NAZIONALISMO RAFFA
Descrivi
il contesto storico e culturale in cui si colloca la nascita del nazionalismo
europeo, con particolare riferimento a quello tedesco, facendo menzione delle
correnti filosofiche che ne favoriscono la nascita.
Si
è manifestato per tutto il secolo fino
ad oggi quanto il filosofo Benedetto Croce esprimeva con queste parole '
Se l'epoca del XIX secolo aveva avuto il culto della libertà, l'epoca del XX
secolo avrà il culto del nazionalismo'. Due sono i principali modi di
considerare la patria e cioè quello volontaristico, proprio dell'ideologia
roussoniana e poi mazziniana, in base al quale l'amore per la propria patria
non può e non deve nuocere al rispetto per quella altrui e quello naturalistico,
che inevitabilmente sfocia nel razzismo. In particolare Mazzini, sull'esempio
di Rousseau, sostiene che ' .se l'animo della Patria non palpita nella
vostra coscienza, voi siete una turba senza nome, non Nazione, gente, non
popolo'. Inoltre Mazzini giustifica
l'espansionismo imperialistico per il fatto che, se la patria non si espandeva,
sarebbero sopraggiunte le altre nazioni a soffocarla con 'spirito
vampiresco'. Al contrario, nella Germania del XIX secolo era dominante il
concetto naturalistico di patria, soprattutto per la diffusione di un
romanticismo in cui la componente irrazionale era portata alle estreme
conseguenze, in contrapposizione a quello italiano moderato e pacato. Il
nazionalismo si fonda sull'idea di nazione, come entità che ha patito un'offesa
o ha subito un danno o comunque sente che la propria considerazione fra le
altre è inferiore a quella che le spetta. Di conseguenza essa cerca di
riscattarsi, richiamando alla memoria il proprio passato eroico e non
contaminato dalla decadenza morale e dei costumi attuali. Non a caso , infatti,
Fichte scrisse ' Discorsi alla nazione tedesca' dopo le battaglie di
Jena e di Auerstat nel 1806 in cui i prussiani furono sconfitti dalle armate
napoleoniche. Un altro caposaldo del nazionalismo è la ' Filosofia della
storia' in cui Hegel definisce la nazione come Spirito di popolo e vede
nel processo storico mondiale la realizzazione dell'idea dello Spirito, che
culmina nel mondo germanico. Dall'importanza attribuita alla storia, vista come
incarnazione dell'idea di Spirito, deriva la passione per la storiografia,
culminata nella monumentale opera' Monumenta Germaniae Historicae ' ,
nella quale vengono rievocati i giorni del grande impero medioevale tedesco.
L'altro momento glorioso per il popolo tedesco è rappresentato dalle origini
preromane, quando gli antichi Germani erano più vicini all'albero del Volk, che
non i loro moderni discendenti. Questo mito dell'antica Germania, fatto
rivivere nella seconda metà dell'ottocento dalle opere del compositore Richard
Wagner, fornì la base alle ideologie ed ai movimenti pangermanisti, che facevano capo alla lega pantedesca fondata
nel 1894, che auspicava alla riunificazione di tutte le popolazioni tedesche in
un unico stato. Tali spinte espansionistiche e bellicose, appoggiate
dall'industria siderurgica e bellica, erano giustificate dalla ricerca di uno
' spazio vitale ' ; infatti si
riteneva che i confini del Reich fossero troppo angusti per una popolazione che
cresceva di anno in anno. Le idee di nazionalismo, pangermanesimo e razzismo,
che caratterizzarono l'età guglielmina , non si diffusero solamente tra le
èlites intellettuali, ma anche come afferma lo storico Mosse, all'interno della
massa popolare intesa come insieme di persone, che possono essere influenzate
facilmente dalla propaganda. Questo controllo sulle masse permise la diffusione
guidata del sansimonismo e di una religione laica e nazionalista basata su una
varietà di simboli e miti, tra cui quello dell'occultismo solare, teso a
dimostrare la disuguaglianza delle razze facendo riferimento alla posizione del
sole. La volontà di coinvolgere direttamente le masse popolari costrinse la
politica a farsi dramma, così che spesso si consideravano efficaci delle azioni
politiche solo perché erano 'belle ' e , allo stesso modo, divennero
frequenti parate e cerimonie. La facile influenza sulle masse, l'importanza
attribuita alla retorica, alla teatralità degli atteggiamenti e il bisogno, in
un momento di incertezza, di un uomo forte e deciso, aprirono la strada a
Hitler e Mussolini e rispettivamente al nazismo e al fascismo. L'aspetto più
evidente e drammatico derivante dal nazionalismo e teso a giustificare
l'imperialismo è comunque il razzismo, alla cui diffusione contribuirono sia le
teorie di Cesare Lambroso, sia il' Saggio sull'ineguaglianza delle razze
umane ' di Gobineau . Inoltre queste teorie vennero riprese dallo
scrittore Stewart Chamberlain, il quale sosteneva il mito di una razza ariana,
nella quale lo spirito si era manifestato ed era presente maggiormente. Infine
ad alimentare i pregiudizi antisemiti contribuì anche il grave disagio sociale
provocato da una crisi economica della quale gli ebrei furono individuati come
responsabili.