RIFORMA E CONTRORIFORMA DELLA CHIESA
Il protestantesimo,
come dice la parola stessa, è una religione di protesta contro l'infallibilità
del Papa e contro i principi corrotti della Chiesa del Cinquecento. Essa fu
fondata da Lutero nel 1519 e riuscì ad ottenere i consensi della politica
tedesca perché i principi pensavano di assumere un potere maggiore e perché
così non dovevano più pagare le tasse alla Chiesa. Inoltre si diffusero anche
altre religioni protestanti come il Calvinismo, lo Zwinglianesimo e l'Anabattesimo.
Il papa Leone X, per cercare in un primo momento di frenare Lutero, lo
scomunicò con la celebre bolla di condanna "Exurge domine", pubblicata nel giugno 1520. In seguito fu invitato
a ritrattare le sue tesi nella Dieta di Worms del 1521, ma Lutero riuscì a
ribadirle e a tornare salvo nella sua città inscenando un finto rapimento con
Filippo il Saggio. A questo punto la Chiesa si rese conto che c'era bisogno di
prendere decisioni più importanti e, soprattutto, il prima possibile indicendo
il Concilio di Trento. Questi fu iniziato nel 1545 da Paolo III Farnese e si
protrassero per circa un ventennio, durante i quali la sede fu anche
provvisoriamente spostata a Bologna e vi fu un'interruzione di ben dieci anni.
Il Concilio terminò definitivamente alla fine del 1563 e nel gennaio dell'anno
successivo il papa Pio IV ne approvò e ratificò i decreti. Questi decreti
riguardavano sia gli aspetti teologici e dogmatici sia gli aspetti
organizzativi e istituzionali della vita della Chiesa.
Sul piano dottrinale,
vennero ribadite solennemente le tesi fondamentali della tradizione cattolica
messe in discussione dai protestanti. Tra queste spicca per importanza la Professio fidei tridentina :
la trinità di Dio. Il concilio segna anche un rinnovamento della Chiesa sul
piano organizzativo e istituzionale. Già prima del concilio, la Chiesa aveva
tentato una strada di riforma attraverso la fondazione di nuovi ordini
religiosi dediti alla predicazione, all'insegnamento, all'assistenza dei ceti
popolari, tra questi assunse particolare importanza l'azione della Compagnia di
Gesù fondata dallo spagnolo Ignazio di Loyola nel 1540. Come controriforma, per contenere la
diffusione del protestantesimo, la Chiesa riorganizza il sistema inquisitoriale
e promulga l'Indice dei libri proibiti.
I processi del rinnovato Tribunale d'Inquisizione non colpirono soltanto
luterani o calvinisti dichiarati, ma ache chiunque,
nella cattolicità, professasse idee incompatibili con la dottrina ufficiale.
Sono celebri, a questo proposito, i casi dei frati domenicani e filosofi
Giordano Bruno (bruciato sul rogo nel 1600) e Tommaso Campanella (incarcerato
per 27 anni) e dello scienziato Galileo Galilei,
costretto all'abiura per le sue idee fisico-astronomiche.
In conclusione,
l'età della Controriforma fu in realtà un'epoca complessa e non definibile
univocamente. Se da un lato la Chiesa "reagì" al protestantesimo con ogni mezzo
(anche con l'uso della forza), d'altro lato essa attuò anche "autonomamente" un
rinnovamento di comportamenti, di costumi e di strutture. Il modello della
Chiesa "tridentina" si affermò e si consolidò in tutta l'area cattolica
dell'Europa e del mondo, riuscendo per molti aspetti a conservarsi come tale
fino a tempi recenti.