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Le procedure di revisione nell'area personale
L'area del personale può essere scissa in due macrocategorie:
I. salari e stipendi;
II. trattamento di fine rapporto (TFR).
Gli obiettivi che il revisore deve raggiungere sono:
In pratica il revisore dovrà verificare che il costo del lavoro, i debiti verso il personale, i debiti verso Istituti Previdenziali e il TFR siano correttamente rilevati.
Salari e stipendi
La normativa di riferimento per salari e stipendi è:
a) contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL): determina la retribuzione minima, gli scatti di anzianità, la retribuzione per le ore straordinarie, le indennità varie, l'orario di lavoro/turno e i diritti/doveri del lavoratore.
b) Normativa previdenziale: l'INPS[1] si occupa degli aspetti relativi all'assicurazione su invalidità e vecchiaia, alla cassa degli assegni familiari e dell'integrazione guadagni, alle prestazioni economiche per malattia e maternità; l'INAIL si occupa degli infortuni e delle malattie professionali.
I contributi previdenziali sono in parte a carico del lavoratore e in parte dell'azienda.
c) Normativa fiscale (Testo Unico delle Imposte sui Redditi e leggi correlate): si occupa del lavoro dipendente, reddito imponibile, calcolo dell'imposta lorda, detrazioni di imposta, redditi soggetti a tassazione separata e tassazione di indennità di fine rapporto.
Le ritenute fiscali sono completamente a carico del lavoratore.
d) Contratti aziendali: determinano condizioni di miglior favore rispetto ai contratti collettivi nazionali di lavoro per tutti i lavoratori dell'azienda.
e) Contratti individuali: determinano condizioni di miglior favore rispetto ai contratti collettivi nazionali di lavoro per i lavoratori cui viene proposto tale contratto.
Il payroll (paghe e stipendi) è un'area con rischio intrinseco e rischio di controllo basso poiché in essa sono coinvolti molti soggetti terzi.
Le procedure di revisione comunemente utilizzate per verificare completezza, esistenza e accuratezza sono:
individuazione dei contratti di lavoro applicati dalla società, in modo da verificare la regolarità del rapporto di lavoro esistente;
accertare se ci sono state ispezioni da parte dell'ufficio del lavoro o degli organi competenti degli istituti previdenziali e, in caso affermativo valutare le implicazioni sulla revisione ed allegare alle carte di lavoro copia dei verbali;
controllare con il responsabile del personale l'esistenza di cause o controversie o situazioni da cui potrebbero sorgere passività a carico della società;
verificare la corretta tenuta dei libri obbligatori (libro matricola, libro infortuni e libro paga) e la quantificazione dell'onere sostenuto dalla società e la correttezza delle registrazioni contabili
verificare mediante discussione con il responsabile del personale della società il rispetto della normativa riguardante la sicurezza e l'igiene sul lavoro (D.Lgs. 626/94);
selezionare un mese per fare il test di dettaglio. Per il mese selezionato:
ottenere fotocopia di un cedolone[3] riepilogativo;
per una o due voci (ad esempio: netto busta paga, contributi a carico dipendente, ecc.) controllare la corretta somma dei cedolini sul cedolone;
collegare a campione (per le voci più significative) i dati sul cedolone riepilogativo con quelli sulle prime note riscontrandone la corretta imputazione contabile;
controllare il pagamento dei contributi (quota a carico delle società più trattenute a carico del dipendente);
controllare il pagamento delle ritenute fiscali.
selezionare alcuni cedolini a campione riferiti a dipendenti con qualifica diversa ed eseguire:
la verifica contrattuale; consiste nell'andare a controllare:
la corretta applicazione dei contratti di lavoro previsti per legge;
se l'inquadramento previdenziale inizialmente assegnato dall'INPS alla società continua ad essere conforme all'oggetto sociale ;
per alcuni dipendenti l'esistenza e l'accuratezza delle comunicazioni di assunzione/cessazione inviate all'Ufficio del Lavoro e all'INAIL, accertandosi inoltre che l'invio delle stesse sia avvenuto entro i termini previsti dalla legge;
la regolarità del rapporto di lavoro in essere con i cittadini extracomunitari e l'attribuzione della retribuzione in funzione dell'inquadramento corrispondente;
la corretta attribuzione dei trattamenti economici di riferimento per i dipendenti, tenendo anche conto di eventuali deroghe alle norme contrattuali.
