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INTRODUZIONE - LE MALATTIE GENETICHE EREDITARIE
-il DNA
Il DNA costituisce il materiale ereditario della cellula. L'acido deossiribonucleico (DNA) è costituito da una lunga catena di nucleotidi, ogni nucleotide è formato da una base azotata, dallo zucchero deossiribosio e da un gruppo fosfato. Vi sono due tipi di basi azotate: le purine, che presentano una struttura a due anelli e le pirimidina, che hanno un solo anello. Nel DNA vi sono due tipi di purine, l'adenina (A) e la guanina (G), e due tipi di pirimidine, la citosina (C) e la timina (T). Riunendo i vari dati Watson e Crick dedussero che il DNA è una doppia elica molto lunga e spiralizzata, inoltre trovarono un importante vincolo legato alla sua conformazione, scoprirono infatti che; non solo le purine non potevano appaiarsi con altre purine, e le pirimidine con altre pirimidine, ma anche che, a causa della struttura delle basi azotate, l'adenina poteva appaiarsi soltanto con la timina mediante due legami a idrogeno e la guanina soltanto con la citosina, formando tre legami a idrogeno. Le basi appaiate erano complementari.
Ognuno dei due
filamenti ha una direzione, ciascun gruppo fosfato è attaccato a una molecola
di zucchero in posizione
-duplicazione del DNA
La duplicazione del DNA è un processo che si verifica una sola volta a ogni generazione cellulare, durante la fase S del ciclo cellulare. Nella maggior parte delle cellule eucariote la duplicazione del Dna è seguita da mitosi, mentre nelle cellule che danno origine ai gameti viene seguita dalla meiosi. Essa è semiconservativa, cioè da una molecola di DNA ne otteniamo due aventi ciascuna una catena polinucleotidica parentale (quella originale) ed una catena di nuova sintesi. Per la sintesi del DNA occorrono:
stampo di DNA
nucleotidi
enzima Dna Polimerasi
ATP/NADH (come energia)
Delle due catene di
DNA una è il filamento Leader o veloce, cioè che viene copiato velocemente
dall'enzima, l'altra catena invece è il filamento lento.
-il ruolo dell'RNA
Il Dna è il codice che contiene le istruzioni della struttura e della funzione biologica, queste istruzioni sono eseguite dalle proteine. La sequenza lineare degli amminoacidi di una catena polipeptidica determina la struttura tridimensionale dell'intera proteina, ed è questa struttura che determina la sua funzione. Ma come fa la successione delle basi azotate a determinare la sequenza degli amminoacidi di una proteina? La risposta è nell' acido ribonucleico (RNA), una sostanza chimicamente simile al DNA. Vi sono tre differenze principali tra l'RNA e il DNA:
nei nucleotidi dell'RNA lo zucchero è il ribosio e non il deossiribosio;
la base azotata timina, che si trova nel DNA, non è presente nell'RNA; al suo posto l'RNA contiene una pirimidina molto simile, l'uracile (U) che, come la timina, si appaia solo con l'adenina;
la maggior parte dell'RNA è composto da un filamento singolo.
Tre tipi di RNA agiscono come intermediari nei processi che, partendo dal DNA, portano alle proteine, ma al momento ne descriverò soltanto uno: l'RNA messaggero.
Le molecole di RNA messaggero sono copie (trascrizioni) di sequenze nucleotidiche codificate nel DNA. A differenza del DNA, tuttavia, le molecole di RNA hanno in genere un solo filamento. Ogni nuova molecola di mRNA viene copiata, o trascritta, da uno dei due filamenti del DNA con lo stesso principio dell'accoppiamento delle basi che regola la duplicazione del DNA.
Come un filamento
di DNA, ogni molecola di RNA ha un'estremità
-il codice genetico
Le proteine contengono 20 amminoacidi differenti, mentre il DNA e l'RNA solo quattro diversi nucleotidi. Se ciascun nucleotide << codificasse>> per un amminoacido le quattro basi potrebbero determinare solo quattro amminoacidi; Se un amminoacido corrispondesse a due nucleotidi, ci sarebbe un massimo di 4x4 = 16 combinazioni possibili; perciò ogni amminoacido deve essere determinato da almeno tre nucleotidi in sequenza; in questo modo si hanno 4x4x4= 64 combinazioni possibili, o codoni. Delle 64 possibili combinazioni di triplette, 61 determinano amminoacidi e tre sono segnali di arresto. Essendoci 61 combinazioni codificanti per solo 20 amminoacidi, è chiaro che molti amminoacidi devono avere più di un codone , questo è un sistema di protezione dalle mutazioni.
-i cromosomi
Il DNA è avvolto a formare i cromosomi, visibili al microscopio come strutture simili a bastoncini. Normalmente, ciascuna cellula umana possiede 46 cromosomi, di cui 23 sono ereditati dalla madre, 23 dal padre.
Questo è il nostro corredo cromosomico:
2 cromosomi sessuali: il cromosoma X e il cromosoma Y. Le femmine possiedono due copie dell'X (XX) i maschi possiedono un cromosoma X e un cromosoma Y (XY). Il cromosoma Y è sempre di origine paterna.
22 coppie di cromosomi non sessuali, detti autosomi, uguali a due a due.
Questo fa sì che ciascun gene dell'organismo sia presente in due copie, una di origine materna e l'altra di origina paterna. Ognuna delle due copie è detta allele.
Non sempre gli alleli sono uguali fra loro, anzi molto spesso presentano delle differenze. Gli alleli sono quindi versioni diverse dello stesso gene. Fanno eccezione i geni contenuti nel cromosoma X e Y, che sono presenti in una sola copia nel maschio, in due copie nella femmina.
Il cariotipo è l'insieme del corredo cromosomico di un individuo.
-i geni
All'interno di ciascun cromosoma si trovano migliaia di geni. Ognuno è un segmento di DNA che contiene le istruzioni per fabbricare una proteina. I geni sono le unità funzionali del patrimonio genetico: se paragoniamo il genoma ad una enciclopedia, ogni gene rappresenta una singola frase.
Si stima che nel genoma umano esistano 30-40mila geni. Curiosamente, i geni rappresentano solo il 2 % circa di tutto il DNA umano. La maggior parte del DNA non codifica per alcuna proteina, e la sua funzione non è ancora del tutto chiara.
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