Storia contemporanea

STORIA CONTEMPORANEA

AVVENTO DEL FASCISMO: Mussolini oltre ad avere una retorica politica molto sviluppata, ha anche una capacità giornalistica avanzata, tanto che usufruirà dell''Avanti!' per le sue strategie. E' un innovatore della politica e del linguaggio. Verrà espulso dal PSI per il suo sostegno allo sforzo bellico. Elaborerà poi una dottrina nuova, tipicamente novecentesca, attingendo dal nazionalismo (caratteristica militante, politica di piazza) e da un'esperienza del principale partito di massa italiano -il PSI-.

Mussolini è capo della fazione di sinistra del PSI, è intransigente, massimalista, fautore della rivoluzione, ma non ha niente a che vedere -da quello che scrive- col socialismo, Marx ecc Usa una fraseologia diversa da quella socialista, anche quando inneggia al PSI. Mostra un'elevata sensibilità per la modernità (studia sociologia); Mussolini combina le innovazioni con il mito nazionale, con il partito nazionalista, con i discorsi di D'Annunzio ecc

1923 = il partito fascista ingloba quello nazionalista.

Le società metropolitane portano a industrializzazione, secolarizzazione, stratificazione, nazionalizzazione, frammentazione; esse agiscono sull'idea di identità nazionale nei discorsi di Mussolini. Coinvolgimento emotivo fortissimo per le masse, per ogni uomo che è nella massa.

Mussolini riprende elementi e slogan non suoi, molti da D'Annunzio (marcia su Roma, discorsi dal balcone, manifestazioni); il fascismo è uno stile.

Mussolini, nell'Avanti!, dopo lo scoppio della guerra: 'Dobbiamo passare da una neutralità assoluta a una neutralità attiva e operante'. Si trova isolato. Teoria: la 1°GM è un evento così grandioso che tenerne fuori l'Italia vorrebbe dire tenerla fuori dallo sviluppo economico e sociale a livello mondiale, e tenere fuori il socialismo vorrebbe dire isolarlo dall'Italia.

1914 = espulso dal partito socialista, fonda un altro giornale. Partecipa alle manifestazioni di piazza, assiste in prima linea al drammatico teatro politico collettivo. Parte volontario per la guerra ma torna perchè ferito da una granata italiana da addestramento mentre addestrava i soldati (mica stava tanto in prima linea). Intuisce che la guerra forgia un nuovo soggetto politico atipico: il REDUCE e 'il giovane scontento per non essere riuscito a partecipare alla guerra'. Fornisce massa di manovra per il nascente fenomento squadrista.

Ufficiali di complemento: soggetti che hanno fatto servizio militare, hanno un titolo superiore quindi li mandano a comandare. Sono scontenti perchè il loro status non verrà mantenuto al ritorno, non valgono nulla nonostante la loro laurea.

Mussolini si serve di questi 3 tipi di soggetti per trovare consenso, per portare avanti il suo progetto politico.

Lacerazione del tessuto sociale e morale italiano; CAPORETTO = esistenza di più Italie, percezione traumatica che con Caporetto arriva al livello più estremo. L.Cadorna = disfatta per colpa del nemico interno, l'anti-italiano, grande ripercussione su tutto il territorio.

Sensazione che non tutta l'elite dirigente assecondi Cadorna (ma una parte importante si). Il trauma aumenta, non viene assorbito, negligenze da parte del partito socialista che non facilitano la reintegrazione dei militari nella società; c'è un senso di distacco e frustrazione, impossibilità di raccontare.

DOPO LA PRIMA GUERRA MONDIALE: Mussolini fonda a Milano il movimento fascista, con il programma di San Sepolcro concilia l'idea di nazione con istanze democratiche e progresso, programma radicalizzante e riferito alla situazione in cui è nato; il primo elemento che Mussolini cerca di integrare è il ceto medio (pochissimi voti alla prima scadenza elettorale).

I socialisti, lungi dallo spaventarsi, lo deridono vedendo la debacle elettorale; organizzano un funerale simbolico. Mussolini prende atto di questa sconfitta, non crede che l'errore sia stato quello di rivolgersi a un ceto medio, pensa però che esso sia insufficiente e che occorrano altri mezzi (soldi).

Svolta del fascismo: trova uno sponsor che arriva dalla grande proprietà terriera del nord (non dagli industriali che inizialmente stanno a guardare, preferiscono parlare e trattare con Giolitti; starà poi a Mussolini conquistarseli, e lo farà) che era in una situazione frustrante; i riformisti controllano la pianura padana e oltre a loro le forze dell'ordine simpatizzano per gli squadristi (trovano i mezzi per comporsi grazie agli agrari; i loro soldi permettono di formare milizie che si avvalgono di capacità di mobilitazione ma anche di mobilità -vengono dotati di camion-; cercano di colpire in situazioni di superiorità, isolare il nemico e distruggerlo).

Prima del 1922 c'è già un'ondata migratoria di tipo politico, la gente (socialisti e in parte cattolici) scappa. L'esperienza dello squadrismo trasforma il fascismo in una variabile politica tanto importante da rivendicare il governo del paese.

RAS: capi squadristi che rischiano di offuscare la figura di Mussolini; egli continua a 'star dietro' al ceto medio.

INDUSTRIALI: sono molto esasperati, nel biennio rosso vengono occupate le fabbriche e si teme la rivoluzione. Giolitti si rende conto che non c'è un vero progetto rivoluzionario, che sono scollegati, e allora lascia che 'sbolliscano' in modo tale da farla finita. Ma gli industriali non sono così sofisticati come Giolitti e vorrebbero punire gli occupanti. L'opinione pubblica moderata è altrettanto esasperata perchè il PSI ha una maggioranza massimalista. La loro retorica: 'E' giunta l'ora della rivoluzione'; anche se non ci sono nè basi nè presupposti Mussolini ne approfitta perchè scatena la paura di tutto il mondo politico. Sono in tanti a sottovalutare i fascisti. Giolitti -liberale- offre un'alleanza ai 4: nascono i Blocchi Nazionali, anche se fuori i fascisti macinano morti (100 fino alle elezioni); crede che i fascisti possano essere istituzionalizzati perciò non si preoccupa, anzi vede nei fascisti un alleato contro i cattolici che gli creano un pò di problemi. I fascisti continuano ad agitare la violenza nelle piazze, che va in escalation. La loro scusa è: non si stanno uccidendo gli italiani, ma gli anti-italiani, i nemici. I fascisti non sono legittimati dalla violenza ma dal fatto di essere italiani. Mussolini 'strizza l'occhio' anche ai cattolici nonostante sia un accanito anticlericale perchè muore Benedetto XV e arriva Pio XI che osteggia un partito cattolico perchè è più convinto di poter trattare direttamente lui con lo stato italiano.