma
2. Oligodendroglioma
3. Glioblastoma
4. Meningioma
301 Il più maligno tumore cerebrale è
come sopra risposta 3
302 Il meningioma deriva da cellule
1. Gliali
2. Ependimali
3. Aracnoidee
4. Di Schwann
303 La più frequente causa di emorragia cerebrale massiva è
1. Ipertensione endocranica
2. Ipertensione arteriosa del grande circolo
3. Ipertensione aretriosa del piccolo circolo
4. Aneurisma della arteria basilare
304 La rottura della arteria meningea media causa
1. Emorragia intratecale massiva
2. Emorragia subaracnoidea
3. Ematoma subdurale
4. Ematoma epidurale
305 Le encefaliti emorragiche sono caratterizzate da
1. Emorragie cerebrali massive
2. Emorragia subaracnoidea
3. Ematoma subdurale
4. Emorragie puntiformi perivasali
306 L' ematoma subdurale cronico ha il seguente effetto sull' encefalo
1. Infiammazione
2. Compressione
3. Emorragia
4. Edema
307 L' insorgenza di linfomi maligni non Hodgkin nelle ghiandole salivari è spesso preceduto da lesioni
1. Autoimmuni
2. Iperplastiche
3. Ipertrofiche
4. Atrofiche
308 All' insorgenza di un linfoma maligno non Hodgkin possono conseguire
1. Effetti compressivi locali
2. Anemie
3. Infezioni opportunistiche
4. Tutti questi
309 I criteri classificativi dei linfomi maligni non Hodgkin sono essenzialmente basati su
1. Aspetto morfologico architetturale
2. Grado di malignità
3. Tipi funzionali cellulari
4. Tutti questi
310 Altipo di linfoma non Hodgkin linfo-plasmacitoide secondo la classificazione di Kiel si associa spesso
1. Lupus Erithematodes
2. Anemia autoimmune
3. Macroglobulinemia di Waldenstrom
4. Morbo di Wipple
311 I linfomi maligni non Hodgkin possono assumere aspetto
1. Nodulare
2. Granulomatoso
3. Carcinomatoso
4. Iperplastico
312 Una distinzione diagnostica tra i linfomi follicolari e iperplasia reattiva con centri chiari germinativi si basa su
1. Architettura linfonodale
2. Distribuzione dei noduli nel linfonodo
3. Forma e volume dei noduli
4. Tutti questi
313 I linfomi non Hodgkin a bassa malignità colpiscono
1. Solo bambini
2. Soggetti preferenzialmente giovani
3. Preferibilmente soggetti anziani
4. Nessuno di questi
314 Il linfoma follicolare a piccole cellule fessurate è a malignità
1. Bassa
2. Intermedia
3. Elevata
4. Nessuno di questi
315 Il linfoma maligno a piccoli linfociti si presenta in genere come stadio
1. I
2. II
3. III
4. IV
316 Il linfoma a grandi cellule immunoblastico si accompagna ad una sopravvivenza media di
1. Meno di 1 anno
2. 1-2 anni
3. 3-5 anni
4. Più di 5 anni
317 Le cellule del linfoma maligno a grandi cellule immunoblastico sono caratterizzate da un nucleo
1. Fessurato
2. Con numerosi piccoli nucleoli
3. Con grosso nucleolo centrale
4. Convoluto
318 Il linfoma maligno linfoblastico colpisce
1. Solo bambini
2. Solo anziani
3. Preferibilmente giovani
4. Preferibilmente anziani
319 Nel Morbo di H. le cellule di Reed-Sternberg sono
1. Patognomoniche ma non specifiche
2. Specifiche
3. Presenti solo nel tipo misto
4. Presenti solo nel tipo nodulare sclerosante
320 Nel Morbo di H. le cellule caratteristiche per la diagnosi sono
1. Linfoblasti
2. Cellule epitelioidi
3. Tutti questi
4. Nessuno di questi
321 La forma istologica più frequente del Morbo di H. è quella
1. A predominanza linfocitaria
2. Nodulare sclerosante
3. A cellularità mista
4. A deplezione linfocitaria
322 Le cellule di Reed-Sternberg sono caratteristiche di
1. Morbillo
2. Tifo
3. Morbo di H.
4. Morbo di Cushing
323 Il rapporto tra elementi mieloidi ed eritroidi nel midollo osseo normale è in genere
1. 3:1
2. 1:3
3. 1:1
4. Molto variabile
324 Il numero relativo delle cellule di Sternberg è maggiore nella forma di Morbo di H.
1. A predominanza linfocitaria
2. Nodulare sclerosante
3. A cellularità mista
4. A deplezione linfocitaria
325 I soggetti con Morbo di H. possono andare in contro a
1. Fenomeni compressivi
2. Infezioni opportunistiche
3. Tutti questi
4. Nessuno di questi
326 In soggetti con Morbo di H. non a prevalenza linfocitaria sono principalmente alterati
1. Linfociti B
2. Linfociti T
3. Macrofagi
4. Linfoblasti
327 In soggetti con Morbo di H. sono frequenti le infezioni da
1. Batteri
2. Virus
3. Miceti
4. Tutti questi
328 In soggetti con Morbo di H. stadio I si osserva frequentemente il tipo istologico
1. A prevalenza linfocitaria
2. Nodulare sclerosante
3. A cellularità mista
4. A deplezione linfocitaria
329 In soggetti con Morbo di H. stadio IV si osserva frequentemente il tipo istologico
come sopra risposta 4
330 La localizzazione timica di Morbo di H. si presenta più frequentemente con il tipo istologico
come sopra risposta 2
331 In soggetti con Morbo di H. la presenza di splenomegalia indica in genere una localizzazione splenica della malattia
1. Vero
2. Falso
332 Quale delle seguenti localizzazioni del Morbo di H. è riferibile ad una localizzazione extra-linfatica
1. Milza
2. Fegato
3. Appendice cieca
4. Tonsilla
333 Una ipoplasia del timo può venire indotta da trattamento con
1. Antibiotici
2. Vaccini
3. Ormoni steroidei
4. Tutti questi
334 Nel Morbo di Addison il timo appare
1. Ipoplastico
2. Atrofico
3. Iperplastico
4. Nessuno di questi
335 Nelle forme di iperplasia timica associata a miastenia gravis nel timo si osserva presenza di
1. Cellule mioidi
2. Centri germinativi
3. granulomi epitelioidi
4. Tutti questi
336 Quale delle seguenti neoplasie si può significativamente associare ad aplasia della serie eritroblastica del midollo osseo
