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Puritanesimo
Puritani furono chiamati nel sec.XVI i protestanti piu' radicali che, ispirandosi soprattutto (ma non esclusivamente) ai principi del calvinismo, intendevano riformare la Chiesa d'Inghilterra sia sul piano dei costumi che dell'organizzazione ecclesiastica, e si battevano per una piu' netta rottura con la Chiesa di Roma. Nel sec. XVII molti puritani emigrarono nel Nuovo Mondo, dove cercarono di fondare una Santa repubblica: per tutto il sec. XIX il puritanesimo rimase la forma culturale egemone nella Nuova Inghilterra.
Gli inizi del puritanesimo inglese si collocano durante il regno di Elisabetta I, quando i compromessi religiosi promossi dalla regina provocarono una dura posizione contestatrice di molti laureati dell'Università di Cambridge, che si fecero preti anglicani per operare mutamenti nelle chiese locali, incoraggiando l'esperienza religiosa diretta e personale, la sincera condotta morale e servizi culturali improntati nella massima semplicità. Sostenuti sul piano teologico dalle opere di Cartwright e Perkins, promotori della cosiddetta Teologia del patto, i puritani inglesi concentrarono la loro tensione riformatrice soprattutto sul culto, rifiutando le cerimonie fastose e l'uso delle vesti liturgiche.
Quando Giacomo I divenne re nel 1603, i puritani avanzarono anche la richiesta di abolire l'episcopato, ma alla conferenza di Hampton Court (1604) il re la respinse. Nonostante che i puritani, giudati da W. Ames e piu' tardi da R. Baxter, godessero sempre piu' del sostegno popolare, l'atteggiamento del governo e della gerarchia ecclesiastica, in particolare sotto l'arcivescovo W. Laud, divenne sempre piu' repressivo, costringendo molti puritani all'emigrazione. Quelli che rimasero costituirono un potente gruppo in seno al Partito parlamentare che, durante la guerra civile, sconfisse Carlo I.
Dopo la guerra i puritani furono fino al 1660 la forza dominante in Inghilterra, ma le aspre divisioni interne (al dominio presbiteriano subentrò, con Oliver Cromwell, quello degli indipendenti o congregazionalisti) suscitarono posizioni di intolleranza ancora piu' gravi di quelle assunte dalla vecchia gerarchia. Con la restaurazione della monarchia (1660) fu restaurato anche l'anglicanesimo e con l'Atto di uniformità (1662), il clero puritano fu espulso dalla Chiesa d'Inghilterra. Da allora i puritani inglesi furono etichettati come "Nonconformisti".
Tra i gruppi puritani che ai primi del sec.XVII emigrarono nel Nuovo Mondo c'erano Padri Pellegrini che, nel 1620, fondarono la colonia di Plymounth. Dieci anni dopo, sotto gli auspici del Massachusetts Bay Company, avvenne la prima grande migrazione puritana in Nuova Inghilterra, che restò la loro roccaforte.Tra i protagonisti del puritanesimo americano ricordiamo R.Mather, J. Cotton, Th. Hooker e R. Williams. Sul piano teologico, rispetto al nucleo fondamentale di stampo calvinista (fede nell'assoluta sovranità in Dio, totale depravazione dell'uomo, completa dipendenza degli esseri umani dalla grazia divina per la salvezza.), i puritani americani accentuarono maggiormente l'importanza dell'esperienza religiosa personale; sostenevano inoltre che, in quanto eletti di Dio, spettava a loro il compito di condurre gli affari nazionali secondo la volontà divina, rivelata dalla Bibbia.Questa unione di Chiesa e Stato per fondare una Santa repubblica permise al puritanesimo di esercitare un controllo diretto sulla maggior parte dell'attività coloniale fin verso la fine del sec.XVII, quando intervennero profondi mutamenti commerciali e politici.
Difficile dire quando sia iniziato il declino del puritanesimo in America. Secondo alcuni, perse la sua influenza in Nuova Inghilterra dai primi decenni del sec.XVIII, ma J. Edwards
E il suo abile discepolo S. Hopkins ridettero nuovo vigore al pensiero puritano mantenendolo vivo fino all'800. Altri ne imputano il graduale declino all'affermazione del Congregazionalismo, ma i presbiteriani sotto la giuda di J. Dickinson e i battisti sull'esempio di I. Backus rivitalizzarono gli ideali gli ideali puritani in alcune denominazioni fondate nel corso del sec. XVIII. Durante l'intero periodo coloniale il puritanesimo esercitò in America una diretta influenza sul pensiero religioso e sui modelli culturali, mentre nel sec.XIX la sua influenza fu indiretta.
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