Dalla leadership all'intera azienda

Per questo, ed è ciò che ci si propone di fare col seguente elaborato, si rendono necessarie analisi approfondite per definire correttamente i termini dei problemi da risolvere e le metodologie decisionali che aiutino a ricercare soluzioni corrette. Gli studi di Business Ethics, non riguardano solo il management (anche se qui per scelta di lavoro, già motivata, ci si concentra principalmente su tale figura), dato che chiunque lavori in azienda può trovarsi di fronte a scelte in cui fatica a capire cosa è giusto fare. Del resto uno dei capitoli fondamentali di tali studi - che dunque non si analizzeranno a fondo - concerne proprio i doveri dei dipendenti verso l'impresa e questo evidentemente non interessa solo il management. Ma anche gli altri classici capitoli (dei doveri dell'impresa verso i suoi dipendenti e dei doveri dell'impresa verso terzi)[1] non sono affatto estranei alla formazione della coscienza morale di chi lavora in azienda ancorché non ricoprendo una posizione manageriale.

Il filone di studi in parola, allora, è importante per comprendere quanto è complessa e pregnante la dimensione etica nella vita delle imprese e come le valutazioni tecniche influenzino i valori d'impresa, ad ogni livello dell'organigramma.

Secondo il pensiero di Coda, che, peraltro, si condivide pienamente e si cercherà di spiegare nel prosieguo del lavoro, i valori etici di base - di onestà, lealtà, giustizia, rispetto per la vita umana di ogni singolo uomo e gruppo di uomini - che (gli studi di Business Etichs) si sforzano di calare nella realtà delle imprese, a nostro avviso sono dei metavalori aziendali, la cui interiorizzazione è in un certo senso una precondizione per l'affermarsi di valori d'impresa funzionali al successo duraturo della stessa. (enfasi aggiunta)

I casi di dissesti aziendali, all'origine dei quali tanto spesso si riscontrano macroscopiche disonestà di dirigenti o di esponenti del gruppo di controllo, ci sembra confermino questa ipotesi, dimostrando come, in assenza di una rettitudine di fondo in chi guida l'impresa, l'apprendimento e la diffusione di valori capaci di assicurare il benessere nel lungo periodo inevitabilmente si inceppino. Le due cose sono incongruenti, l'una con l'altra, nel senso che se non esiste una coerenza comportamentale duratura, difficilmente si riesce ad evitare di porre in atto comportamenti fra loro contrastanti e contrari, con un dispendio inutile di energie e forze essenziali alla crescita dell'impresa, e la conseguente perdita di fiducia nell'azienda.

L'apprendimento di tali valori, peraltro, non è regolato solo da valutazioni

tecniche, ma anche da giudizi di fattibilità (tecnica, commerciale, finanziaria), di convenienza economica e di validità sul piano strategico, nonché da tutto un insieme di fattori psicologici (si ricordi quanto prima scritto a proposito del pensare positivo), organizzativi e sociali possono gravemente ostacolare o facilitare lo svolgimento.

In conclusione, gli studi di Business Ethics non sono estranei al tema che si intende trattare in quanto mettono a fuoco una dimensione, quella etica per l'appunto, che è essenziale perché le esigenze morali siano tenute nella dovuta considerazione nella vita degli affari e, malgrado tutte le difficoltà di adeguarvisi, i valori d'impresa abbiano ad affondare le radici nei metavalori di cui si è detto.

Si potrebbe ora quasi affermare che, assunti questi fondamenti, i collaboratori attingono ad una forma mentis e ad un modus vivendi che diventa proprio dell'intera impresa, della sua cultura, del suo orientamento e che risulta definito dall'insieme dei valori da perseguire, fissati conformemente ai metavalori di base.