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Lo scoppio della prima guerra mondiale




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LO SCOPPIO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE


LE RAGIONI DELL'IMMANE CONFLITTO



Crisi del sistema di alleanze bismarkiano


Svolta nazionalistica e imperialistica nella politica tedesca.

Emarginato lo statista tedesco Bismark, il nuovo Kaiser Guglielmo II, mostra di assecondare le spinte nazionalistiche che attraversano l'opinione pubblica tedesca.

Il programma pangermanista è sostenuto da numerosi esponenti del mondo imprenditoriale che cominciano a progettare una grande guerra che ristabilisca l'ordine in Europa con l'obiettivo di estendere il mercato interno tedesco e incrementare gli investimenti pubblici dell'industria di guerra.

Crisi dell'impero austriaco



L'impero austro-ungarico perde la propria egemonia sul resto dell'Europa.

Crescente concorrenza economica e coloniale tra le potenze mondiali.

A differenza del trentennio precedente, la situazione politica è molto più rigida: la spartizione del mondo è ormai avvenuta e non ci sono più terre inconquistate da spartirsi. Così, l'unica via per allargare i propri territori consiste nell'attaccare i territori altrui. Questa situazione comporta l'adozione da parte degli stati europei di una politica aggressiva che come risultato la corsa agli armamenti.

Tensione nei Balcani.




: prima guerra balcanica.



: seconda guerra balcanica.

Fine della leadership economica della Gran Bretagna.


Agli inizi del novecento si conclude la leadership economica britannica a causa delle due nuove potenti economie nazionali tedesca e statunitense e alla caduta del sistema di redistribuzione internazionale del lavoro, venutosi a stabilire successivamente alla corsa alle colonie del secolo precedente.




Formazione di due blocchi contrapposti



Imperi centrali (Triplice alleanza) Triplice Intesa

Austria e Germania                                                                                   Francia e Gran Bretagna

Con l'appoggio dell'Italia           con adesione della

Russia zarista





CASUS BELLI: 28 GIUGNO 1914

Uccisi il successore al trono d'Austria, l'arciduca Francesco Ferdinando, e la consorte, da un gruppo di studenti a Sarajevo





INIZIO DELLE OPERAZIONI MILITARI:

28 GIUGNO 1914 Omicidio dell'arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono austriaco.

23 LUGLIO 1914 L'Austria (che intende risolvere una volta per sempre e a proprio favore la questione balcanica) dà un ultimatum alla Serbia.

28 LUGLIO 1914 L'Austria dichiara guerra alla Serbia e bombarda Belgrado. La Russia si mobilita a favore della Serbia.

1 AGOSTO 1914 La Germania dichiara guerra alla Russia.

3 AGOSTO 1914 La Germania dichiara guerra alla Francia.

4 AGOSTO 1914 La Gran Bretagna entra in guerra, preoccupata dall'espansione tedesca verso la Manica (attraverso Lussemburgo e Belgio).

23 AGOSTO 1914 Il Giappone si schiera a fianco dell'Intesa e mira ad impadronirsi dei possedimenti tedeschi in Cina.


















IL CONFLITTO OLTREPASSA I CONFINI EUROPEI E ASSUME DIMENSIONI MONDIALI


La Germania aveva pianificato una "guerra lampo", ma grazie alle strategie adottate dagli eserciti dell'Intesa si giunge ad una




GUERRA DI POSIZIONE SU TRE FRONTI


Fronte occidentale                    Guerra sui mari e guerra sottomarina Fronte orientale


Lo stato francese                             Nei mari del Nord, Germania e Gli austro-tedeschi

si impegna in                                  Gran Bretagna si fronteggiano. Sconfiggono i Russi

Una ostinata Quest'ultima, ripromettendosi a Tannenberg e

resistenza lungo                              di creare un blocco economico presso i laghi Ma-

il fiume Marna per annientare la Germania. La suri, ma questi

(settembre 1914) e                          Germania, però, risponde hanno la rivincita a

allontana l'esercito                         scatenando una guerra, Leopoli, riequili-

tedesco, sottomarina alla quale brando le sorti

costringendolo ad successivamente rinuncia, del conflitto.

arretrare. per evitare l'intervento.

I due eserciti                                  Statunitense

si affrontano sui fiumi

Somme e Aisne,

lungo linee munite

di trincee e fortificazioni.