1. Carcinoidi bronchiali
2. Morbo di H.
3. Timomi a cellule fusate
4. Epatomi epatocellulari
337 La sindrome di Good è caratterizzata da una associazione di agammaglobulinemia e
1. Linfoma linfoblastico
2. Linfoma a piccoli linfociti
3. Timoma
4. Morbo di H.
338 Nella sindrome di Di George una aplasia timica si associa ad una aplasia
1. Linfonodi
2. Ghiandola tiroidea
3. Ghiandole paratiroidi
4. Mediastino
339 Deficienze immunologiche con anomalie timiche si possono accompagnare ad alterazioni primitive di
1. Linfociti B
2. Linfociti T
3. Linfociti sia B che T
4. Macrofagi
340 La varietà più frequente di timoma è un tumore
1. Benigno
2. Maligno
3. Benigno invasivo
4. Maligno non metastatizzante
341 La varietà istologica più frequente di timoma è un
1. Carcinoma
2. Linfoma
3. Tumore linfo-epiteliale
4. Morbo di H.
342 Le neoplasie più frequenti del mediastino posteriore sono
1. Timomi
2. Gozzi
3. Linfomi
4. Neurinomi
343 La miastenia gravis si può associare alla seguente lesione timica
1. Ipoplasia
2. Neoplasia
3. Tutti questi
4. Nessuno di questi
344 Una lesione timica che venga diagnosticata durante una radiografia occasionale e non dia sintomatologia clinica è
1. Aggressiva
2. Benigna
3. Metastatizzante
4. Invasiva
345 Nelle collagenopatie su base autoimmune viene primitivamente interessato
1. Collagene di tipo I
2. Collagene di tipo IV
3. Nessuno di questi
4. Tutti questi
346 La endocardite verrucosa atipica di Liebman-Sachs si associa alla seguente malattia
1. Reumatismo articolare
2. Lue
3. LES
4. Glomerulonefrite di Loelein
347 Nella miastenia gravis un esame istologico del muscolo scheletrico mette in evidenza
1. Distruzione delle fibre rapide
2. Distruzione delle fibre lente
3. Ialinosi di tutte le fibre
4. Infiltrazione linfoide interstiziale
348 La sostanza fibrinoide appare istologicamente
1. Filamentosa
2. Granulare
3. Omogenea
4. Parcellare
349 La presenza di sostanza fibrinoide è ritenuta caratteristica della seguente malattia
1. Coagulazione intravascolare disseminata
2. Malattie autoimmuni
3. Aterosclerosi
4. Proteinosi alveolare
350 Nel LES si osservano importanti lesioni a livello di
1. Cute
2. Rene
3. Sierose
4. Tutti questi
351 Nel LES si ha positività al test di immunofluorescenza per anticorpi anti
1. Mitocondri
2. Nucleo
3. Cellule parietali
4. Tutti questi
352 Quali di queste caratteristiche anatomo-cliniche è da ritenere comune alle varie forme di leucemie
1. Aumento di globuli bianchi in circolo
2. Infiltrazione leucemica di vari organi
3. Iperglobulinemia
4. Aumento di volume dei linfonodi
353 La deplezione di tre geni della globulina alfa realizza
1. Il tratto alfa-talassemico
2. La malattia da emoglobina H
3. Lo stato di carrier silente
4. L' idrope fetale
354 Cellule blastiche leucemiche perossidasi-positive sono riferibili a
1. Leucemia linfoide acuta
2. Leucemia mieloide acuta
3. Leucemia megaloblastica
4. Tutti questi
355 La classificazione correntemente usata dalle varie forme di leucemie tiene conto fondamentalmente di
1. Caratteri citologici
2. Caratteri istologici
3. Caratteri cromosomici
4. Tutti questi
356 Secondo la classificazione FAB delle leucemie una leucemia M2 è da intendersi come una forma
1. Mieloblastica con maturazione
2. Mielomonocitica
3. Monocitica
4. Eritroleucemia
357 Secondo la classificazione FAB delle leucemie con la sigla M2 si intende una forma di leucemia
1. Acuta linfoide
2. Acuta mieloide
3. Cronica linfoide
4. Cronica mieloide
358 La presenza in circolo di granulociti maturi negativi per la colorazione con la fosfatasi alcalina è un quadro diagnostico di
1. Mielofibrosi
2. Leucocitosi reattiva
3. Appendicite acuta
4. Leucemia mieloide cronica
359 La cosiddetta crisi blastica si osserva frequentemente come evoluzione di una forma di leucemia
1. Linfoide cronica
2. Mieloide cronica
3. Nessuno di questi
4. Tutti questi
360 Una leucemia a cellule capellute è da ritenere una forma di leucemia
1. Mieloide acuta
2. Linfoide acuta
3. Mieloide cronica
4. Linfoide cronica
361 In quale delle seguenti forme di leucemia si osserva una maggiore splenomegalia
1. Mieloide acuta
2. Mieloide cronica
3. Linfoide acuta
4. Linfoide cronica
362 La milza normale pesa circa
1. 75 g
2. 150 g
3. 300 g
4. 500 g
363 Le milze accessorie o succentoriate sono in genere localizzate a livello di
1. Ilo splenico
2. Ilo epatico
3. Legamento gastro-colico
4. Peritoneo parietale
364 L' amiloidosi splenica dà spesso un quadro anatomico descritto come milza
1. A zucchero candito
2. Sagu
3. Spodogena
4. A pietra focaia
365 La rottura splenica è più frequentemente conseguenza di
1. Cirrosi epatica
2. Infezione batterica
3. Parassitosi
4. Trauma
366 Col termine di milza spodogena si intende una alterazione dovuta a
1. Stasi acuta
2. Infezione acuta
3. Infezione cronica
4. Alterazioni regressive
367 In soggetti con fibrosi midollare la milza presenta spesso
1. Atrofia
2. Iperplasia della polpa bianca
3. Eritropoiesi extra-midollare
4. Amiloidosi
368 Una milza da splenite acuta pesa circa
1. 150 g
2. 250-500 g
3. 500-1000 g
4. 50-100 g
369 La milza raggiunge un volume massimo in soggetti affetti da
1. Morbo di H
2. leucemie acute
3. Leucemia mieloide cronica
4. Mononucleosi infettiva
370 In caso di peritonite settica la milza presenterà aspetto di
1. Milza spodogena
2. Splenite acuta
3. Milza sagu
4. Nessuno di questi
371 In soggetti con tifo addominale la milza presenta
1. Atrofia diffusa
2. Accumulo di macrofagi
3. Accumulo di granulociti
4. Follicoli linfatici iperplasici
372 In una milza con splenite cronica quale si osserva in caso di endocardite lenta osserviamo polpa
1. Diffluente
2. Ben trattenuta
3. Necrotica
4. Nessuno di questi
373 In casi con Morbo di Banti la milza appare
1. Atrofica
2. Normale
3. Splenomegalica
4. Nessuno di questi
374 In caso di Morbo di Banti si ritiene che la lesione splenica rispetto a quella epatica sia
1. Precedente
2. Conseguente
3. Contemporanea
4. Non correlata
