PARAMYXOVIRIDAE
- I virus della famiglia Paramyxoviridae
sono ribovirus a genoma
con polarità negativa
- Presentano similitudini con i virus della famiglia Orthomyxoviridae, ma con alcune consistenti
differenze.
SOTTOFAMIGLIA
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GENERE
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VIRUS DI INTERESSE MEDICO
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Paramyxovirinae
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Respirovirus
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Virus parainfluenzale
umano tipo 1 e 3
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Rubulavirus
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Virus parainfluenzale
umano tipo 2,4a,4b
Virus della Parotite
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Morbillivirus
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Virus del morbillo
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Pneumovirinae
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Pneumovirus
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Virus del respiro sinciziale
umano
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Il virione
è racchiuso da una membrana lipidica di origine cellulare (peplos)
al cui interno si trova il nucleocapside a simmetria
elicoidale, formato dal genoma virale, costituito da
un'unica molecola di RNA monocatenario a polarità
negativa, legato a una serie di molecole di proteina NP (nucleo-capsidica).
All'interno del peplos si trovano alcune copie di 2 molecole proteiche L (large) e P (fosfoproteina) che
formano le subunità della RNA-polimerasi RNA-dipendente
virus-specifica, che provvede alla sintesi degli mRNA e dell'RNA genomico
virus specifici.
Nella membrana lipidica di origine
cellulare, ricoperta sulla faccia interna della proteina M (matrice), sono
inserite 2 diverse classi di glicoproteine :
la glicoproteina
(HN) -> costituisce l'antirecettore (nella > parte dei casi con
caratteristiche di emoagglutinina) e rappresenta il
principale antigene di superficie. La proteina HN ha anche attività neuraminidasica.
La glicoproteina
F -> che forma la proteina "fusogena" che
consente la fusione del pericapside o peplos virale con la membrana plasmatica
della cellula. La proteina F viene sintetizzata come precursore inattivo F0,
ed è tagliata da una proteasi cellulare a formare la
proteina biologicamente attiva costituita da 2 catene F1 e F2.
I virioni
si legano alle cellule sensibili attraverso l'interazione della proteina HN con
gli specifici recettori e dopo la fusione dell'involucro pericapsidico
con la membrana plasmatica, operata dalla proteina F,
libera nel citoplasma il nucleo-capside che può dare
l'avvio alle sintesi macromolecolari virus-specifiche che si svolgono
interamente nel citoplasma della cellula
infetta e si concludono con la gemmazione dei virioni
neoformati dalle zone di membrana plasmatica
modificate dalla interazione con la proteina M.
I diversi generi della famiglia Paramyxoviridae si distinguono fra di loro x alcune
caratteristiche della proteina con funzione di antirecettore.
i virus dei generi Respirovirus e Rubulavirus
usano come recettore i residui di acido sialico delle
glicoproteine della membrana cellulare e sono gli
unici la cui proteina (HN) possiede
attività sia emoagglutinante sia neuraminidasica.
I virus del genere Morbillivirus
utilizzano come recettore la proteina di membrana CD46 e la loro proteina antirecettoriale (H) pur essendo provvista di attività emoagglutinante è sprovvista di attività neuraminidasica.
VIRUS PARAINFLUENZALE
- Si conoscono 4 diversi tipi antigeni, provocano infezioni limitate
all'epitelio delle vie respiratorie, con un breve periodo di incubazione;
- la sintomatologia morbosa dipende dalla moltiplicazione virale a
livello della zona di penetrazione nell'organismo (2-6gg).
- Negli adulti è interessata solo la mucosa naso-faringea, mentre
nei bambini l'infezione può diffondere alla laringe, alla trachea, ai
bronchi, agli alveoli.
- L'immunità conseguente all'infezione è modesta e le reinfezioni ad opera dello stesso tipo antigene sono
frequenti.
- I virus parainfluenzali sono dotati di
proprietà emoagglutinanti nei confronti di
globuli rossi
- Crescono in colture di cellule umane
- La diagnosi: dipende dall'isolamento del virus in colture di
cellule, dove la presenza di virus si dimostra mediante prove di emoadsorbimento che sono utilizzate anche x
l'identificazione finale del virus.
