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Il "BILANCIO" è un documento giuridico contabile, ad indirizzo politico, nel quale vengono elencate tutte le entrate e tutte le spese, secondo classificazioni previste dalla legge, che lo Stato prevede di introitare o erogare, in un determinato periodo.
Il bilancio è previsto dall' articolo 81 della Costituzione, che recita 4 punti fondamentali:
Le Camere approvano ogni anno il bilancio ed il rendiconto consuntivo che vengono presentati dal Governo:
L'esercizio provvisorio del bilancio, non può essere concesso se non in forza di legge e, per periodi non superiori ai 4 mesi;
Con la legge di approvazione di bilancio, non si possono stabilire nuove spese;
Ogni altra legge che importi nuove e maggiori spese, deve indicare anche i mezzi per farvi fronte.
Inoltre il bilancio fa riferimento ad una "NORMATIVA COSTITUZIONALE ED ORDINARIA", in Italia; L'Ordinamento del bilancio, in Italia, ha avuto evoluzione nel tempo, correlato alla trasformazione, da documento come strumento di autorizzazione e controllo politico, a documento come strumento di politica economica; contenente le strategie di spesa di un Paese ed indicando l'andamento del Paese stesso.
Questo documento è costituito da "funzioni", "principi", "requisiti", "opportunità", "caratteri","tipologie" e "strutture del bilancio".
Le FUNZIONI principali sono quelle di "CONTROLLO" e "POLITICA ECONOMICA".
La funzione di "CONTROLLO" è quella tradizionale del bilancio pubblico; con l'approvazione del bilancio, il Parlamento autorizza il Governo ad effettuare le spese e riscuotere i tributi.
La funzione di "POLITICA ECONOMICA": le decisioni che riguardano le entrate e le spese pubbliche, influenzano la politica economica di un Paese.
I PRINCIPI sono invece molti, e, sono il "nucleo delle regole" affermate all'interno delle leggi di contabilità, o da esse desumibili.
I Principi come i requisiti, esprimono particolari modi di essere del bilancio, interpretando la realtà socio - economica del Paese ed anche tentando di adeguarsi alle variazioni, al mutare di queste realtà.
"L'ESAME DEI PRINCIPI", osserva, come il bilancio si atteggia, di fronte all'esigenza che la vita finanziaria dello Stato ha, di svolgersi sia secondo le leggi legittime, cioè quelle costituzionali, sia secondo le realtà socio - economiche, i fabbisogni sociali e gli interventi nell'economia.
Il primo principio è quello dell'UNIVERSALITA':
Esso vuole che tutte le entrate e tutte le spese dello Stato, siano previste nel bilancio; nessuna entrata e nessuna spesa, può esservi esclusa, ed in linea generale, se qualche entrata non viene prevista nel bilancio, ma lo è per legge, lo Stato può ugualmente introitarla, nel corso del periodo amministrativo (anno); (questa possibilità si chiama MINORI ENTRATE )
Invece se una spesa, stabilita per legge, non è prevista nel bilancio, il Governo non la può effettuare; con danno per coloro che vi facevano affidamento; (questo si chiama ECONOMIA DI SPESA ).
Il principio dell'INTEGRITA':
E' il principio più semplice, più lineare e, riguarda il modo per quantificare alcune previsioni di entrata o di spesa, secondo apposite norme;
In base queste norme, le entrate devono essere previste al lordo degli eventuali oneri di riscossione.
La cifra di ogni spesa deve comprendere qualsiasi aggravio; (ad esempio: imposte, oneri sociali); quindi anche questo principio persegue il fine della chiarezza, perché consente di valutare integralmente sia la portata ed il peso dei singoli proventi, sia i costi di ogni esercizio.
Il principio dell'UNITA':
Questo principio, non deriva da una precisa norma di legge ed afferma che nel bilancio, ogni entrata concorre, con tutte le altre entrate al finanziamento di tutte le spese.
Nel bilancio, nessuna entrata ha una destinazione specifica, così come nessuna spesa può avere uno specifico finanziamento.
L'insieme delle entrate è considerato come un tutt'uno inscindibile, che non si può frammentare e quindi non consente la destinazione di determinate entrate a determinate spese.
Sono state in questo senso eccezioni, "le addizionali ai tributi", finanziate nel 1972, a favore di quei paesi colpiti da calamità naturali.
Il principio della "SPECIALIZZAZIONE":
Può essere presentato sia come METODO, sia come PRINCIPIO, al tempo stesso.
Come METODO è uno dei tanti modi in cui le previsioni di entrata e di spesa, possono essere classificate nel bilancio; come fonti tributarie o patrimoniali, o in base all'ufficio statale come il Ministro degli Interni.
Come PRINCIPIO, riflette la propensione all'analisi, assunta per elencare le entrate e le spese.