375 Nelle prime fasi di un infarto splenico anemico la consistenza appare
1. Aumentata
2. Diminuita
3. Molle
4. Normale
376 Nella milza in soggetti con leucemia mieloide cronica si osserva frequentemente
1. Focolai ascessuali
2. Trombosi con infarti multipli
3. Atrofia diffusa
4. Stasi cronica
377 I corpi di Gandi-Gamma si osservano in caso di stasi cronica a livello di
1. Fegato
2. Polmone
3. Milza
4. Tutti questi
378 Un infarto anemico della milza è in genere dovuto a
1. Aterosclerosi
2. Morbo di Banti
3. Tromboembolia
4. Milza spodogena
379 La tubercolosi splenica è in genere una forma di
1. Tubercolosi primitiva
2. Tubercolosi post-primaria da diffusione ematogena
3. Tubercolosi post-primaria da diffusione linfogena
4. Para tubercolosi
380 In soggetti con cirrosi epatica la milza pesa in genere
1. 50-100 g
2. 100-200 g
3. 250-500 g
4. 500-1000 g
381 Le cellule del sistema mononucleato-macrofagico sono riconoscibili in base ai dati di
1. Microscopia ottica
2. Microscopia elettronica
3. Istochimica
4. Tutti questi
382 Gli elementi del sistema mononucleato-macrofagico localizzati nel sistema nervoso centrale sono cellule di
1. Astroglia
2. Oligodendroglia
3. Microglia
4. Tutti questi
383 Nei centri germinativi di noduli linfatici dei linfonodi sono presenti cellule denominate
1. Monociti
2. Monoblasti
3. Cellule dendritiche
4. Cellule epitelioidi
384 La malattia di Gaucher si associa a
1. Splenomegalia
2. Insufficienza renale
3. Cirrosi epatica
4. Cardiopatia
385 Nella malattia di Gaucher si ha accumulo di un cerebroside in
1. Cellule muscolari
2. Elementi linfoidi
3. Istiociti
4. Tutti questi
386 Col termine di Istiocitosi X si indica
1. Proliferazione di istiociti legata al sesso
2. Deposito di istiociti con distribuzione a croce
3. Proliferazione di cellule reticolari tipo Langherans
4. Gargoilismo
387 La malattia di Letterer-Siwe ha una evoluzione
1. Benigna
2. Fatale
3. Spesso fatale in soggetti anziani
4. Spesso benigna in soggetti anziani
388 Il granuloma eosinofilo colpisce
1. Fegato
2. Polmone
3. Ossa
4. Encefalo
389 Le affezioni dei linfonodi comportano di norma un aumento di volume degli stessi
1. Si
2. No
390 Quale di queste affezioni dei linfonodi è quella meno frequente
1. Linfoadenite reattiva
2. Metastasi tumorali
3. Neoplasia primitiva
4. Linfoadenite tubercolare
391 Il fissativo ottimale per l' esame istologico ordinario di una biopsia linfonodale è
1. Alcool
2. Formalina
3. Glutaraldeide
4. Osmio
392 Sclerosi assiale dei seni e sclerosi ilare si osservano frequentemente in linfonodi
1. Mediastinici
2. Ascellari
3. Latero-cervicali
4. Inguinali
393 L' antracosi colpisce particolarmente i linfonodi
1. Latero-cervicali
2. Ascellari
3. Inguinali
4. Mediastinici
394 Il catarro dei seni è un aspetto diagnostico di
1. Epatite virale
2. Colite ischemica
3. Linfoadenite
4. Bronchite cronica
395 Le cellule giganti di Rindfleisch sono tipiche di
1. Morbillo
2. Sarcoidosi
3. Tifo intestinale
4. Rabbia
396 In caso di linfoadenite acuta batterica il seno linfatico marginale conterrà principalmente
1. Macrofagi attivati
2. Linfociti
3. Linfoblasti
4. Granulociti
397 Le cellule stipite ematopoietiche compaiono inizialmente nel
1. Fegato
2. Midollo osseo
3. Sacco vitellino
4. Timo
398 Nel linfonodo i linfociti T sono prevalentemente localizzati a livello della zona
1. Corticale
2. Paracorticale
3. Midollare
4. Centri germinativi
399 Una linfoadenite cronica aspecifica provoca
1. Infiammazione peri-linfonodale
2. Sclerosi peri-linfonodale
3. Iperplasia adiposa peri-linfonodale
4. Sclerosi assiale dei seni
400 La linfoadenopatia dermatopatica comporta la comparsa nel linfonodo di
1. Grasso
2. Melanina
3. Emosiderina
4. Tutti questi
401 Una stimolazione della risposta immune cellulo-mediata comporterà nel linfonodo la comparsa di blasti a livello di
1. Corticale
2. Paracorticale
3. Midollare
4. Centri germinativi
402 Quale di queste sedi è raramente affetta da linfoadenite tubercolare
1. Ascellare
2. Latero-cervicale
3. tracheo-bronchiale
4. Mesenterica
403 Granulociti compaiono in abbondanza nella seguente forma di linfoadenite tubercolare
1. Essudativa
2. Produttiva
3. Post-primaria
4. Tutti questi
404 La più frequente evoluzione di una linfoadenite tubercolare è
1. Necrosi caseosa
2. Necrosi colliquativa
3. Calcificazione
4. Restitutio ad integrum
405 Una ulcerazione cutanea con sovrainfezione batterica può frequentemente accompagnare una linfoadenite tubercolare in sede
1. Sottomandibolare
2. Mesenterica
3. Tracheo-bronchiale
4. Ascellare
406 Una linfoadenite granulomatosa epitelioide gigantocellulare necrotizzante è verosimilmente ad eziologia da
1. Toxoplasma Gondii
2. Virus di Epstein-Barr
3. Micobatterio del tubercolo
4. Tutti questi
407 Le cellule giganti di Warthin-Finkeldey sono caratteristiche di
1. Morbillo
2. Rosolia
3. Tifo intestinale
4. Sarcoidosi
408 Nella linfoadenite da graffio di gatto si osservano
1. Granulomi epitelioidi
2. Necrosi coagulativa
3. Necrosi colliquativa
4. Cellule giganti plurinucleate
409 La linfoadenite da graffio di gatto si localizza tipicamente in sede
1. Latero-cervicale
2. Ascellare
3. Mediastinica
4. Retroperitoneale
410 La linfoadenite da toxoplasmi si localizza tipicamente in sede
come sopra risposta 1
411 La linfoadenite descritta da Piringer-Kuchinka riconosce una eziologia da
1. Micobatterio del tubercolo
2. Istoplasma cepsulatum
3. Toxoplasma Gondii
4. Treponema pallido
412 La linfoadenite sarcoidosica evolve nel senso di
1. Fibrosi
2. Necrosi coagulativa
3. Necrosi colliquativa
4. Restitutio ad integrum
413 Nella mononucleosi infettiva vengono colpiti in particolar modo i linfonodi
1. Latero-cervicali
2. Mediastinici
3. Ascellari
4. Inguinali
414 I cosiddetti reticolosarcomi dei linfonodi vengono modernamente intesi come derivati per lo più da elementi
1. Macrofagici
2. Cellule dendritiche
3. Linfoidi
4. Mieloidi
415 I linfomi più frequenti nelle nostre regioni sono derivati da cellule di tipo
