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DALLA NATURA AL DIRITTO NATURALE
Nel terzo capitolo quello che ci interessa capire, più che il concetto di diritto naturale è il concetto di natura e qual è il rapporto che l'uomo ha con la natura. Le concezioni scientiste, cioè quelle che si basano su concezioni scientifiche, ritengono che l'uomo e la natura siano due cose separate. La natura è il regno del fattuale, della meccanica, del biologico, etc; ma l'uomo ha in più la dimensione spirituale e che quindi tra uomo e natura c'è un rapporto di trascendenza, cioè, da una parte sta l'uomo dall'altra parte la natura. Questa è la concezione scientista, nella quale la natura viene vista come il "diverso", da noi: un'animale, una pianta sono diversi da noi in quanto, noi siamo essere razionali, spirituali etc. Oltre, però, ad una concezione scientista c'è un altro modo di guardare la natura che secondo D'Agostino, è più efficace: noi, in qualche modo, possiamo anche concepirci come appartenenti alla natura, cioè il nostro essere è sì razionale ma anche naturale, oltre che spirituale.
Quindi, essendo, noi, parte di questa natura, dobbiamo agire in modo tale da assecondare questa natura stessa. Questa è una concezione metafisica in contrapposizione alla concezione scientista: quella metafisica tende a concepire la natura come qualche cosa che ci dice come fare, come comportarci, cioè la natura diventa il mondo in cui viviamo e che in qualche modo, dobbiamo assecondare proprio perché noi ci siamo dent4ro. La natura rivolge agli uomini il precetto: "diventa ciò che sei" cioè l'uomo, in qualche modo deve assecondare la sua natura e realizzare quello che la sua natura lo porta ad essere.
NATURALE
Nel quarto capitolo viene spiegato ciò che è il diritto naturale. Il diritto naturale è un concetto elaborato da una teoria filosofica che si chiama giusnaturalismo. I principi fondamentali del giusnaturalismo si basano sull'idea che ci sono alcuni diritti di cui l'uomo è portatore da sempre e per sempre. Cioè ci sono una serie di diritti e di valori che valgono per qualsiasi tipo di uomo qualsiasi epoca, qualsiasi tempo. Quindi, il giusnaturalismo si contrappone al giuspositivismo perché il positivismo giuridico, in realtà, questi diritti non esistono: ciò che è un diritto è solamente ciò che è stabilito da una norma; mentre per il giusnaturalismo ciò che è il diritto è in qualche modo ciò che non è solo stabilito da una norma ma che esiste prima della norma cioè come valore innato. Ad esempio il diritto della vita è un diritto naturale dell'uomo non è un diritto solo perché stabilito dalla norma ma un diritto dell'uomo in quanto esser morale, in quanto essere razionale. Quindi nel giusnaturalismo la norma raccoglie e contiene quello che è il diritto già esistente dell'uomo. Quindi ci sono dei diritti naturali che, anche se non riconosciuti dalle norme legislative, comunque, esistono sempre continueranno ad esistere. Allora, secondo il diritto naturale, il sistema normativo,il sistema delle leggi deve essere fatto in modo tale che questi diritti naturali vengano salvaguardati. Quindi il diritto naturale sarebbe il criterio sulla base del quale elaborare il diritto positivo.
Quindi la differenza tra diritto naturale e diritto positivo è che nel diritto naturale vi è un insieme di diritti innati universali che l'uomo possiede indipendentemente da qualsiasi norma legislativa; il diritto positivo, invece, è ciò che viene stabilito da un sistema di norme che può variare e mutare nel tempo e nello spazio. Quindi, secondo il giusnaturalismo, l'azione del legislatore è giusta quando appunto, le leggi che il legislatore stesso emana, sono rispettose dei diritti di natura.
Ci sono diverse forme di giusnaturalismo:
GIUSNATURALISMO BIOLOGICO: è quello che sostiene che il diritto naturale è l'insieme dei precetti descritti dalla natura a tutti gli animali. (leggere capitolo IV)
GIUSNATURALISMO TEOLOGICO: è quello che si fonda sull'idea che sono giusti i comportamenti dettati da Dio ed in questo giusnaturalismo la natura ha rilevanza solo per il fatto che in essa e da essa trae luce la volontà normativa divina( sono giusti solo i comportamenti dettati da Dio);
GIUSNATURALISMO RAZIONALE: è quello che afferma che l'uomo ha dei diritti di natura, non per la sua natura o perché c'è Dio, ma per la sua ragione. Cioè esistono dei diritti di natura che l'uomo possiede in quanto essere razionale (l'uomo ha dei diritti di natura in quanto essere razionale).
D'Agostino sostiene che ultimamente il giusnaturalismo sta acquistando terreno: il fatto che si parli tanto dei diritti degli uomini, per esempio, la Carta dei Diritti dell'ONU, tutto questo è una testimonianza di come i diritti naturali stiano acquistando rilevanza. Secondo i giusnaturalisti razionali, i diritti di natura possono in qualche modo modificarsi storicamente ma, comunque, devono sempre rispondere al principio universale della razionalità.
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