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L'antisemitismo era comune nell'Europa degli anni '20 e (anche se le sue origini risalgono a molti secoli prima). L'antisemitismo fanatico di Adolf Hitler venne esposto nel suo libro del , il Mein Kampf, che, inizialmente ignorato, divenne popolare in Germania quando Hitler acquistò potere politico.
Il 1° aprile , poco dopo l'elezione di Hitler al cancellierato, il fanatico antisemita Julius Streicher, con la partecipazione delle Sturmabteilung ed attraverso le colonne della rivista antisemita Der Stürmer da lui diretta, organizzò una giornata di boicottaggio di tutte le attività economiche tedesche gestite da ebrei (l'ultima impresa gestita da ebrei rimasta in Germania venne chiusa il 6 luglio ). Nonostante la fredda accoglienza da parte della popolazione tedesca che fece rientrare il boicottaggio dopo solo un giorno, questa politica servì a introdurre una serie di progressivi atti antisemiti che sarebbero poi culminati nella Shoah.
Con una serie di successive leggi le autorità tedesche limitarono sempre più le possibili attività della popolazione ebraica fino a giungere, nel settembre , alla promulgazione delle leggi di Norimberga che, di fatto, esclusero i cittadini di origine ebraica da ogni aspetto della vita sociale tedesca.
L'iniziale politica tedesca di obbligare gli ebrei ad un'emigrazione «forzata» dai territori del Reich raggiunse il suo apice nel corso del pogrom del -10 novembre , passato alla storia con il nome di «Notte dei cristalli», quando circa 30.000 ebrei vennero deportati presso i campi di Buchenwald, Dachau e Sachsenhausen ed obbligati ad abbandonare, spogliati di ogni bene, la Germania e l'Austria (annessa nel marzo di quell'anno alla Germania) per poter riottenere la libertà.
Allo scoppio del secondo conflitto mondiale la politica di emigrazione forzata non poté più essere praticata con successo a causa delle difficoltà imposte dalla guerra stessa. La nuova «soluzione» si basò sul fatto che in molte città d'Europa gli ebrei avevano vissuto in zone ben delimitate. Per questo i nazisti formalizzarono i confini di queste aree e imposero una limitazione degli spostamenti agli ebrei che vi erano confinati, creando i ghetti moderni. I ghetti erano, a tutti gli effetti, prigioni nelle quali molti ebrei morirono di fame e malattie; altri furono uccisi dai nazisti e dai loro collaboratori dopo essere stati sfruttati nell'impiego a favore dell'industria bellica tedesca.
Durante l'invasione dell'Unione Sovietica oltre 3.000 uomini appartenenti ad unità speciali (Einsatzgruppen) seguirono le forze armate naziste e condussero uccisioni di massa della popolazione ebrea che viveva in territorio sovietico. Intere comunità vennero spazzate via, venendo catturate, derubate di tutti i loro averi e uccise sul bordo di fossati.
Nel dicembre del 1941 Hitler decise infine di sterminare gli ebrei d'Europa, durante la Conferenza di Wannsee (20 gennaio ), molti leader nazisti discussero i dettagli della 'soluzione finale della questione ebraica' (Endlösung der Judenfrage).
Bambini liberati dall'Armata Rossa.
Dalle minute della Conferenza risulta che il dottor Josef Buhler, segretario di Stato per il Governatorato Generale, spinse Reinhard Heydrich ad avviare la «soluzione finale» nel proprio distretto amministrativo.
Le decisioni prese a Wannsee portarono alla costruzione dei primi campi di sterminio nel contesto dell'Operazione Reinhard che provvide alla costruzione ed all'utilizzo di tre centri situati nel Governatorato Generale: Treblinka, Sobibór e Belzec che complessivamente, tra il 1942 ed l'ottobre , portarono alla morte di 1.700.000 persone deportate dai ghetti attraverso l'utilizzo di camere a gas fisse e mobili che sfruttavano il monossido di carbonio per le uccisioni.