1. Linfociti B
2. Linfociti T
3. Linfociti Null
4. Macrofagi
416 Gli elementi linfoidi denominati "centrociti" sono caratterizzati da
1. Nucleo con voluminosi nucleoli
2. Nucleo fissurato
3. Citoplasma intensamente basofilo
4. Nucleo con vacuolo centrale
417 Un linfoma non Hodgkin che interessi due o più stazioni linfonodali sopra o sotto il diaframma viene definito come stadio
1. I
2. II
3. III
4. IV
418 Un linfoma non Hodgkin che interessi anche organi extra-linfonodali viene definito come stadio
1. I
2. II
3. III
4. IV
419 Linfomi maligni non Hodgkin possono più frequentemente insorgere a livello di
1. Mammella
2. Intestino
3. Tiroide
4. Polmone
420 Quale delle seguenti lesioni laringee può simulare macroscopicamente un carcinoma
1. Polipo
2. Edema della glottide
3. Tubercolosi laringea
4. Laringite virale
421 Quale dei seguenti fattori non sembra rappresentare un fattore cancerogeno per il carcinoma laringeo intrinseco
1. Fumo
2. Alcool
3. Cibi caldi
4. Asbesto
422 Il più frequente tumore della laringe è da un punto di vista istologico un
1. Adenocarcinoma
2. Carcinoma di epitelio pavimentoso
3. Sarcoma
4. Linfoma
423 Il carcinoma della laringe dà in genere metastasi ai linfonodi
1. Sotto-mentonieri
2. Faringei
3. Pre-tracheali
4. Giugulari
424 La sede più frequente di insorgenza del carcinoma della laringe è
1. Faccia posteriore dell' epiglottide
2. Pliche ari-epiglottiche
3. Corde vocali vere
4. Vestibolo del Morgagni
425 L' aspetto macroscopico che più frequentemente assume il carcinoma della laringe è quello
1. Infiltrante
2. Poliposo
3. Ulcero-vegetante
4. A placca
426 Il linfoepitelioma ( Tumore di Schminke ) è una neoplasia insorgente in genere primitivamente a livello
1. Appendice ciecale
2. Linfonodi mesenterici
3. Cavo oro-faringeo
4. Stomaco
427 Una cellula di tipo neuro-endocrino sparsa nell' epitelio bronchiale e probabile origine di adenomi e carcinomi a piccole cellule
1. Cellule di Clara
2. Cellule di Kulchitsky
3. Cellule di Pearse
4. Cellule di Heydenhein
428 I carcinomi del polmone possono dare sindromi paraneoplastiche per produzione ectopica di
1. ACTH
2. Glucagone
3. Gastrina
4. Tutti questi
429 La linfangite carcinomatosa è una reazione infiammatoria ai prodotti tossici della necrosi tumorale
1. Vero
2. Falso
430 Quale dei seguenti organi raramente è sede di metastasi da carcinoma polmonare
1. Fegato
2. Ghiandola surrenale
3. Stomaco
4. Encefalo
431 Carcinomi a sviluppo endo-bronchiale causano frequentemente
1. Enfisema
2. Atelectasia
3. Bronchiectasie
4. Tutti questi
432 L' invasione a manicotto di bronchi da parte di carcinomi del polmone procede lungo vie
1. Venose
2. Endo-bronchiali
3. Linfatiche
4. Ematogene
433 La fase iniziale del carcinoma bronchiale è in genere
1. Una stria
2. Una placca
3. Una struttura raggiata
4. Una formazione poliposa
434 Un carcinoma periferico del polmone dal punto di vista istologico può risultare
1. Adeno-carcinoma
2. Carcinoma di epitelio pavimentoso
3. Carcinoma a piccole cellule
4. Tutti questi
435 L' amarto-condroma polmonare corrisponde ad una lesione
1. Ilare parabronchiale
2. Cicatriziale apicale
3. Periferica diffusa
4. Periferica a palla
436 Il carcinoma bronchiolo-alveolare del polmone corrisponde in genere ad una lesione
1. Periferica a limiti sfumati
2. Carcinoma da cicatrice
3. Carcinoma endofitico
4. Placca pleurica
437 La diagnosi citologica di carcinoma bronchiale viene effettuata su
1. Escreato
2. Bronco aspirato
3. Spazzolato
4. Tutti questi
438 La più frequente forma di carcinoma bronco-polmonare è
1. Carcinoma di epitelio pavimentoso
2. Carcinoma a piccole cellule
3. Adenocarcinoma
4. Carcinoma a grandi cellule
439 L' esame citologico nella diagnosi di carcinoma bronchiale dà in mani esperte una percentuale di falsi negativi del
1. 1%
2. 5%
3. 10%
4. 30-40%
440 La storia naturale della forma più frequente di carcinoma bronchiale inizia con
1. Ulcerazione
2. Iperplasia di cellule basali
3. Metaplasia mucosa
4. Metaplasia pavimentosa
441 Il carcinoma a piccole cellule del polmone riconosce una istogenesi da cellule di tipo
1. Pavimentoso
2. Cilindrico
3. Muciparo
4. Endocrino
442 Il carcinoma di epitelio pavimentoso corneificante del polmone presenta in genere sulle sezioni aspetto
1. lardaceo
2. Poltaceo
3. Grigiastro asciutto
4. Emorragico
443 Il carcinoma a grandi cellule del polmone presenta in microscopia elettronica aspetti di affinità con
1. Carcinoma epidermoide
2. Microcitoma
3. Adenocarcinoma
4. Carcinoide
444 Il più frequente tipo istologico di adenoma bronchiale riconosce un origine istogenetica da cellule di tipo
1. Pavimentoso
2. Cilindrico
3. Muciparo
4. Endocrino
445 Una cellula di prelievo bronchiale che appaia dotata di nucleo relativamente voluminoso e citoplasma eosinofilo
1. metaplasia mucoide per bronchite cronica
2. Dotti acinari di ghiandole siero-mucose
3. Carcinoma bronchiolo-alveolare
4. Carcinoma di epitelio pavimentoso corneificante
446 Le cavità sierose sono rivestite da
1. Epitelio
2. Endotelio
3. Mesotelio
447 le cellule mesoteliali formano un rivestimento
1. Monostratificato
2. A due strati
3. Pluristratificato
4. Di epitelio transizionale
448 Il carcinoma bronchiolo-alveolare del polmone colpisce soggetti di
1. 15 anni
2. 40-50 anni
3. Oltre 60 anni
4. Tutte le età
449 Il carcinoide bronchiale dà spesso sindrome da carcinoide
1. Vero
2. Falso
450 Quale dei seguenti tipi di carcinoma bronco.polmonare si associa significativamente con il fumo di sigaretta
1. Adenocarcinoma
2. Carcinoma bronchiolo-alveolare
3. Carcinoma di epitelio pavimentoso
4. Carcinoma muco-epidermoide
451 I carcinoidi bronchiali danno metastasi linfonodali nella seguente percentuale dei casi
1. Mai
2. 1%
3. 10%
4. 50%
452 L' aspetto a "battacchio" è un quadro macroscopico caratteristico della seguente neoplasia bronchiale
1. Carcinoma di epitelio pavimentoso
2. Carcinoma a piccole cellule
3. Carcinoide
4. Papilloma
