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Farmacoterapia della malattia di Huntington e della sclerosi laterale amiotrofica
Farmacoterapia della malattia di Huntington (HD)
La terapia dell'HD è sintomatica sulle alterazioni motorie e psichici. Vengono utilizzati soprattutto:
Benzodiazepine nella fase iniziale;
Neurolettici, nella fase conclamata. Tra questi quella specifica per questa patologia è la tetrabenazina.
La tetrabenazina viene utilizzata dagli anni '70 come antipsicotico, ed è stata approvata dalla FDA nel 2008 per il trattamento del HD. Questo composto inibisce il VMAT-2, con deplezione dei depositi di monoamine. La somministrazione di tetrabenazina deve essere valutata sulla gravità dei movimenti coreici. Tra gli effetti collaterali vi sono: sonnolenza, acatisia, effetti extrapiramidali e depressione con istinti suicidari.
Farmacoterapia della sclerosi laterale amiotrofica
La SLA è una patologia dei neuroni motori del midollo spinale ad eziologia sconosciuta. È caratterizzata da progressiva debolezza muscolare, atrofia muscolare, spasticità, disartria, disfagia e compromissione respiratoria. È una malattia progressiva e fatale in 2-3 anni. Nel 10% dei casi viene ereditata come tratto autosomico dominante. Le alterazioni si hanno a livello della SOD1, tuttavia ancora non è stato chiarito il meccanismo patogenetico. Nelle forme non ereditarie si è evidenziata la difettosa ricaptazione del glutammato, che determina eccitotossicità.
I composti che vengono utilizzati per il trattamento della SLA sono:
Riluzolo
Baclofen
Tizanidina
Il riluzolo è stato approvato dalla FDA nel 1995. Inibisce il rilascio del glutammato ed è un'antagonista recettoriale dei recettori NMDA e kainato. Inoltre determina l'inibizione dei canali del sodio voltaggio-dipendenti. Viene somministrato per os, alle dosi di 50 mg ogni 12 ore. Viene metabolizzato per glicuronazione. Il riluzolo prolunga la sopravvivenza dei pazienti e ritarda la necessità di impiego di attrezzature per la respirazione artificiale. È un farmaco ben tollerato, che può causare nausea, vomito ed epatotossicità.
Il baclofen viene utilizzato per il trattamento dei sintomi spastici della SLA. Questo è un composta con attività agonista sui recettori GABAB. La dose orale va da 5-10 mg, fino ad un massimo di 200 mg al giorno. Gli effetti collaterali comprendono sedazione, sonnolenza ed ipotonia muscolare. Il baclofen è controindicato nei soggetti con ulcera peptica.
La tizanidina viene utilizzata
per il trattamento della spasticità. È un agonista dei recettori α2-adrenergici
centrali ed aumenta l'inibizione presinaptica dei neuroni motori. La dose orale
è di 2 mg, fino ad un massimo di 36 mg al giorno. I principali effetti
collaterali sono sonnolenza, astenia e vertigini. Deve essere utilizzata con
cautela nei pazienti anziani e in soggetti con epatopatie gravi.
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