VIRUS DELLA PAROTITE
- È un tipico paramyxovirus di cui si
conosce 1 unico tipo antigene.
- È l'agente eziologico della parotite epidemica, una malattia
dell'infanzia che si presenta con l'ingrossamento molto evidente delle
ghiandole parotidi che conferiscono al malato un aspetto caratteristico.
- L'affezione è moderatamente febbrile e passa a guarigione
spontaneamente; in alcuni casi nei maschi in età post-puberale è frequente
la comparsa di orchite mono o bilaterale.
- L'infezione si contrae x contagio interumano, attraverso la saliva
ed il periodo di incubazione è di circa 15 gg.
- La diagnosi clinica è assai facile e la ricerca del virus può
avere significato solo nel chiarimento eziologico
di eventuali complicanze (meningiti, pancreatici).
VIRUS DEL MORBILLO
- Si conosce un unico tipo antigene e l'ospite naturale è l'uomo.
- Cresce bene in vari tipi di colture di cellule di origine umana.
- L'infezione è caratterisitica
dell'infanzia e si contrae x via inalatoria. Il periodo di incubazione è
di 9-12 gg
- Inizialmente il virus si moltiplica nella mucosa respiratoria,
dove diffonde ai linfonodi regionali e da qui x via linfatica nelle
cellule del sistema reticolo-endoteliale dove si
moltiplica inducendo la formazione di evidenti policariociti.
Il virus si moltiplica anche nei macrofagi e nei
linfociti. A distanza di 10-15 gg
dall'infezione, qualche giorno dopo la comparsa dei primi sintomi (febbre,
malessere) e in coincidenza con la
comparsa in circolo degli anticorpi antivirali, compare il caratteristico
esantema maculo-papuloso a patogenesi allergica.
- La malattia guarisce spontaneamente ma in una piccola % di casi
può essere complicata da lesioni polmonari o dall'insorgenza di meningite.
- L'immunità conseguente all'infezione è molto duratura.
- La diagnosi clinica è facile e non richiede la conferma di
accertamenti virologici.
VIRUS DEL RESPIRO SINCIZIALE (RS)
- È la + frequente causa di serie di infezioni delle basse vie
respiratorie (bronchioliti, polmoniti) nella
prima infanzia, che si presentano sottoforma di piccole manifestazioni
epidemiche tutti gli inverni, con un'elevata mortalità.
- Si conosce 1 solo tipo antigene di virus RS.
- Cresce in molti tipi di colture cellulari provocando un effetto citopatico molto lento a comparire. È caratterizzato
dalla formazione di estesi policariociti.
- La diagnosi si pone con la ricerca di antigeni virus-specifici
direttamente nel materiale patologico mediante reazioni di immunofluorescenza indiretta o con l'isolamento del
virus in colture di cellule.
METAPNEUMOVIRUS UMANO
Un nuovo paramyxovirus
è stato isolato di recente (2001) da affezioni respiratorie (delle vie aeree superiori, pronchiliti, polmoniti) di bambini soprattutto nella prima
infanzia.
METODI DI IMMUNIZZAZIONE
- Non esistono vaccini contro l'infezione da virus parainfluenzali o contro l'infezione da virus RS.
- Per l'infezione da virus RS, una buona efficacia terapeutica x
ridurre la gravità della sintomatologia morbosa è ottenibile mendiate immunizzazione passiva con anticorpi
neutralizzanti.
- Vaccino antimorbillosi -> allestito
con virus vivi di potere patogeno attenuato, provenienti da colture di
cellule embrionali di pollo; sono disponibili x la profilassi
dell'infezione morbosa ed il loro impiego è raccomandato nella prima
infanzia.
- Vaccini antiparotitici -> allestiti con virus attenuati sono disponibili anche x la
profilassi dell'infezione da virus della parotite. Il vaccino viene
somministrato in genere associato agli stipiti vaccinali attenutati di
virus del morbillo e di virus della Rosolia (vaccino MMR).