453 Il mesotelioma è una neoplasia insorgente a livello di
1. Pleura
2. Pericardio
3. Peritoneo
4. Tutti questi
454 Il mesotelioma è frequentemente associato con
1. Tubercolosi
2. Carcinoma braonchiale
3. Asbestosi
4. Colite ulcerosa
455 Il mesotelioma è diagnosticabile con l' esame di
1. Liquido di versamento
2. Agobiopsia
3. Biopsia operatoria
4. Tutti questi
456 Il mesotelioma è una neoplasia
1. Benigna
2. Con invasività solo locale
3. A malignità locale con possibilità di metastasi
4. Altamente metastatizzante
457 Il mesotelioma ha aspetto istologico
1. Carcinomatoso
2. Sarcomatoso
3. Ambedue
4. Nessuno di questi
458 In caso di sopsetto di carcinoma bronchiale quale di queste indagini ritenete opportune a fine diagnostico
1. Esame citologico su escreato
2. Esame citologico su spazzolato
3. Esame citologico su agoaspirato
4. Tutti questi
459 Quale di questi errori diagnostici è più frequente nella diagnosi citologica di carcinoma polmonare
1. Falsi positivi
2. Falsi negativi
460 Quale di questi esami citologici effettuabili in caso di sospetto di carcinoma bronchiale è da ripetersi più volte
1. Esame citologico su escreato
2. Esame citologico su spazzolato
3. Esame citologico su agoaspirato
4. Nessuno di questi
461 Tra gli effetti indotti dalla presenza di un carcinoma bronchiale annoveriamo
1. Enfisema
2. Atelettasia
3. Bronchiectasia
4. Tutti questi
462 In quale di questi organi avviene più frequentemente una diffusione ematogena da carcinoma bronchiale
1. Milza
2. Cuore
3. Fegato
4. Tiroide
463 Il cancro da cicatrice è una varietà anatomo-clinica di carcinoma
1. Cutaneo
2. Gastrico
3. Polmonare
4. Epatico
464 Il carcinoma a piccole cellule del polmone ha una differenziazione di tipo
1. Squamoso
2. Mucoso
3. Esocrino
4. Endocrino
465 I melanomi maligni metastatici in sede polmonare sono in genere caratterizzati dalla produzione di melanina
1. Vero
2. Falso
466 La comparsa di nodi carcinomatosi multipli nel polmone può essere dovuta a carcinomi polmonari multicentrici
1. Vero
2. Falso
467 Tra le lesioni preneoplastiche della laringe elenchiamo
1. Polipi
2. Papillomi infantili
3. Papillomi dell' adulto
4. Tutti questi
468 I carcinomi della laringe sono in genere
1. Carcinomi squamosi
2. Adenocarcinomi
3. Carcinomi mucipari
4. Carcinomi indifferenziati
469 Un' ulcera gastrica di diametro maggiore di 4 cm è più verosimilmente
1. Ulcera peptica cronica
2. Ulcera peptica acuta
3. Carcinoma ulcerato
4. Erosione della mucosa
470 Un' ulcera gastrica peptica cronica si può trasformare in carcinoma con la seguente frequenza
1. Mai
2. Meno dell' 1%
3. 10-20%
4. % dei casi a lunga durata
471 Un carcinoma gastrico ulcerato ha il fondo dell' ulcera costituito da
1. Tessuto neoplastico
2. Tessuto di granulazione
3. Tessuto muscolare
4. Tessuto linfo-reticolare
472 Qualora si abbia una trasformazione neoplastica di un' ulcera pepetica cronica questa avverrà a livello di
1. Bordi
2. Fondo
3. Ambedue
4. Nessuno dei due
473 Il carcinoma a diffusione superficiale dello stomaco ha in genere aspetto
1. Vegetante
2. Piatto
3. Ulceroso
4. Ulcero-vegetante
474 La linite plastica è una forma di carcinoma gastrico con
1. Sclerosi nodulare della parete
2. Sclerosi diffusa della parete
3. Ulcere multiple della mucosa
4. Diffusione superficiale intramucosa
475 La più frequente forma istopatologica di carcinoma gastrico è un
1. Adenocarcinoma
2. Carcinoma adeno-squamoso
3. Carcinoma epidermoide
4. Carcinoma indifferenziato
476 Il carcinoma gastrico di tipo intestinale è caratterizzato da presenza di
1. Cellule ad anello con castone
2. Strutture ghiandolari
3. Produzione di muco
4. Presenza di villi
477 Il carcinoma gastrico iniziale a diffusione superficiale interessa
1. Solo la mucosa
2. La mucosa e la parte superiore della sottomucosa
3. La mucosa e la parte superficiale della muscolare
4. La parte superficiale della sierosa
478 Il tipo istopatologico di carcinoma gastrico che è più significativamente associato con aree ad alto rischio è la forma
1. Intestinale
2. Diffusa
3. Epidermoide
4. Indifferenziata
479 Un carcinoma gastrico viene considerato come stadio PT2 qualora sia invasa
1. Mucosa e sottomucosa
2. Muscolaris mucosae
3. Tonaca muscolare
4. Strutture contigue
480 Quale della seguenti lesioni gastriche è da considerare come pre-cancerosi
1. Gastrite atrofica
2. Leiomioma gastrico
3. Gastrite erosiva
4. Tutti questi
481 Tra le malattie che comportano un aumentato rischio di insorgenza di carcinoma gastrico possiamo annoverare
1. Morbo di Crohn
2. Bronchite cronica
3. Anemia perniciosa
4. Colite ulcerosa
482 Tra le lesioni precancerose dello stomaco possiamo annoverare
1. Polipi adenomatosi
2. Polipi iperplastici
3. Polipi metaplastici
4. Tutti questi
483 Tra i caratteri diagnostici della displasia gastrica possiamo annoverare
1. Irregolarità di architettura ghiandolare
2. Perdita di polarità epiteliale
3. Atipie nucleari
4. Tutti questi
484 Le lesioni istopatologiche della mucosa gastrica su cui è probabile che si sviluppi un carcinoma vengono definite come
1. Metaplastiche
2. Precancerose
3. Iperplastiche
4. Foveolari
485 Le più frequenti neoplasie del piccolo intestino sono
1. Carcinomi
2. Linfomi
3. Sarcomi
4. Leiomiomi
486 I linfomi primitivi dell' intestino possono essere secondari a
1. Colite ulcerosa
2. Enteropatia da glutine
3. Poliposi intestinale
4. Ulcere peptiche
487 Il cosiddetto linfoma mediterraneo è una forma di linfoma associata a
1. Malattie a catene pesanti alfa
2. Morbo di Waldenstrom
3. Morbo di Burkitt
4. Morbo di Coolie
488 I polipi giovanili del grosso intestino sono di tipo
1. Neoplastico
2. Amartomatoso
3. Infiammatorio
4. Linfoide
489 Nella sindrome di Peutz-Jeghers si trovano polipi amartomatosi nel
1. Retto
2. Colon
3. Tenue
4. Tutti questi
490 Gli adenomi tubulari del grosso intestino hanno in genere aspetto
1. Sessile
2. Peduncolato
3. Villoso
4. Papillare
491 Nella poliposi familiare del grosso intestino si ha insorgenza di carcinomi del grosso intestino con la frequenza del
