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L'EUROPA PRE-INDUSTRIALE
Condizioni di lunga durata nella realtà demografica, economica e sociale dell'Europa tra il XIV ed il XVIII secolo.
DEMOGRAFIA
Sostanziale stabilità della popolazione: tra il 1300 ed il 1700 si registra un modesto incremento del 30%. Tale stabilità è dovuta ad un elevato tasso di mortalità ed un elevato tasso di natalità
Contenimento del tasso di natalità per effetto del modello matrimoniale
europeo.
Precarietà della vita per via di guerre, carestie ed epidemie
Tra l'XI ed il XVIII secolo si riscontra una progressiva crescita dei centri urbani.
In campagna risiede ancora il 90% circa degli Europei ma la città diverrà la sede di tutte le più importanti funzioni politiche, economiche, culturali e militari.
ECONOMIA
Il carattere fondamentale dell'economia preindustriale è l'assoluta centralità delle attività rurali. Il vincolo più forte era costituito:
dalla disponibilità di terra coltivabile
dalla bassa produttività del lavoro, in particolare delle rese agricole.
L' industria
La dimensione dell'industria è rappresentata non dalla fabbrica ma dalla bottega artigiana
Il peso del settore è marginale sia per i livelli occupazionali sia per il volume degli investimenti
La tecnologia resta sostanzialmente uguale a quella tardo-medievale; prevale il modello ordinativo del lavoro di tipo corporativo
Acquista importanza la figura del mercante-imprenditore nel rinnovamento del settore
Resistenza di vaste aree di autoconsumo
Il fattore dinamico dell'economia pre-industriale è il grande commercio a lunga di-stanza. In questo ambito maturano molte delle forze e delle risorse che sostengono ed impongono la trasformazione dell'economia e della società
Il grande commercio internazionale, rischioso ma fonte di favolosi profitti, è controllato da una ristretta cerchia di mercanti capitalisti, sorretti dall'appoggio dello Stato e da adeguati strumenti finanziari: dal denaro di questi mercanti-banchieri spesso dipendono i più potenti sovrani, impera tori e papi.
Ciò che sembra caratterizzare più netta-mente la società è il fatto che il principio dell'uguaglianza giuridica non è riconosciuto. Gli uomini non sono sottoposti ad una medesima legislazione e non godono dei medesimi diritti: la legge stessa sancisce formalmente i privilegi,
La società risulta quindi essere articolata in ordini (insiemi dei soggetti che godono dei medesimi diritti).
La società moderna
eredita pertanto la sua struttura da quella medievale. Essa è ancora una
società gerarchica e si presenta articolata in tre ordini:
clero
nobiltà
Terzo Stato
La nobiltà mantiene ben salda la propria egemonia, nonostante le difficoltà finanziarie.
La borghesia è in progressiva ascesa, anche se la sua più frequente ambizione è quella di accedere allo status del la nobiltà.
Forte contrasto tra l'opprimente povertà delle masse e la favolosa ricchezza dell'élite.
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