Le ragioni giustificative della giustizia costituzionale
Le disposizioni concernenti la corte costituzionale precedono
immediatamente quelle relative alla revisione della costituzione. E non senza
ragione, tanto le prime quanto le seconde concorrono a formare ciò che la
stessa costituente ha definito "garanzie costituzionali". Essenziale è che le
forze politiche organizzate nel paese rimangano fedeli ai valori che informano
la costituzione. Ma la previsione di un'apposita giustizia costituzionale
fornisce pur sempre un'effettiva garanzia. Non basta, ad assicurare la rigidità
della costituzione, distinguere il procedimento legislativo ordinario dell'iter
formativo delle leggi costituzionali e di revisione costituzionale.
L'autocontrollo del parlamento non può essere sufficiente allo scopo; ma si
rende invece necessario l'eterocontrollo di un organo o di organi diversi da
quelli politicamente rappresentativi. Solo a questo modo, cioè, si rafforza il
principio di legalità, imponendolo al legislatore stesso sotto forma di
"principio di costituzionalità"; così da perfezionare lo stato di diritto, nel
quale la legittimità costituzionale viene ad integrare la legittimità
amministrativa e giurisdizionale. I critici delle corti costituzionali
obiettano che esse, proprio perché irresponsabili nei confronti del corpo
elettorale, menomerebbero il basilare principio democratico. Ma è stato già
detto che una compiuta democrazia esige che la maggioranza sia limitata, in
nome degli stessi valori costituzionali.
Perché la forma di governo e la forma di stato non siano sovvertite,
occorre che la giustizia costituzionale non debordi nel merito, scambiando il
sindacato di costituzionalità con un controllo allargato alla complessiva
"ingiustizia delle leggi". Deve dunque indurre le corti stesse
all'auto-limitazione, evitando di dar vita a quello che in dottrina è stato
polemicamente denominato governo dei giudici. Ma l'immanente pericolo di abusi
non toglie che la giustizia costituzionale rimanga il coronamento necessario
dei sistemi sul tipo di quello vigente in Italia.