L'impresa
ambiente per la valorizzazione delle diversità
Chiusa la breve parentesi
esplicativa, si può proseguire con lo studio, evidenziando come l'impresa,
nella sua visione, dovrà tener conto di appartenere ad un settore economico
d'attività, col quale occorre porsi, da una parte, in termini competitivi, ma,
dall'altra, in un atteggiamento collaborativo, poiché le sorti dell'impresa
sono inevitabilmente connesse all'andamento dell'intero settore; la gestione
aziendale, allora, dovrà risultare particolarmente sensibile nella creazione di
comportamenti condivisi dal medesimo settore, senza trascurare di osteggiare
condotte non etiche.
Una visione d'impresa basata sui
valori, dovrebbe determinare una gestione conscia dell'intreccio delle varie
dimensioni di cui è costituita ogni azienda, e che traspare in ogni momento e
atto di gestione. Per esempio, pure la valutazione della performance dei
singoli, nonché la summa di quella
totale dell'impresa dovranno basarsi su un metro capace di misurare i risultati
conseguiti nel migliorare la qualità o l'economicità delle relazioni poste in
essere con tutti i soggetti collegati o influenzati dall'agire
dell'impresa ; si dovrà inoltre tener conto di quanto concretamente
realizzato nel tentativo di equilibrare il conseguimento dei vari bisogni
peculiari dell'ambiente sociale. Si ritiene questo, perché è fondamentale per
la continuità di un'azienda che il suo management
sia in grado di comporre ad unità i molteplici obbiettivi di cui è costituito
il complesso finalismo aziendale. Il tutto deve avvenire non semplicemente
sacrificandone o posponendone alcuni ad altri, o attraverso soluzioni di
compromesso che bilancino scopi contrastanti, ma piuttosto armonizzandoli,
integrandoli in modo da renderli unitari e in grado di delineare dei paradigmi
trainanti lo sviluppo aziendale. << Ciò implica l'abbandono delle
concezioni di antitesi tra i diversi fini e obiettivi aziendali, in particolare
fra quelli di tipo economico e quelli di tipo umanistico, quasi fossero di
necessità, per natura loro, contrastanti e non potessero invece ridefinirsi sì
da poterli coniugare. E tali concezioni vanno abbandonate per aderire invece ad
una concezione del management come
arte della ricerca delle consonanze, come pratica assidua e ad ogni livello
gestionale, strategico ed operativo del principio di unità nella molteplicità e
diversità dei fini e funzioni istituzionali dell'azienda, degli organi e persone
che la compongono, degli interessi e degli obiettivi dei vari stakeholders e così via >>.
La molteplicità e la diversità,
poi, se ricomposte ad unità, non possono altro che essere fonti di ricchezza
conoscitiva e di forte sviluppo, armonico se
basato su un feedback positivo
tanto più ricco, quanto più grande è la diversità e la voglia di ricomporre il
tutto ad unità.
Nel valutare la strategia, poi, non
si potrà non tener conto delle politiche e dei modi di gestire il dialogo coi
vari interlocutori, quali possono essere principalmente il personale
dell'azienda, i fornitori ma anche le realtà locali.