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LE FORME DI ENTRATE
Entrate pubbliche
Le entrate pubbliche sono i mezzi monetari che affluiscono allo stato e agli altri enti pubblici per fare fronte alle esigenze dell'attività finanziaria. Esse si dividono in tre categorie:
I prezzi;
I tributi;
I prestiti.
I prezzi
I prezzi sono i proventi di beni, titoli o aziende appartenenti allo Stato o altri enti pubblici. Queste entrate traggono origine dall'attività economica dell'ente o dal suo patrimonio e rappresentano la ricchezza che nasce direttamente nel settore pubblico (entrate originarie). Hanno la natura di prezzi in quanto derivano da attività di produzione e di scambio e si formano in base a criteri economici. La loro acquisizione esclude l'uso di poteri autoritativi e si ricollega a rapporti di tipo privatistico, instaurati normalmente su base concettuale (vendite, locazione, partecipazioni azionarie). Sotto il profilo giuridico, quindi , sono entrate di diritto privato disciplinate dal codice civile. Vi rientrano i ricavi, i fitti, i dividendi, gli interessi ecc..
I tributi
I tributi sono prelievi coattivi a carico dei cittadini.
Lo Stato attinge alla ricchezza prodotta dai privati, ai quali impone di contribuire al fabbisogno della finanza pubblico. I tributi hanno la natura di prestazioni obbligatorie imposte per legge. Sono entrate coattive che hanno come presupposto la podestà dello Stato, e il dovere dei membri della collettività di contribuire al funzionamento delle pubbliche istituzioni. Sono quindi regolate da norme di diritto pubblico. Si considerano entrate derivate perché rappresentano ricchezza che non trae origine dal settore pubblico, ma si forma nel settore privato e viene acquisita dallo stato. I tributi costituiscono la tipica e più importante fonte di entrata in tutti gli Stati moderni.
I prestiti
I prestiti sono mezzi finanziari raccolti sul mercato del risparmio.
Anch'essi sono entrate derivate, perché sono attinti dalla ricchezza dei privati. Ma per essi lo Stato non esercita alcun potere coattivo: poiché lo Stato li contrae dietro corresponsione di un interesse, sono ritenuti dai risparmiatori una conveniente forma di impiego del loro risparmio liquido.
Per quanto riguarda i tributi vi sono tre categorie che presentano un diverso grado di attività: tassa contributi ed imposte.
Tassa
La tassa è un tributo applicato nei confronti di chi richiede un servizio divisibile, ossia un servizio che soddisfa esigenze non solo collettive ma anche individuali. La funzione di una tassa è di far si che alla spesa di un servizio pubblico contribuiscano in modo particolare gli utenti, i quali ne traggono individualmente vantaggio
Contributi
Il contributo è un prelievo di ricchezza imposto a coloro che traggono individualmente un vantaggio specifico da opere o servizi pubblici di utilità generale. Il contributo non presuppone una domanda individuale in quanto l'opera o il servizio vengono effettuati dall'ente pubblico di propria iniziativa o a beneficio della collettività.
Imposte
E' un prelievo di ricchezza da parte della pubblica amministrazione a carico dei cittadini. Per far fronte ai fini di interesse generale.
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