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RIVOLUZIONE RUSSA
Al momento dell'entrata nel primo conflitto mondiale, la Russia si trova in una situazione di estrema arretratezza. L'industria russa è incapace di sostenere una guerra moderna quale la prima guerra mondiale. Nel 1914 i russi sono duramente e ripetutamente sconfitti dai tedeschi. A causa di ciò nella Duma (assemblea a carattere consultivo) si forma un "blocco progressista" che esprime la preoccupazione di aristocratici e borghesi per l'inefficiente condotta della guerra.
La guerra ha accelerato i conflitti sociali, i contadini entrano in contatto con gli operai e gli intellettuali rivoluzionari. Il movimento degli scioperi fa fremere le masse del proletariato industriale.
Il CROLLO DELLO ZARISMO avviene nel febbraio 1917 quando scoppiano a Pietrogrado una serie di scioperi contro la penuria di approvvigionamenti che mutano in agitazioni politiche contro l'autarchia (governo assoluto) zarista.
Inizia la Rivoluzione di Febbraio, i soldati si uniscono agli operai. Il governo non può reagire ed è totalmente isolato: tenta di richiamare, per avere aiuto, le truppe dal fronte me i ferrovieri si rifiutano di trasportarle.
A Pietrogrado gli scioperanti eleggono un CONSIGLIO DI DELEGATI (SOVIET) che avrebbe dovuto avere più potere degli organismi rappresentativi della democrazia parlamentare.
La Duma decide di prendere potere e formare un "governo provvisorio" (borghese).
Dietro pressione del governo provvisorio lo zar abdica, la soluzione della questione istituzionale è affidata ad una futura ASSEMBLEA COSTITUENTE, eletta a suffragio universale, che avrebbe dato vita al governo definitivo russo. L'Impero diventa una Repubblica.
Si trovano comunque a confronto due poteri
SOVIET che rappresenta le masse rivoluzionarie degli operai e dei soldati;
GOVERNO PROVVISORIO che lotta per l'instaurazione di una monarchia costituzionale e intende continuare la guerra.
Le masse operaie e contadine dono rappresentate da due formazioni:
- MENSCEVICHI;
- BOLSCEVICHI.
In più abbiamo i Socialisti Rivoluzionari (Partito dei Cadetti).
- I MENSCEVICHI vogliono un'evoluzione graduale verso il socialismo attraverso delle RIFORME.
- I BOLSCEVICHI, capeggiati da Lenin, credono che in Russia sia necessario tentare la Rivoluzione Comunista (anche se il paese non è industrializzato).
I Socialisti Rivoluzionari rappresentano le masse contadine e individuano nella questione della terra a chi la lavora il nodo cruciale della società russa.
Le forze socialiste protestano vivamente davanti all'intenzione della borghesia di continuare la guerra.
Il Capo del Governo chiede al Soviet di entrare nel Governo per allargare le basi del suo potere. Il Soviet accetta e nasce il Secondo Governo Provvisorio.
I contadini nelle campagne insorgono perché il governo non ha alcuna intenzione di affrontare la questione agraria. I Bolscevichi esortano le masse ad abbattere il governo borghese e chiedono al Soviet di prendere tutto il potere. Intervengono a Pietrogrado le truppe rimaste ancora fedeli al Governo e i Bolscevichi sono per il momento sconfitti.
Lenin vuole la trasformazione della Guerra Imperialista in Guerra Civile. Nell'aprile 1917 fa conoscere le sue "Tesi d'Aprile": non è più possibile un'intesa con i social - rivoluzionari oppure con i Menscevichi. L'unico partito in grado di rovesciare il potere è quello Bolscevico.
Lenin vuole:
Pace immediata;
Riforma Agraria;
Controllo della produzione industriale agli operai;
Rimodellamento dello Stato attraverso l'eliminazione delle vecchie classi dominanti;
Chiede il Governo del paese.
E' istituito il Terzo Governo Provvisorio che è minacciato dall'avanzata delle truppe tedesche e dal movimento bolscevico.
All'avanzata dei tedeschi vengono chieste le dimissioni del Governo che chiede aiuto ai Bolscevichi.
I Bolscevichi hanno un occasione per estendere la loro influenza e si apprestano ad assumere pieni poteri appena raggiunta forza sufficiente tra le masse e nei Soviet.
La maggioranza passa dunque ai Bolscevichi. Lenin spinge per un'insurrezione diretta e riesce a convincere la maggioranza. E' convinto che l'insurrezione e la presa di potere dei Bolscevichi in Russia avrebbe aperto la strada alla Rivoluzione anche in Europa Occidentale.
La notte tra il 24 e il 25 ottobre del 1917 I BOLSCEVICHI ASSUMONO IL CONTROLLO DELLA CAPITALE conquistando il PALAZZO D'INVERNO, residenza degli zar e sede del Governo Provvisorio.
Social - rivoluzionari e Menscevichi protestano contro il "Colpo di Stato" BOLSCEVICO.
Viene eletto il PRIMO GOVERNO RIVOLUZIONARIO SOCIALISTA con a capo Lenin.
Il nuovo governo socialista è per tutti destinato a chiudersi col crollo del bolscevismo ma i bolscevichi dimostrano subito una grande energia:
- Bisogna risolvere il problema dell'Assemblea Costituente. Si vota a suffragio universale per eleggerla ma i risultati sono lontani dalle speranze dei bolscevichi. La maggioranza dei voti va ai socialdemocratici, i bolscevichi ottengono solamente 175 seggi.
Lenin scioglie l'assemblea; rivendica il diritto del proletariato di stabilire la propria dittatura.
- Il governo bolscevico apre subito le trattative di pace coi tedeschi, temendo che la guerra porti alla crisi del governo. La pace è firmata a BREST-LITOVSK nel marzo del 1918.
La nuova Repubblica è salva. Dovrà però difendersi da nuova minacce interne ed esterne.
La Rivoluzione russa ha avuto estreme conseguenze in tutto il mondo, diviso in due tra
paesi comunisti (abolizione della proprietà privata, statizzazione dei mezzi di produzione, ecc.);
stati capitalisti.
Per l'Italia ha significato la spaccatura del nostro paese in due.
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