1. 0%
2. 5%
3. 40%
4. 100%
492 Gli adenomi intestinali con maggiore probabilità di trasformazione carcinomatosa sono quelli più
1. Estroflessi
2. Giovanili
3. Voluminosi
4. Prossimali
493 Gli adenomi villosi del grosso intestino mostrano segni di trasformazione carcinomatosa con la frequenza del
1. 10%
2. 25-30%
3. 40-50%
4. 100%
494 La diagnosi di trasformazione carcinomatosa di polipi del grosso intestino viene posta quando si osserva invasione di
1. Tonaca propria
2. Mucosa intestinale
3. Sottomucosa
4. Tonaca muscolare
495 Gli adenomi villosi del grosso intestino rispetto agli adenomi tubulari sono
1. Più voluminosi
2. Sessili
3. Tutti questi caratteri
4. Nessuno di questi caratteri
496 I polipi iperplastici del grosso intestino presentano trasformazione carcinomatosa con la frequenza del
1. 0%
2. 5%
3. 30%
4. 100%
497 L' aspetto macroscopico degli epatomi epatocellulari è quello di
1. Nodo unico
2. Nodi diffusi multipli
3. Nodo circondato da nodi più piccoli
4. Tutti questi
498 Un tumore producente bile è un
1. Colesteatoma
2. Epatoma epatocellulare
3. Colangiocarcinoma
4. Adenocarcinoma metastatico al fegato
499 Nodi epatici con aspetto ombelicato sono patognomonici di
1. Metastasi epatiche
2. Epatoma epatocellulare
3. Linfomi epatici
4. Pseudo-ascessi
500 Tra le cause di emangiotelsarcomi epatici è stato indicato
1. Aflatossina
2. Cloruro di vinile
3. Benzantracene
4. Virus dell' epatite A
501 Le metastasi epatiche di melanoma maligno hanno un colorito
1. Bianco-giallastro
2. Nerastro
3. Bruno
4. Verdastro
502 In soggetti morti per carcinoma intestinale si osserverà presenza di metastasi epatiche con la seguente frequenza
1. Mai
2. 10%
3. 50%
4. 100%
503 Un carcinoma del grosso intestino metastatico in sede epatica mostrerà un aspetto istologico
1. Analogo a quello del tumore originale
2. Analogo a quello del parenchima epatico
3. Totaòmente indifferenziato
4. Pseudo-sarcomatoso
504 I colangiocarcinomi si accompagnano spesso a produzioni di
1. Bile
2. Acidi biliari
3. Muco
4. Glicogeno
505 Gli angiomi epatici hanno in genere un aspetto istologico
1. Iperplastico
2. Capillare
3. Papillare
4. Cavernoso
506 Tra le sequele della pancreatite acuta emorragica annoveriamo
1. Formazione di pseudo-cisti
2. Degenerazione carcinomatosa
3. Cirrosi epatica
4. Tutti questi
507 Il granuloma a cellule giganti della gengiva viene detto anche
1. granuloma piogenico
2. Ranula
3. Epulide
4. Mucocele
508 Tra i polipi intestinali sono potenzialmente neoplastici i polipi
1. Adenomatosi tubulari
2. Amartomatosi ( giovanili )
3. Infiammatori
4. Metaplastici ( iperplastici )
509 La formazione di pseudopolipi nella mucosa del colon si osserva solitamente in
1. Tubercolosi intestinale
2. Diverticolosi
3. Carcinoma del colon
4. Colite ulcerosa
510 Quale delle seguenti malattie predispone al carcinoma del grosso intestino
1. Tubercolosi intestinale
2. Diverticolite
3. Colite ischemica
4. Colite ulcerosa
511 Il tumore più frequente delle ghiandole salivari è
1. Adenoma pleomorfo
2. Adenolinfoma
3. Adenoma tubulare
4. Carcinoma adenoide cistico
512 Il tumore maligno più frequente dell' esofago è
1. Carcinoma anaplastico
2. Carcinoma epidermoide
3. Adenocarcinoma
4. Sarcoma
513 L' adenocarcinoma esofageo può prendere origine
1. Dalle ghiandole cardiali
2. Dall' esofago di Barrett
3. Da entrambe
4. Da nessuna delle due
514 L' incidenza del cancro esofageo è più alta in soggetti con le seguenti affezioni, tranne
1. Esofagite
2. Acalasia
3. Varici esofagee
4. Diverticoli esofagei
515 Quale tra i presenti non rappresenta fattore di rischio per il carcinoma esofageo
1. Consumo di alcool
2. Fumo di sigarette
3. Consumo di cibi e bevande eccessivamente calde
4. Esposizione occupazionale ai derivati dell' anilina
516 Le fistoleesofago-bronchiali sono più frequentemente una complicanza caratteristica
1. Del carcinoma bronchiale
2. Del cancro esofageo
3. Di ambedue
4. Di nessuno dei due
517 La trasformazione carcinomatosa è terribile complicanza di
1. Ulcera duodenale
2. Ulcera gastrica
3. Entrambe
4. Di nessuna di queste
518 Il tumore mesenchimale benigno più frequente a livello gastrico è
1. Linfoma
2. Polipo
3. Leiomioma
4. Fibroma
519 La stragrande maggioranza dei polipi gastrici è di natura
1. Infiammatoria
2. Iperplastica
3. Adenomatosa
4. Amartomatosa
520 I sarcomi dello stomaco
1. Sono molto frequenti
2. Sono più frequenti
3. Non sono diagnosticabili
4. Sono molto rari
521 I tumori metastatici nello stomaco
1. Sono più frequenti nei tumori primitivi
2. Sono molto rari
3. Si realizzano solo a partenza di tumori del tubo digerente
4. Si localizzano esclusivamente a livello antrale
522 L' adenoma tubulare del colon-retto
1. E' un precursore del carcinoma
2. E' esclusivamente peduncolato
3. E' notevolmente più frequente nelle donne
4. Cancerizza con maggior frequenza rispetto all' adenoma villoso
523 L' indice più sicuro della avvenuta trasformazione carcinomatosa in un adenoma tubulare è
1. La marcata ipercromia nucleare
2. L' invasione dello stroma oltre la muscolaris mucosae
3. L' incremento del rapporto nucleo-citoplasma
4. L' aumento del numero delle mitosi
524 Il superamento dei 2 cm di diametro in un adenoma tubulare del colon retto indica
1. Una maggiore probabilità di sanguinamento
2. Un incrementato rischio di cancerizzazione
3. Una maggiore frequenza di recidive dopo asportazione
4. Una sicura trasformazione maligna
525 L' adenoma villoso del colon-retto
1. E' più frequente dell' adenoma tubulare
2. E' più pericoloso degli altri polipi in quanto asintomatico
3. E' più frequente nel colon discendente
4. Cancerizza con frequenza maggiore rispetto all' adenoma tubulare
526 La struttura istologica dell' adenoma villoso è caratterizzata da
1. Papille digitiformi e arborizzate rivestite da epitelio
2. Proliferazione di ghiandole sebacee con presenza di peli
3. Un asse connettivo-vascolare rivestito da epitelio ghiandolare
