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Etaà ormoni
Tipo di alimentazione
Localizzazione geografica
Variazioni individuali
Utilità della flora normale nutrizione degli erbivori, protezione da patogeni delle loro nicchie.
ANTIBIOTICI a LARGO SPETTRO alterano la flora
Cute stomaco
Digerente tenue colonizzazione anche degli organi
Mucose respiratorio crasso interni, grazie ai vari condotti che li
Urinario collegano (es. fegato, app. circolatorio)
Genitale
SAPROFITI microrganismi che vivono su materia organica morta o in decadimento.
PARASSITI microrganismi che vivono in o su un altro organismo vivente.
COMMENSALI non provocano danno all'ospite, ma ne traggono vantaggio.
SIMBIOSI vantaggio reciproco (rumine, cieco del coniglio).
PATOGENI pag 163, potenziali, opportunisti. Es. E.coli può contaminare i meati urinari esterni e andare a colonizzare la vescica cistite. Pseudomonas aeruginosa, microrganismo esterno, ma a seguito di un'ustione può penetrare e creare patologie.
PATOGENI OBBLIGATI Bacillus antracis (G+), Brucella abortus (G-), Mycobacterium bovis (tubercolosa del bovino).
PATOGENICITA caratteristica di determinati microrganismi.
VIRULENZA indica il grado di patogenicità
INFETTIVITA' B.antracis ha unm'elevatissima infettività (penetrazione nei tessuti, resistenza alle difese, moltiplicazione)
TOSSIGENICITA' produzione di sostanze ad azione tossica.
Un microrganismo esogeno per provocare malattie nell'ospite occorre che:
Incontri l'ospite (prevenzione)
Trovi un ambiente favorevole
FONTI di INFEZIONE
Animali contatto fra animali sani e ammalati.
Altre fonti suolo
PERIODI in cui si può TRASMETTERE
Animali durante il periodo di incubazione
Animali ammalati (segni clinici)
Animali portatori
Animali con infezione subclinica (segni non chiari)
TRASMISSIONE
Contatto diretto con l'agente infettante nell'animale infetto (es. escreti)
Contatto indiretto mediato (acqua, alimenti,aria, polveri, lettiera, strumenti medico-chirurgici, artropodi vettori insetti ematofagi).
Sfugga ai meccanismi di difesa
Cute intatta e caduta delle cellule superficiali.
Congiuntiva lacrime e lisozima
Epitelio delle mucose muco, ciglia, enzimi, dimensioni e forma anatomiche di certi percorsi forzati.
Tratto gastro-intestinale saliva, acidità gastrica ed enzimi proteolitici, bile, peristalsi, muco superficiale.
Tratto urinario flusso urinario, fagocitosi superficiale
Risposta infiammatoria blocca i microrganismi
Febbre
RESISTENZA SPECIFICA (acquisita)
attiva
NATURALE passiva
IMMUNITA'
ARTIFICIALE attiva
Passiva
L'ospite si accorge che il microrganismo contiene degli antigeni ma più è dotato di virulenza più è rapida la sua moltiplicazioneT non sempre l'ospite si attiva in tempo per evitare danni.
VIRULENZA del MICRORGANISMO vs RESISTENZA dell'OSPITE
Microrganismo Ospite
Replica abbondantemente ammalato, morto
Non replica, muore sano
Replica poco infetto, portatore
Moltiplicazione nell'ospite
Provoca una risposta sfavorevole da parte dell'ospite
Spesso i microrganismi non sono esogeni, ma endogeni finchè la difese dell'animale sono efficienti non ci sono problemi, sa qualcosa cambia la malattia si può esplicare.
Alcune malattie sono causate da INTOSSICAZIONE il microrganismo replica all'esterno dell'animale e l'ospite viene a contatto con i suoi prodotti tossici botulismo.
INVASIONE dei TESSUTI
MECCANISMI di BASE possono anche
PRODUZIONE di TOSSINE coesistere
Parassiti intracellulari (cellule fagocitarie) FACOLTATIVE (possono replicarsi anche negli spazi intracellulari), OBBLIGATORIE (replicano solo se penetrano nelle cellule).
PARASSITI EXTRACELLULARI proprietà patogene
Capsula ad azione antifagocitaria (Bacillus antracis)
Enzimi extracellualri moltiplicano e immettono questi enzimi nelle loro vicinanze (IALORONIDASI) e la colonia si espande più facilmente (Clostidium perfringens anaerobio, i suoi enzimi possono provocare la scissione del collagene e moltiplicandosi possono ledere i tessuti).
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