L'impero napoleonico
L'evoluzione in senso autoritario e monarchico
della Francia giunse al culmine il 18 maggio 1804 quando Napoleone fu
proclamato imperatore; il 2 dicembre lo stesso Papa Pio VII fu a Parigi per
incoronarlo. L'anno successivo Napoleone assunse anche il titolo di re
d'Italia. La pace di Amiens, tra la Francia e l'Inghilterra, durò solo 14 anni.
Napoleone si accingeva a realizzare un disegno di egemonia continentale a cui
l'Inghilterra rispose con una nuova guerra, che si protrarrà per 11 anni.
Mentre sul mare l' Inghilterra risultò
invincibile, Napoleone sconfisse uno dopo l'altro tutti gli alleati inglesi.
Nel 1807 la Francia, ingrandita dalle numerose annessioni, era il centro di un
sistema imperiale che includeva regni satelliti, come quello italiano e gli
altri costituiti a favore dei fratelli di Napoleone. La Francia contava inoltre
sull'alleanza con la Confederazione del Reno nata dopo lo scioglimento
dell'impero tedesco.
Una volta preso atto dell'inferiorità francese
sul mare, per piegare l'Inghilterra a Napoleone non restava che la guerra
economica: ricorse al cosiddetto BLOCCO CONTINENTALE che impediva agli inglesi
di avere rapporti commerciali con gli stati amici della Francia. Questo blocco
avrebbe mandato in rovina l'economia inglese se tutti i paesi europei vi
avessero aderito. Ma la politica di blocco costrinse Napoleone ad impedire con
la forza questi rapporti, per cui furono necessarie nuove guerre e nuove
annessioni; la più importante fu quella della Spagna che divenne un conflitto
senza fine, sanguinoso e costoso. Il matrimonio con la figlia dell'imperatore
asburgico, Maria Luisa, nel 1810, sembrò rafforzare Napoleone e favorire la
sconfitta dell'Inghilterra.
Nel 1812, dopo 5 anni di blocco e di gravi
difficoltà economiche, l'Inghilterra era invece lontana dall'accettare una
qualsiasi condizione di pace. Anche la guerra spagnola era lontana dalla fine.
Napoleone si convinse che il successo del Blocco richiedeva la completa
chiusura del Baltico e la conquista della Russia. La nuova impresa si risolse
in una catastrofe mentre una nuova coalizione anti-napoleonica tentava
d'invadere la Francia. Essa fu inevitabile dopo la grave sconfitta di LIPSIA,
mentre la crescente opposizione delle nazionalità a Napoleone tolse a questi tutti
gli alleati, in particolare i principi tedeschi. Napoleone fu costretto
all'abdicazione ed in Francia fu restaurata la monarchia borbonica e la Corona
fu data a Luigi XVIII. Napoleone fu esiliato nell'isola d'Elba ma fuggì nel
febbraio del 1815: restaurò l'impero (cosiddetto «dei 100 giorni»), riprese la
guerra ma fu definitivamente sconfitto a Waterloo, in Belgio, dalle truppe
della coalizione.
Questa volta fu confinato nell'isola di
Sant'Elena dove sarebbe morto 6 anni dopo (5 maggio 1821). I vincitori si
posero il problema di ricreare un equilibrio fra le potenze europee; in realtà
miravano a garantirsi un lungo periodo di pace per restaurare le autorità e gli
assetti politici, sociali e territoriali antecedenti la rivoluzione francese.