La verifica retributiva; consiste nell'andare ad accertare l'accuratezza:
della determinazione della retribuzione dei dipendenti;
del calcolo della retribuzione degli straordinari;
del calcolo della remunerazione dell'indennità di trasferta, in ottemperanza alla normativa fiscale e contributiva vigente;
del calcolo della remunerazione di tutte le indennità/premi eventualmente previsti dai contratti lavorativi;
delle trattenute contributive e fiscali previste dalla normativa, in presenza di fringe benefit (auto, alloggio, cellulare, ecc.);
del calcolo delle mensilità aggiuntive secondo quando previsto dalla normativa vigente e dalle disposizioni del CCNL.
La verifica contributiva; consiste nell'andare ad accertare:
l'accuratezza del calcolo dei contributi previdenziali;
la corretta tenuta della modulistica, la tempestività nella presentazione dei moduli DM 10[4] e l'effettiva esistenza del debito verso l'INPS;
l'accuratezza e l'esistenza dei debiti per contributi relativi a Fondi di Previdenza e Assistenza Integrativi eventualmente previsti dai contratti di lavoro applicati.
La verifica del corretto addebito dei premi corrisposti in relazione alla stipula di polizza assicurativa volontaria (infortuni, vita, sanitarie, ecc.).
La verifica che tutti i premi INAIL relativi ai dipendenti siano stati correttamente calcolati e versati entro i termini previsti.
analisi della mensilizzazione predisposta dalla società: si verificano gli scostamenti e l'incidenza dei contributi con l'obiettivo di appurare l'esistenza o meno di scostamenti anomali (analitical review con obiettivo di completezza di stipendi e oneri sociali).
TFR
La normativa di riferimento per il TFR è:
A) il codice civile: in particolare l'art. 2120 che riguarda direttamente la disciplina del TFR;
B) il principio contabile nazionale n. 19 "Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato".
Le procedure di revisione comunemente utilizzate per il TFR sono:
verifica della corrispondenza dei dati iniziali con quelli finali del precedente esercizio;
analisi di dettaglio del fondo: si va a controllare la popolazione dei dipendenti e si verifica l'accuratezza del calcolo del TFR accantonato in termini aritmetici e legali. Dopodiché si fa un confronto con quanto iscritto nella contabilità della società.
Analisi del movimento del fondo: si vanno a verificare quanti dipendenti sono stati liquidati dall'azienda nel corso dell'anno e la quota di fondo loro spettante.
Verifica del TFR pagato nell'anno al netto degli acconti già versati: si controlla l'accuratezza del calcolo e la tempestività del versamento dell'acconto e del saldo dell'imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Fondo TFR.
Verifica della corretta esposizione in bilancio.
Verifica dell'uniformità dei principi contabili rispetto all'anno precedente.
Tests overall: si effettua un ricalcalo globale (per qualifica dei dipendenti) del TFR per testarne la correttezza del calcolo fatto dalla società oggetto di revisione.
Il cedolone è un foglio unico che riepiloga i costi del mese, è dato dalla somma di tutti i cedolini paga del mese.
Il modello DM 10 è utilizzato dal datore di lavoro per denunciare all'INPS le retribuzioni mensili corrisposte ai lavoratori dipendenti, i contributi dovuti e l'eventuale conguaglio delle prestazioni anticipate per conto dell'INPS, delle agevolazioni e degli sgravi. Il versamento dei contributi indicati sul modello DM 10 va fatto con il modello F24 (modello di pagamento unificato), con il quale si pagano anche i tributi dovuti al fisco.
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