Turchia e Bulgaria, a fianco di Austria e Germania


: ENTRANO IN GUERRA           

NUOVI STATI BELLIGERANTI


Portogallo, Romania e Italia

A fianco della Triplice Intesa



La situazione dell'Italia al momento dello scoppio della guerra


Governo Salandra (liberale)

Ministro degli esteri - Antonio di San Giuliano  

Scoppio della guerra


Settimana Rossa

Neutralisti                   Interventisti

Cattolici: rifiutano la guerra         Democratici: appoggiati dal socialista

per una questione di principio;            riformista Bissolati, dallo storico

Salvemini, dal cattolico Murri e da

Socialisti: ritengono la                                                     esponenti del movimento democratico

guerra estranea agli                                                           e repubblicano. Volevano concludere

interessi dei lavoratori e la         il ciclo delle risorgimentale delle guerre

considerano sintomo di d'indipendenza.

rivalità e di lotte per interessi

propri delle borghesie imperialistiche;

Conservatori: alla testa vi erano Salan-

Giolittiani, convinti come il leader                             dra e Sonnino (ministro degli esteri dall'

del proprio partito, che l'Italia avrebbe                             ottobre 1914) attratti dalle prospettive

potuto ottenere sufficienti vantaggi di espansione economica e di crescita

territoriali attraverso negoziati        del prestigio nazionale.

diplomatici

e preoccupati per le fragili

fondamenta dello Stato. Nazionalisti, tra le cui file compare

anche il noto poeta Gabriele d'Annunzio;



I socialisti rivoluzionari, guidati da

Mussolini che era stato espulso dal partito

socialista nel 1911 e che fece del proprio

quotidiano "Il Popolo d'Italia" un mezzo di

diffusione delle idee interventiste



I sindacalisti rivoluzionari, tra cui

Lobriola e Corridoni



Gli irredentisti, che vedevano nella guerra un mezzo per far trionfare

L'italianità del Trentino e della Venezia

Giulia. Tra questi: Battisti, Chiesa e Sauro.





IL PATTO DI LONDRA E L'INIZIO DELLE OPERAZIONI MILITARI


26 APRILE 1915 Sonnino stipula, all'insaputa del Parlamento italiano, il Patto di Londra, che impegna l'Italia ad entrare in guerra a favore dell'Intesa nel giro di un mese.



In caso di vittoria: Trentino, Tirolo meridionale, Trieste, Istria, Dalmazia (tranne la città di Fiume) e la base di Valona in Albania.


In seguito alle Radiose Giornate (tumultuose manifestazioni di piazza), il re dà a Salandra, pieni poteri per gestire la politica d'intervento.


4 MAGGIO 1915 Denuncia della Triplice alleanza ( L'Italia era obbligata ad intervenire in favore della Triplice Alleanza solo in caso di attacco nemico e non di offensive della stessa)


24 MAGGIO 1915 Inizio delle operazioni militari, varcando il Piave in forze



L'Italia entra in guerra per un'esigenza di politica interna, volta al raggiungimento di un maggior ordine nel paese, rafforzando i conservatori legati agli interessi di alcuni settori del mondo industriale e finanziario e soffocando ogni aspirazione di trasformazione sociale e politica.



Con l'entrata dell'Italia in guerra, si apre un nuovo fronte ai confini italiani con l'Austria, prevalentemente sull'Isonzo e sul Carso, così da alleggerire la pressione sul fronte russo.

La guerra lampo si trasforma in guerra di logoramento (situazione di stallo).


Due sono gli eventi militari importanti di questo periodo:



Battaglia di Verdun    Battaglia dello Jutland

(Dal febbraio al luglio 1916)


LA Germania cerca                                                                 La marina tedesca ottiene una vittoria

di uscire dall'isolamento in cui        senza però minacciare l'egemonia inglese

era stata condotta dall'Inghilterra,    né allentare il blocco navale impostole

attaccando per cinque mesi dalla stessa Gran Bretagna.

la fortezza di Verdun.

(500.000 morti).



Controffensiva anglo-francese          Ripresa della guerra sottomarina contro

sulla Somme (1.000.000 morti) la Gran Bretagna



Sostituzione del capo di stato maggiore                             Accentuazione del blocco navale al conti-

Von Falkenhayn, con il generale Hindenburg nente, con l'appoggio americano che

Strangola l'economia tedesca.













STANCHEZZA E OPPOSIZIONE ALLA GUERRA





SOCIALISTI                                                                                              CATTOLICI


Pubblicano il manifesto di Kienthal           Antimilitaristi.

nell'Aprile del 1916, con cui il Nota del Papa Benedetto XV ai ca-

movimento socialista prende                      pi degli stati belligeranti.

posizione contro la guerra.





SI FORMANO GOVERNI DI COALIZIONE ( centralizzazione del sistema politico)





Francia            Italia Gran Bretagna Austria Germania


Nel 1915 Governo Liberali e Carlo I pensa L'imperatore

governo di Borselli con conservatori con alla pace e le gerarchie

unità social riformisti D. Lloyd George sotto la militari

nazionale e repubblicani. spinta auto concentrarono

diretto da                           nomistica nelle proprie

Briand.                               Delle diverse mani il potere nazionalità.





