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Prima delle guerre puniche ci furono alcuni trattati:
509 a.c.: con cartagine
348 a.c.: prima delle guerre
279 a.c.: in occasione della guerra contro taranto e pirro: sancisce che i romani non possono intromettersi nella sicilia e che i cartaginesi non possono intromettersi in italia.
Anche se c' erano i trattati, i rapporti pacifici si cambiano con la resa di taranto nel 272 a.c. .
Alla resa di taranto assiste una flotta cartaginese che, però, non sbarcò nella città per evitare una guerra con roma.
Cartagine fondò colonie in spagna, ibiza e sicilia che fu un territorio importante perché era un punto strategico.
L' occasione della guerra punica (che dura 23 anni: dal 264 al 241 a.c. ) fu in sicilia: la città di messina viene occupata dai soldati mercenari (campani) detti mamertini, siracusa interviene a favore dei siciliani, cartagine a favore dei mamertini.
Ciò è importante perché la lotta si svolge vicino lo stretto di messina che è una zona italiana; questa vicinanza preoccupava i romani quindi, per sicurezza, si stabilisce da roma, l' intervento del conflitto.
Nel 264 a.c. appio claudio da reggio sbarca in sicilia e si impossessa di messina; dal 264 al 262 a.c. assistiamo a tre diversi scontri: roma tiene a bada cartagine ed è esclusa dalla sicilia orientale; siracusa accetta nell' alleanza roma e agrigento viene conquistato.
Questo fatto poteva essere sufficiente ai romani, ma non bastò: roma si rese conto che quella di cartagine era una minaccia incombente; per liberarsi di cartagine bisognava conquistare tutta la sicilia ed era necessario organizzare una potente flotta. Questa flotta viene organizzata in pochi mesi e nel 260 a.c. è già pronta.
Nello stesso anno la flotta romana sbarca in sicilia con due legioni, a capo della flotta c' erano carlo duilio e cornelio scipione, la flotta sconfisse a milazzo i cartaginesi grazie ad un' invenzione: i corvi congegni che agganciavano la nave nemica.
Questo non fu un risultato definitivo perché i cartaginesi erano militarmente superiori ai romani e roma si accorge che per distruggere completamente l' avversario è necessario recarsi nel campo nemico ad affrontarlo e nel 256 a.c. tenta l' attacco in africa, a capo dell' esercito ci sono manlio vursone e marco attilio regolo.
I romani ottengono una vittoria: sbarcano in africa sconfiggendo la flotta dei cartaginesi; comunque, anche se erano assediati, i cartaginesi chiesero una pace che venne, imprudentemente, respinta dai romani e, quindi, abbiamo nuovi scontri; l' esercito romano è completamente sconfitto.
Marco attilio regolo fu fatto prigioniero e la flotta, che aveva recuperato i superstiti, venne colpita da una tempesta.
Gli anni che vanno dal 256 a.c. Al 242 ca. Sono anni di logoramento, caratterizzati da vicende alterne.
Bisogna ricordare che nel 247 a.c., in sicilia, venne mandato, dai cartaginesi, amilcare barca onesto generale che portò avanti la guerra, stancando roma: sottoponendola ad incursioni sia da mare che da terra; ciò durò per 7 anni ca. .
Roma ha due opzioni: o chiedere una pace o tentare di fare un ultimi sforzo; si decide per la seconda: viene ricostituita la flotta con a capo caio lutatio catulo che sferrò un attaco ai cartaginesi nella loro roccaforte (drepano) sia per terra che per mare e riesce a sconfiggere definitivamente cartagine; la flotta in soccorso a drepano arriva nel 241 a.c. Alle isole egadi.
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