4. Cordoni di cellule epiteliali displastiche
527 Il cancro dell' intestino crasso tende generalmente a crescere
1. In forma anulare stenosante nel lato sinistro
2. In forma di masse polipoidi nel lato destro
3. Entrambe
4. Nessuna
528 Il tumore maligno più frequente dell' intestino crasso è il
1. Sarcoma
2. Polipo
3. Linfoma
4. Carcinoma
529 Il carcinoma del colon-retto ha nella stragrande maggioranza dei casi struttura istologica di
1. Carcinoma epidermoide
2. Adenocarcinoma
3. Carcinoma indifferenziato
4. Carcinoma adenosquamoso
530 La prognosi dei pazienti con carcinoma colon rettale dipende dalle seguenti condizioni, tranne
1. Estensione della infiltrazione neoplastica della parete
2. Presenza o meno di metastasi linfonodali o la distanza
3. Il grado di differenzizione della neoplasia
4. L' età del soggetto
531 I tumori più frequenti a livello peritoneale sono
1. Mesoteliomi
2. Tumori metastatici
3. Linfangiomi
4. Linfomi
532 La più frequente forma di neoplasia renale è
1. Carcinoma a cellule chiare
2. Papilloma della pelvi
3. Adenoma
4. Tumore di Wilms
533 Il carcinoma a cellule chiare del rene colpisce più frequentemente
1. Bambini
2. Giovani
3. Adulti
4. Tutte le età
534 I carcinomi a cellule chiare sono presenti primitivamente a livello di
1. Rene
2. Polmone
3. Tiroide
4. Tutti questi
535 I carcinomi renali danno frequentemente invasione di
1. Arterie
2. Vene
3. Uretere
4. Tutti questi
536 Il carcinoma a cellule chiare del rene è distinguibile da un adenoma a cellule chiare in base a
1. Atipie nucleari
2. Invasività locale
3. Dimensioni
4. Localizzazione intra-renale
537 Il carcinoma della prostata è da un punto di vista istologico un carcinoma
1. Di epitelio pavimentoso
2. Di epitelio transizionale
3. Adenocarcinoma
4. Anaplastico
538 La sede più frequente di insorgenza di carcinoma della prostata è in sede
1. Peri-uretrale
2. Paravescicale
3. Anteriore
4. Posteriore
539 La sede più frequente di metastasi da parte di un carcinoma della prostata è
1. Encefalo
2. Rene
3. Fegato
4. Ossa
540 Un carcinoma della prostata in stadio A, causa la morte con la seguente frequenza
1. 0%
2. 10%
3. 40-50%
4. 100%
541 L' invasione locale da parte delcarcinoma della prostata interessa frequentemente
1. Epididimo
2. Ossa del bacino
3. Vene
4. Spazi peri-neurali
542 L' invasione locale da parte del carcinoma della prostata interessa frequentemente
1. Retto
2. Vescichette seminali
3. Vescica
4. Tutti questi
543 Le metastasi da carcinoma prostatico sono riconoscibili con anticorpi diretti contro
1. Estrogeni
2. Testosterone
3. Fosfatasi acida
4. Fosfatasi alcalina
544 In seguito ad ormonoterapia i carcinomi della prostata manifestano alterazioni citologiche nel senso di
1. Picnosi nucleare
2. Degenrazione vacuolare
3. Ipernucleosi
4. Degenerazione ossifila
?? 545 Una grossa massa renale omolaterale in un bambino è dovuta solitamente a
1. Nefroblastoma ( tumore di Wilms )
2. Pielonefrite
3. Metastasi di carcinoma
4. Carcinoma renale
546 La lesione testicolare che va sotto il nome di Del Castillo è caratterizzata da
1. Iperplasia della linea germinale
2. Iperplasie delle cellule di Leydig
3. Arresto maturativo
4. Presenza delle sole cellule di Sertoli
547 Tra le cause testicolari di infertilità maschile è da segnalare
1. Arresto maturativo
2. Assenza di cellule di Sertoli
3. Assenza di cellule di Leydig
4. Tutti questi
548 Tra le cause di infertilità ( testicolari ) maschile è da segnalare
1. Ipopituitarismo
2. ostruzione del dotto deferente
3. Sindrome di Del Castillo
4. Altro
549 La sindrome di Klinefelter dà luogo a lesioni testicolari caratterizzate da
1. Iperplasia delle cellule di Leydig
2. Atrofia tubulare
3. Infertilità maschile
4. Tutti questi
550 La vaginale del testicolo è tappezzata da
1. Epitelio
2. Mesotelio
3. Endotelio
4. Altro
551 In caso di atrofia testicolare la membrana basale dei tubuli appare
1. Interrotta
2. Atrofica
3. Ispessita
4. Non alterata
552 Il parenchima testicolare atrofico appare di colorito
1. Rossastro
2. Biancastro
3. Bruno
4. Grigiastro
553 La tubercolosi dà lesioni a livello testicolare interessando primitivamente
1. Tubuli seminiferi
2. Cellule di Leydig
3. Epididimo
4. Defernte
554 La orchiepididimite tubercolare ha in genere origine
1. Ematogena
2. Linfatica
3. Canalicolare
4. Diffusione per continuo
555 Nei tubuli seminiferi in condizioni di arresto maturativo si osservano solo
1. Spermatozoi
2. Spermatidi
3. Spermatociti
4. Cellule di Sertoli
556 La femminizzazione testicolare ( sindrome di Morris ) è causata da
1. Eccesso di estrogeni
2. Diminuzione di androgeni
3. Insensibilità agli androgeni
4. Insensibilità agli estrogeni
557 Nella femminizzazione testicolare ( sindrome di Morris ) le gonadi vanno spesso incontro a
1. Atrofia tubulare
2. Insorgenza di adenomi di cellule di Sertoli
3. Insorgenza di seminomi
4. Tutti questi
558 Quale di questi fattori comporta il più alto rischio di insorgenza di seminomi testicolari
1. Trauma
2. Irradiazione
3. Malposizione
4. Torsione
559 Le cellule del seminoma testicolare contengono
1. Muco
2. Glicogeno
3. Grassi
4. Tutti questi
560 Il seminoma spermatocitico di Massom è caratterizzato da una prognosi favorevole
1. Vero
2. Falso
561 L' aspetto macroscopico caratteristico del seminoma sulla sezione è
1. Biancastro omogeneo
2. Estesamente emorragico
3. Estesamente necrotico
4. Grigiastro con cavità cistiche multiple
562 La orchite sifilitica è caratteristica del periodo
1. Primario
2. Secondario
3. Terziario
4. Quaternario
563 La orchite granulomatosa gigantocellulare ha come causa verosimile
1. Trauma
2. Micobatteri atipici
3. Virus erpetico
4. Clamidia
564 La lue a livello del testicolo causa lesioni che si localizzano primitivamente a livello di
1. Tubuli seminiferi
2. Stroma interstiziale
3. Epididimo
4. Plesso pampiniforme
565 La parotite epidemica dà frequentemente lesioni oltre che nella parotide a livello
1. Epatico
2. Polmonare