Il principio "dell'ANNUALITA'":
E' essenziale che il bilancio sia predisposto per il periodo di un anno.
L'art. 81, esprime delle differenze circa "l'anno finanziario" e "l'esercizio finanziario".
"L'anno" finanziario, è il periodo di 12 mesi, nel cui linguaggio contabile, il bilancio si è sempre riferito, e, che coincide con l'anno solare.
"L'esercizio" finanziario è l'insieme di operazioni, di atti o fatti, posti in essere, per la gestione del bilancio, al fine di accertare le entrate o impegnare le spese.
Il principio di VERIDICITA':
Indica che le previsioni finanziarie, devono essere "sincere", ovvero realistiche e non essere alterate, per scopi più o meno spiegabili.
Il principio di EQUILIBRIO:
Né le norme costituzionali, né le legislazioni contabili, non hanno mai precisato, che il bilancio dello Stato, deve pareggiare le sue previsioni di entrata con quelle di spesa.
Non è mai stato indicato il principio di pareggio
Il principio di PUBBLICITA':
Si osserva quando la legge di approvazione del bilancio, viene pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, su un supplemento della Gazzetta Ufficiale e viene anche allestita una "Nota Introduttiva", al bilancio, in linguaggio tecnico perfetto, contenente, sia gli aggregati in cifre, sia dettagli più significativi.
Il bilancio, è caratterizzato poi, da DUE REQUISITI;
"L'ANNUALITÀ", considerata anche come principio, e la "COMPETENZA";
Per ciò che riguarda la "competenza", vengono iscritte: "le entrate che saranno prevedibilmente accertate" e, "le spese che saranno prevedibilmente impegnate", durante l'anno, a cui il bilancio si riferisce; di competenza appunto.
Nel bilancio si elencano quindi, le entrate ritenute accertabili, anche se non certamente riscuotibili ( RESIDUI ATTIVI ), nel corso dell'esercizio amministrativo; e le spese ritenute impegnabili (RESIDUI PASSIVI), anche se non certamente pagabili.
..da DUE OPPORTUNITA';
ovvero dalla "CHIAREZZA" e dalla "FLESSIBILITA'";
Per quanto riguarda la "CHIAREZZA", occorre che il bilancio, oltre ad essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, debba essere esposto, con metodi di scrittura semplice e comprensibile, e, per ciò che riguarda la "FLESSIBILITÀ", esso deve consentire o sostenere, gli interventi di spesa, che il Governo volesse ancora sviluppare.
..da alcuni CARATTERI:
ovvero di tipo "PREVENTIVO e FINANZIARIO";
Il bilancio di "previsione" o "PREVENTIVO" dello Stato, rappresenta la stima delle entrate acquisibili, nell'arco di un esercizio amministrativo, non ancora iniziato e, la stima delle spese sufficienti per far funzionare i servizi pubblici e, per esprimere interventi, a sostegno dello sviluppo sociale ed economico del Paese, al tempo stesso.
Il bilancio "FINANZIARIO", rappresenta le previsioni di entrate e di spesa, dal punto di vista monetario.
Il bilancio si caratterizza poi, in altre TIPOLOGIE;
può essere "PREVENTIVO", riguardante l'esercizio amministrativo futuro;
può essere "CONSUNTIVO", riferito all'esercizio amministrativo immediatamente precedente;
può essere "ANNUALE O PLURIENNALE";
può essere di "COMPETENZA", quando si riferisce ad un esercizio da iniziare, con entrate e spese da accertare o impegnare;
e può essere di "CASSA", quando si riferisce ad un esercizio ancora da iniziare e, riguarda entrate e spese, da incassare o pagare.
A differenza del bilancio di previsione, il bilancio "CONSUNTIVO ANNUALE", contiene informazioni su tutta la gestione della competenza, relativamente alle entrate accertate ed incassate, ed alle spese impegnate e pagate; consentendo così di valutare i residui attivi e passivi, da riportare all'esercizio successivo e, le minori entrate o le economie di spesa
Sia le entrate che le spese, sono costituite da FASI;
Le fasi delle entrate sono: l'ACCERTAMENTO , la RISCOSSIONE ed il VERSAMENTO;
mentre quelle di spesa sono costituite dall'IMPEGNO, la LIQUIDAZIONE del debito, l'ORDINAZIONE ed il PAGAMENTO della spesa.
Altri importanti documenti, caratterizzano ancora il bilancio dello Stato;
Il "D.P.E.F."; ovvero Documento di Programmazione Economico Finanziaria; e
La "Relazione previsionale e programmatica";
Leggi Formali di Bilancio + 2 leggi che sono:
La Legge Finanziaria;
I Disegni di Legge Collegati.
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