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I REGNI MISTERIOSI DELL'INVISIBILE
Oltre le dimensioni dello spazio e del tempo esiste una dimensione che i nostri occhi mortali non riescono a cogliere, ma che non è per la Chiesa meno palpabile e reale: la dimensione dell'Aldilà. Grazie ai canonisti francesi sappiamo che l'immagine della Chiesa è attraversata dai Regni misteriosi dell'invisibile: che sono il Regno infernale, il Regno delle anime purganti, il Regno Celeste.
L'INFERNO
Per la Chiesa Satana è un essere reale, un angelo decaduto per essersi ribellato per invidia alla potenza di Dio. Con le sue coorti di demoni percorre le strade del mondo per tendere agguati all'uomo e contenderne l'anima a Dio. Il suo regno è l'Inferno, che i dannati popolano assieme ai demoni è che è perennemente battuto da una pioggia di fuoco attraverso cui si manifesta l'ira di Dio. Dall'Inferno non c'è né riscatto né salvezza possibile. Satana opera nel mondo attraverso la tentazione e il peccato, ma anche più subdolamente, attraverso l'eresia e le pratiche magiche. La dottrina dell'eresia è espressa con chiarezza da Tommaso d'Aquino, che osserva che se puniamo con la morte gli assassini che tolgono la vita dal corpo, tanto più severamente dovremo punire coloro che tolgono la vita dell'anima, e cioè la vita eterna. Esclusi dalla repressione ecclesiastica restano gli infedeli e i non battezzati. Per reprimere l'eresia la Chiesa comanda ai Vescovi di sorvegliare il loro gregge, sorge così l'inquisizione vescovile. Dopo l'anno Mille le eresie sono più pericolose e preoccupanti, l'attività di repressione viene centralizzata ed esercitata attraverso i legati pontifici, inquisizione legatine. Spesso l'eresia è espressione di un disagio sociale delle classi oppresse e la sua repressione significa difendere l'aristocrazia. Le pratiche magiche erano considerate dalla Chiesa primitiva i residui delle concezioni pagane. Se i fenomeni magici fossero reali e dietro ad essi si nascondesse l'azione del demonio, dovremmo supporre che Satana abbia il potere di creare le cose: ciò rientra solo nelle possibilità di Dio. Credere che vi siano donne, le streghe, che possono volare a cavallo di un bastone e recarsi a celebrare il Sabba è nulla più che vana superstizione. La svolta sul piano legislativo è data, alla fine del XV secolo, da una bolla pontificia del 1484; dopo di essa non solo la repressione della magia (e stregoneria) celebra i propri trionfi, ma si sviluppa una vera letteratura demonologia.
IL PURGATORIO
Per la Chiesa al momento della morte non si dà necessariamente l'alternativa tra perdizione e salvezza, esiste un secondo regno dove lo spirito umano si purga e diventa degno di salire al cielo, il Purgatorio. Nella fede nel Purgatorio si esprime la pietà per i defunti e la tendenza del cattolicesimo a porsi come una dottrina consolatoria, che non recide il legame tra vivi e morti. La Chiesa possiede un tesoro infinito, che è un tesoro tutto spirituale ed interiore perché si compone di tutti i meriti del Cristo e dei suoi Santi. Questi meriti possono poi essere applicati ad un altro e diverso fedele. La Chiesa con questo tesoro può accelerare il processo di purificazione delle anime dei defunti e anticipare la loro liberazione dal Purgatorio. È su questa base teologica che la Chiesa ha costituito la sua dottrina delle Indulgenze. Tutte le Indulgenze sono applicabili alle anime del Purgatorio e possono essere parziali o plenarie (rimettere cioè tutte le pene dovute ai reati commessi.
IL REGNO CELESTE
Nel Cielo, in un tripudio di luce, c'è la vera città di Dio e da qui Angeli e Santi irrompono nella nostra storia ed entrano nella nostra vita. La Fede nei Santi ha fatto sì che la Chiesa proponesse ad indicare alcuni fedeli defunti, distinti per le loro virtù e i loro meriti, alla venerazione dei fedeli. In un primo tempo l'acclamazione dei santi Seguì spontaneamente ad opera dell'assemblea dei fedeli; ma ben presto i Vescovi avocarono a sé il controllo dei meriti e delle virtù degli eletti, fino a che, per la sua delicatezza, tale competenza venne avocata al solo Pontefice. Successivamente venne istituito per procedere alle beatificazioni e alle canonizzazioni un vero tribunale. Il codex juris canonici regola minuziosamente questo processo.
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