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L'Europa tra due secoli
Crisi del sistema bismarckiano: A partire dal 1890 gli equilibri internazionali si ruppero, dando luogo ad un assetto bipolare fondato sulla contrapposizione fra due blocchi di potenze (Triplice Alleanza e Triplice Intesa).
A mettere in crisi il vecchio sistema di alleanze furono due fattori:
La scelta del nuovo imperatore tedesco Guglielmo II in favore di una politica più dinamica e aggressiva di quella praticata da Bismark.
La crescente difficoltà, per la Germania, di tenere uniti i suoi alleati (impero austro-ungarico e russo).
Mentre Bismarck era riuscito a legare a se entrambe le potenze (Austria e Russia), i suoi successori optarono per l'alleanza con l'Austria, non rinnovando il trattato con la Russia (impegnava la Russia a non aiutare la Francia in caso di attacco alla Germania, e la Germania a non aiutare l'Austria contro la Russia).
Alleanza franco-russa: nel 1894 Francia e Russia strinsero un accordo militare. Inoltre la Francia si impegnò in una serie di ingenti prestiti. Con la stipulazione della Duplice franco-russa veniva a meno l'obbiettivo bismarckiano di isolare la Francia.
Contrasto Germania-Inghilterra: la decisione presa dal governo tedesco di costruire una potente flotta da guerra per contrastare l'Inghilterra nel Mare del Nord provocò un inasprimento dei rapporti. Ma l'effetto fu quello di indurre gli inglesi, ad impegnarsi in una vera e propria corsa agli armamenti navali.
Intesa Cordiale: intanto aveva inizio fra Inghilterra e Francia un graduale avvicinamento che portò a sistemare i vecchi contrasti coloniali in Africa e a stipulare un accordo chiamato Intesa Cordiale.
Triplice Intesa: Inghilterra - Russia - Francia (potenzialmente più forte).
Triplice Alleanza: Germania - Austria - Italia (politicamente più omogeneo).
Belle èpoque: anni che precedettero la prima guerra mondiale. La bella epoca fu un periodo di crescita complessiva della società europea, ma anche di forti contrasti politici e di grandi conflitti sociali. I miglioramenti nella condizione di vita dei ceti popolari furono conquistati a prezzo di dure lotte. Se in alcuni paesi le tendenze democratiche finirono con il prevalere, altrove furono duramente represse (Russia) o bloccate (Germania e Impero asburgico).
Francia
La Francia aveva compiuto progressi sostanziali sulla strada della democrazia, eppure le istituzioni repubblicane continuavano a essere oggetto di contestazione.
Caso Dreyfus : tra la fine dell'800 e gli inizi dell'900 queste correnti antirepubblicane si coagularono intorno al caso del capitano Alfred Dreyfus (ufficiale ebreo condannato ai lavori forzati, sotto l'accusa di aver fornito documenti riservati all'ambasciata tedesca). La sentenza era basata su indizi falsi, ma la cosa più grave fu il fatto che, una volta emersi i primi dubbi, le sfere militari falsificarono i documenti e coprirono i veri colpevoli.
Spaccatura dell'opinione pubblica: quando Emile Zola pubblicò un atto d'accusa contro i tentativi messi in atto dallo Stato di nascondere la verità, venne condannato, ma l'opinione francese si divise in 2 schieramenti:
Innocentisti (socialisti, radicali, parte dei repubblicani moderati): si batterono perché venisse riconosciuta l'innocenza di Dreyfus.
Colpevolisti (clericali, monarchici, nazionalisti di destra, alcuni moderati): insistettero sulla tesi della colpevolezza.
Quando si giunse alla revisione del processo, Dreyfus si vide confermata la condanna.
I sostenitori di Dreyfus, furono sconfitti sul piano giudiziario, ma ebbero vittoria sul terreno elettorale.
Vittoria dei democratici: l'esito delle elezioni del 1899, consentì la formazione di un governo di coalizione repubblicana, che comprendeva Alexandre Millerand (esponente socialista). Con Lui la Francia laica e repubblicana si prese le sue rivincite su clericali e nazionalisti. Infatti:
Alcune associazioni estrema destra vennero sciolte e i loro capi arrestati.
Fu avviata un'eliminazione degli alti gradi dell'esercito.
Avvenne la completa separazione fra Stato e Chiesa.
Governi radicali: la battaglia anticlericale, si concluse con un successo dei gruppi radicali, ormai dominatori della vita politica. La Francia del '900 all'avanguardia in materia di democrazia politica e laicità dello Stato, non lo era sul piano della legislazione sociale e dell'ordinamento fiscale. I governi che si succedettero sotto Georges Clemenceau e Aristide Briand, condussero alcune importanti riforme sociali ma non riuscirono a far passare un progetto di imposta generale sul reddito e dovettero scontrarsi con la protesta della classe lavoratrice (quasi elusa dai progressi economici compiuti dal paese).
Ripresa dei moderati: Lo spostamento a sinistra del movimento sindacale e della Sfio provocò la rottura tra socialisti e radicali e ridiede spazio alle correnti repubblicane moderate, che riuscirono a tornare al potere con il governo di Raymond Poicarè.
In questi anni il dibattito politico si sarebbe concentrato sul problema delle spese militari e del rafforzamento dell'esercito.
Verso la prima guerra mondiale
Il decennio precedente la prima guerra mondiale vide un acuirsi dei contrasti internazionali. Due furono in questo periodo i più pericolosi punti di frizione:
Da questa crisi interna approfittò subito l'Austria-Ungheria appoggiata dalla Germania per procedere all'annessione della Bosnia e dell'Erzegovina.
Prima guerra balcanica (1912): L'occupazione italiana della Tripolitania provocò una guerra contro la Turchia, che subì l'ennesima sconfitta. La sconfitta turca stimolò Serbia, Montenegro, Grecia e Bulgaria a stringere una coalizione e, appoggiati dalla Russia, mossero guerra all'Impero ottomano che fu definitivamente sconfitto. La Turchia perse quindi tutti i territori in Europa. Nasce un piccolo Stato, il principato di Albania, voluto dall'Austria e dall'Italia per impedire alla Serbia lo sbocco al mare.
Seconda guerra balcanica (1913): Al momento della spartizione dei territori conquistati si ruppe l'alleanza. La Bulgaria attaccò la Grecia e la Serbia che si allearono con la Romania e la Turchia. La Bulgaria sconfitta dovette cedere alla Turchia parte della Tracia e alla Romania parte del territorio sul Mar Nero.
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