TRASFORMAZIONE

DELL'ORGANIZZAZIONE

ECONOMICA




Lo Stato diviene Imprenditore della Guerra











UN ANNO DI SVOLTA  La Russia esce dal conflitto;

Intervento americano al fianco dell'Intesa;

Rifiuto della guerra.




LA RUSSIA ESCE DALLA GUERRA


Rivolta di soldati e

operai a Pietrogrado

(marzo 1917)


Zar Nicola II abdica Governo repubblicano provvisorio (con tutte le forze antizariste)


Governo rivoluzionario comunista


Uscita della Russia dalla guerra(3 marzo 1918)




INTERVENTO AMERICANO

A FIANCO DELL'INTESA


La Germania riprende la guerra

sottomarina contro la Gran Bretagna

tutelare i capitali prestati ai Paesi

dell'Intesa

Intervento degli Stati Uniti in guerra

(2 Aprile 1917) appoggiare gli stati aventi sistema

(nonostante le forti spinte pacifiste economico-politico affine a quello

della popolazione statunitense)        americano


salvaguardare le proprie esportazioni

in Europa




rifiuto della guerra


Distacco psicologico dei soldati ormai costretti a vivere in condizioni disumane.

Diserzioni di massa, insubordinazioni, ammutinamenti cui si risponde con misure disciplinari severissima, processi e fucilazioni frequenti.

Anche tra i civili c'è demoralizzazione e grave disagio, inasprito dall'attività di gruppi di operatori economici arricchitisi sulle speculazioni di guerra.

I governi mettono in atto una nuova stretta autoritaria: la Francia avvia una politica di tipo autoritario sotto il governo del ministro Clemanceau; in Germania si rafforza il potere militare rispetto a quello civile e si avvia la militarizzazione delle industrie; negli Stati Uniti, Wilson ottiene poteri eccezionali per affrontare lo sforzo bellico.



A causa del ritiro Russo, le truppe austriache possono riversare le proprie forze sul fronte italiano. Gli austro-tedeschi, cercano di trarre vantaggio dalla scomparsa di un alleato dell'Intesa e, per risolvere il conflitto prima dello sbarco delle truppe statunitensi, attaccano l'esercito italiano che subisce una pesante sconfitta a Caporetto (24 Ottobre 1917).

In questa battaglia perdono la vita circa trecento mila persone,  cui vanno aggiunte altre 100.000 tra feriti e dispersi, oltre alla grande perdita di artiglieria.

Si viene ad istituire un nuovo governo di solidarietà nazionale e il generale Cadorna viene sostituito da Diaz. Questi, con la promessa di dividere, al termine del conflitto, le terre tra i contadini, ricreò un nuovo esercito.


Dopo la vittoria a Caporetto, Austria e Germania, attaccano sul fronte occidentale nel marzo 1918 sfondando le linee francesi e inglesi fino alla Marna. Queste, seppero riorganizzarsi sotto un unico comando e avviarono la controffensiva dopo il 18 Luglio , allo sbarco delle truppe statunitensi.

8-11 AGOSTO Sfondato il fronte tedesco nei pressi di Amiens.

SETTEMBRE-OTTOBRE Controffensiva italiana e vittoria sugli austriaci a Vittorio Veneto il 24 Ottobre.

OTTOBRE-NOVEMBRE Resa della Bulgaria e della Turchia; armistizio Austria-Italia (4 novembre); armistizio Germania (11 novembre



Nel gennaio 1919 si firma la Pace di Versailles.

Al congresso predominano quattro potenze: la Gran Bretagna, gli Stati Uniti, la Francia e l'Italia.

Due sono le tendenze proposte al fine di ottenere un riassetto ottimale dei territori: la politica delle annessioni territoriali, proposta da Clemanceau, e la politica dell'autodeterminazione dei popoli proposta dall'americano Wilson.

La tendenza francese prevale. La Germania è costretta a firmare una pace che colpisce gravemente l'economia del Paese, nonché la dignità della popolazione tedesca: essa deve pagare gravosissimi danni di guerra, smembrare i propri possedimenti territoriali e cedere alla Francia l'Alsazia e la Lorena.



L'impero austro ungarico si smembra, in seguito alla pace di Saint-Germaine en Laye, e si formano gli Stati di Ungheria, Austria, Cecoslovacchia, Jugoslavia e Polonia.


Gli Stati Uniti, rappresentati da Wilson, propongono l'istituzione della Società delle Nazioni, un organo arbitro delle controversie internazionali. Non sono membri di questa organizzazione, però, gli stessi U.S.A., la Russia e la Germania.

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