3. Cardiaco
4. Testicolare
566 I tumori testicolari di cellule di Leydig hanno
1. Colorito giallastro
2. Comportamento benigno
3. Produzione di androgeni
4. Tutti questi
567 Il disgerminoma ovarico è analogo al seguente tunore testicolare
1. Seminoma
2. Teratoma
3. Carcinoma embrionale
4. Leydigoma
568 Nello stroma dei seminomi si osservano frequentemente
5. Granulociti
6. Spermatozoi
7. Ectasie vascolari
8. Granulomi epitelioidi
569 Il coriocarcinoma testicolare produce
1. Alfa-fetoproteina
2. Antigene carcino-embrionale
3. Gonadotropine corioniche
4. Testosterone
570 Il tumore del sacco vitellino ( tumore di Teilum ) dell' ovaio produce
come sopra risposta 1
571 La cisti epidermoide dell' ovaio è un tumore a comportamento
1. Benigno
2. Maligno per metastasi ematogene
3. maligno per metastasi linfogene
4. Maligno per diffusione peritoneale
572 I teratocarcinomi testicolari sono in genere formati da cellule di derivazione
1. Ectodermica
2. Mesodermica
3. Endodermica
4. Tutti questi
573 Lo "struma ovarii" è formato da tessuto tiroideo
1. Ectopico nell' ovaio
2. Neoformato in tumori teratomatosi
3. metaplastico in disgerminoma
4. Altro
574 La cisti dermoide dell' ovaio contiene
1. Muco
2. Sebo
3. Materiale ematico
4. Liquido sieroso
575 I tumori teratomatosi del testicolo sono in genere caratterizzati da
1. Comportamento benigno
2. Produzione ormonale
3. Ormono-dipendenza
4. Comportamento maligno
576 Gli arrenoblastomi ovarici sono tumori endocrinologicamente attivi nel senso di produrre
1. Estrogeni
2. Progesterone
3. Androgeni
4. Gonadotropine
577 I tumori ovarici della teca granulosa sono endocrinologicamente attivi nel senso di produrre
come sopra risposta 1
578 I tumori della teca granulosa dell' ovaio sono
1. Solidi
2. Cistici
3. Mucinosi
4. Disontogenetici
579 Nella sindrome di Stein-Loewenthal le ovaie appaiono biancastre e con numerosi
1. Corpi lutei
2. Follicoli cistici
3. Corpi albicanti
4. Follicoli primordiali
580 Le cisti a cioccolato dell' ovaio hanno origine
1. Sierosa
2. Mucinosa
3. Endometriosica
4. Disembriogenetica
581 la endometriosi è caratterizzata da localizzazione di mucosa endometriale a livello di
1. Ovaio
2. Peritoneo del piccolo bacino
3. Vagina
4. Tutti questi
582 La mucosa endometriale a livello di cisti endometriosiche va incontro a
1. Sanguinamento
2. Iperplasia
3. Displasia
4. Metaplasia mucipara
583 I tumori cistici dell' ovaio possono andare incontro a complicanze per
1. Torsione
2. Rottura
3. Degenerazione carcinomatosa
4. Tutti questi
584 I tumori cistici dell' ovaio costituiscono la seguente percentuale del totale dei tumori ovarici
1. 10%
2. 25%
3. 50%
4. 75%
585 I cistoadenomi mucinosi dell' ovaio sono tappezzati da epitelio disposto
1. Su una fila di cellule cilindriche
2. A formare papille
3. Su più file di cellule cilindriche
4. A formare ghiandole
586 I cistoadenomi sierosi dell' ovaio sono tappezzati da epitelio disposto
1. Su una fila di cellule appiattite
2. A formare papille
3. Su più file di cellule cilindriche
4. A formare ghiandole
587 I cistocarcinomi mucinosi dell' ovaio sono tappezzati da epitelio disposto
1. Su una fila di cellule cilindriche
2. A formare papille
3. Su più file di cellule cilindriche
4. Altro
588 I cistocarcinomi ovarici sono più frequentemente
1. Monolaterali
2. Bilaterali
589 La presenza di corpi psammomatosi caratterizza il seguente tumore ovarico
1. Cistocarcinoma mucinoso
2. Cistocarcinoma sieroso
3. Disgerminoma
4. Teratoma
590 Un tumore ovarico responsabile di iperestrogenismo si può associare con
1. Fibroleiomiomi dell' utero
2. Iperplasia poliposa dell' endometrio
3. Carcinomi endometriali
4. Tutti questi
591 I fibroleiomiomi dell' utero sono localizzati in sede
1. Intra-murale nel miometrio
2. Sottomucosa
3. Sottosierosa
4. Tutti questi
592 Un mixoma del peritoneo può essere dovuto a
1. Cistoadenoma mucinoso dell' ovaio
2. Cistocarcinoma mucinoso dell' ovaio
3. Mucocele dell' appendice
4. Tutti questi
593 I leiomiomi dell' utero sulla sezione appaiono
1. Fascicolati
2. Biancastri
3. Aggettanti
4. Tutti questi
594 I leiomiomi dell' utero appaiono delimitati alla periferia da
1. Capsula connettivale
2. Parete di muscolo liscio
3. Endometrio iperplastico
4. Altro
595 Le ghiandole del canale cervicale del collo dell' utero producono
1. Enzimi glicolitici
2. Enzimi proteolitici
3. Muco
4. Glicogeno
596 Il carcinoma in situ della cervice uterina occupa
1. Tutto lo spessore dell' epitelio cilindrico
2. Tutto lo spessore dell' epitelio pavimentoso
3. La parte profonda dell' epitelio
4. La parte superficiale dell' epitelio
597 Il carcinoma del collo dell' utero stadio T4 invade
1. Vagina
2. Retto
3. Vescica
4. Tutti questi
598 Il carcinoma del corpo dell' utero stadio T1 invade
1. Sottomucosa
2. Parete muscolare
3. Sierosa
4. Tutti questi
599 I seguenti linfonodi sono frequentemente sede di metastasi da parte di carcinoma del collo dell' utero
1. Lombo-aortici
2. Otturatori
3. Poplitei
4. Altri
600 Le ovaie sono frequentemente sede di metastasi da carcinoma del corpo dell' utero
1. Per invasione endocanalicolare lungo la salpinge
2. Via ematica
3. Via Linfatica
4. Via endo-peritoneale
601 Il più frequente tipo di carcinoma dell' endometrio è un
1. Adenocarcinoma muciparo
2. Adeno-acantoma
3. Carcinoma pavimentoso
4. Carcinoma a piccole cellule
602 Il più frequente tipo di carcinoma del collo dell' utero è un
come sopra risposta 3
603 Quale carcinoma si può diffondere per via intracavitaria peritoneale interessando bilateralmente le ovaie
1. Il carcinoma del piccolo intestino
2. Il carcinoma renale
3. Il carcinoma pancreatico
4. Il carcinoma gastrico
604 Un tumore cistico del testicolo è più facilmente
1. Un seminoma
2. Un coriocarcinoma
3. Una metastasi
4. Un teratoma
605 Nell' apparato genitale femminile la tubercolosi colpisce più frequentemente
1. La cervice uterina
2. Le ovaie
3. L' endometrio
4. Le tube
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