Perché furono gli europei a risolvere il problema dell'Atlantico?

Perché furono gli europei a risolvere il problema dell'Atlantico ?

Nel XV secolo non era sviluppata solo l'Europa occidentale ma anche una buona parte dell'Asia. Indiani, cinesi, e arabi avevano raggiunto già nel periodo medievale notevoli risultati nel campo delle conoscenze geografiche, nello sviluppo e nell'arte della navigazione negli oceani Indiano e Pacifico.

La Cina per esempio precedeva l'Europa nel XV secolo per quanto riguarda i viaggi a lunga distanza ma mancavano gli uomini per le spedizioni, mancavano gruppi di volontari per fondare l'espansione.

Invece l'Europa aveva capito il meccanismo; uno dei modi ritenuti più facili per di arricchirsi era il commercio con l'Asia. Genova e ancor più Venezia distribuivano a tutta Europa gli oggetti di lusso orientali più richiesti: le spezie ,l'oro e le pietre preziose.

L'esigenza degli europei, quindi, era di cercare nuove vie marittime verso l'Africa, l'India e l'Asia orientale. Le classi socialmente più elevate: nobili e monarchi, borghesi e alto clero ritenevano che il modo migliore per soddisfare le loro esigenze fosse quello di avere ingenti quantitativi di argento e soprattutto di oro.

Solo partendo da questo presupposto si può comprendere il motivo per cui Spagna e Portogallo, e non Cina o qualche paese arabo, hanno fatto dell'America un continente da sfruttare.

Molto tempo prima di Colombo vi era stato il colonialismo medievale delle crociate, indirizzato verso l'Europa orientale e il Medio oriente.

E' strano pensare il motivo per cui sono state proprio le due nazioni più cattoliche d'Europa, quelle peraltro che si trovavano nelle peggiori condizioni per uno sviluppo capitalistico, a dare il via al moderno colonialismo.

Probabilmente Spagna e Portogallo cercavano nelle avventure coloniali internazionali un modo pratico per non far morire l'ideale della cristianità. Queste due nazioni erano rimaste troppo indietro rispetto ai processi emancipativi del continente europeo, quindi sperarono di trovare nel colonialismo l'occasione della propria sopravvivenza.