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Herpes Simplex
Col termine di malattia erpetica si identificano quadri clinici, numerosi e a variabile espressione sintomatologia, causati dall'infezione (primaria o ricorrente) o dalla reinfezione con i due tipi del virus herpes simplex (HSV).
Eziologia. HSV appartiene alla famiglia degli Herpesviridiae. Contiene DNA a doppia elica; il nucleocapside ha simmetria icosaedrica ed è circondato da un involucro lipoproteico. Nell'uomo HSV1 è isolato soprattutto nell'orofaringe, su lesioni cutanee localizzate nella parte superiore del corpo e nell'encefalo di adulti con encefalite; HSV2 è isolato dai genitali, da lesioni cutanee della parte inferiore del corpo, dall'encefalo e da altri organi in casi di infezione neonatale.
Il genoma del HSV può venire mantenuto dalla cellula in uno stato di repressione compatibile con la sua sopravvivenza (latenza).
Epidemiologia e patogenesi. Le infezioni erpetiche sono molto diffuse e sono endemiche.
L'infezione primaria con il tipo 1 avviene più precocemente quanto inferiori sono le condizioni socioeconomiche dell'individuo; in genere è contratta nell'infanzia. Il virus è trasmesso per contatto diretto o tramite goccioline di saliva, penetra nell'organismo attraverso cute e mucose.
Il periodo
d'incubazione va da
L'infezione primaria con il tipo 2 è trasmessa abitualmente per contatto
sessuale ed ha periodo d'incubazione da
Dopo essere penetrato attraverso mucose o cute abrasa, il virus inizia la sua replicazione nelle cellule dell'epidermide e del derma. Successivamente raggiunge per migrazione centripeta, tramite gli assoni, i neuroni dei gangli autonomi e sensoriali. Nei neuroni avviene la sintesi dei virioni infettanti, che probabilmente raggiungono di nuovo la cute per migrazione centrifuga: qui sarebbero responsabili delle tipiche lesioni cutanee e mucose.
Anatomia patologica. Nella vescicola erpetica si riscontrano inclusioni intranucleari eosinofile.
Sintomatologia
Gengivostomatite e faringite. Nel bambino di 1-2 anni. Hanno inizio con febbre elevata, irrequietezza e faringodinia; compaiono poi piccole vescicole che interessano la mucosa delle guance, la lingua, le gengive, le labbra, il palato, a volte anche la parete posteriore della faringe e i pilastri tonsillari
Herpes cutaneo. Più frequente nella seconda infanzia. Le lesioni che compaiono alla parte superiore del corpo sono solitamente causate da HSV1; le altre da HSV2. La cute della mani può invece essere interessata da entrambi i tipi virali.
Herpes oculare. Si manifesta con congiuntivie follicolare acuta monolaterale o con una cheratite puntata dendritica; quest'ultima è caratterizzata da dolore intenso, diminuzione del visus, chemosi.
Herpes genitale. Assai frequente nella donna, è causato da HSV2 e trasmessa per contatto venereo. Nella donna può aversi una cervicite, spesso asintomatica, o una vulvovaginite con leucorrea, disparenuria e disuria. Nell'uomo le lesioni sono costituite da vescicole o ulcere che compaiono sul glande, sul prepuzio o sul solco balano-prepuziale, ma talora anche nell'uretra, sulla cute della regione perianale e sulla mucosa anale.
Herpes generalizzato. Nei pz con alterazioni congenite o acquisite dell'immunità cellulare è possibile una disseminazione ematogena dei virus erpetici a tutto l'organismo con manifestazioni cliniche gravissime.
Eczema herpeticum (o eruzione varicelliforme di Kaposi). Si manifesta nei soggetti, generalmente bambini, affetti da eczema atopico o malattia di Wiskott-Aldrich.
Malattie del SNC. HSV1 nell'adulto e HSV2 nel neonato, possono provocare un'encefalite che compare come manifestazione isolata o nel quadro di herpes generalizzato.
Le recidive erpetiche più comuni sono: herpes labiale, herpes genitale e herpes oculare.
Diagnosi. E' basata sull'isolamento del virus, in colture di tessuti, dal liquido di vescicola, dal gargarizzato, dal liquor, da materiale bioptico e dal sangue.
Assai utili si sono dimostrate le tecniche che consentono l'identificazione e la tipizzazione degli antigeni virali.
Prognosi. Favorevole nella maggior parte delle forme cutanee e mucose sia primarie che ricorrenti. Qualche riserva per la cheratite.
Terapia. Aciclovir 200mg per 5 volte al dì per os per 10gg
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