Le «esperienze» maturate nei campi dell'Operazione Reinhard condussero all'ampliamento del campo di concentramento di Auschwitz, situato strategicamente in una zona di facile accessibilità ferroviaria, e alla creazione di quattro nuove grandi camere a gas ed impianti di cremazione presso il centro distaccato di Auschwitz II - Birkenau. Ad Auschwitz, per lo sterminio degli ebrei, vennero studiate nuove «soluzioni» che permettessero di eliminare il maggior numero di soggetti nel modo più rapido ed efficiente. Negli alti comandi nazisti, in particolare, si mirava al risparmio delle munizioni che divenivano preziosissime per l'avanzata sul fronte orientale. Vennero dunque utilizzate le camere a gas, nelle quali il gas Zyklon B (acido prussico) veniva immesso attraverso normali docce: le vittime morivano per asfissia nell'arco di 10-15 minuti.
Si calcola che durante la seconda guerra mondiale persero la vita circa sei milioni di ebrei.
LE LEGGI DI NORIMBERGA - LA DIFESA DEL SANGUE E DELL' ONORE TEDESCO
Le leggi di Norimberga sono leggi scritte per difendere la razza tedesca e che dettavano il comportamento da adottare nei confronti degli ebrei, soprattutto quelli di sangue misto.
Presto queste leggi divennero la 'costituzione' del reich, anche se vennero oscurate nel congresso a Berlino nel quale si decise di mettere in pratica la soluzione finale.
Pervaso dal riconoscimento che la purezza del sangue tedesco è la premessa per la conservazione del popolo tedesco ed animato dal proposito irriducibile di assicurare il futuro della nazione tedesca, il Reichstag ha approvato all'unanimità la seguente legge che qui viene promulgata.
[ par. 1]
1) Sono proibiti i matrimoni tra ebrei e cittadini dello stato di sangue tedesco o affine. I matrimoni già celebrati sono nulli anche se celebrati all'estero per sfuggire a questa legge.
2) L'azione legale per l'annullamento può essere avanzata soltanto dal Procuratore di stato.
[par. 2]
Sono proibiti rapporti extramatrimoniali tra ebrei e cittadini dello stato di sangue tedesco o affine.
[par. 3]
Gli ebrei non potranno assumere al loro servizio come domestiche cittadine di sangue tedesco o affine sotto i 45 anni.
[par. 4]
1) Agli ebrei è proibito innalzare la bandiera del Reich e quella nazionale ed esporre i colori del Reich.
2) E' permesso loro invece esporre i colori ebraici. L'esercizio di questa facoltà è protetto dallo stato.
[par. 5]
1) Chi contravviene ai divieto di cui al par. 1 viene punito con il carcere duro.
2) Chi contravviene alle norme di cui al par. 2 viene punito con l'arresto o con il carcere duro.
3) Chi contravviene alle norme di cui ai par. 3 o 4, viene punito con la prigione sino ad un anno e con una multa o pene di questo genere.
[par. 6]
Il ministro degli interni del Reich, in accordo con il sostituto del Fuhrer ed il ministro per la giustizia del Reich, emana le norme giuridiche e amministrative necessarie per l'attuazione e l'integrazione della legge.
[par. 7]
Questa legge entra in vigore il giorno della sua promulgazione; il par 3 invece a partire dal 1' gennaio 1936.
Ad una conferenza di ministri tenuta il 20 agosto vennero discussi gli effetti economici sulla nazione causati delle violente azioni delle squadre d'azione naziste nei confronti delle attività ebraiche. Adolf Wagner, rappresentante del partito alla conferenza, sostenne che tali eccessi sarebbero terminati una volta che il governo avesse varato una chiara politica nei confronti degli ebrei.
Nel corso della conferenza, Hjalmar Schacht, Ministro dell'Economia, obiettò che arbitrari comportamenti del partito avrebbero impedito il suo lavoro di ricostruzione economica della Germania. Gli ebrei possedevano attitudini imprenditoriali che potevano essere utilmente sfruttate per migliorare la condizione economica della Germania. Schacht non prese posizioni di condanna morale e, semplicemente, propose di lasciar trascorrere la legislatura perché si chiarisse la situazione.
Il 15 settembre , durante l'annuale congresso del partito a Norimberga, vennero annunciate due nuove leggi che per questo presero il nome di leggi di Norimberga. Entrambe le leggi appaiono, sul piano della tecnica legislativa, piuttosto improvvisate: gli esperti di 'questioni ebraiche' del Ministero dell'Interno vennero frettolosamente rispediti a Norimberga in aereo.
Uno dei maggiori estensori delle leggi di Norimberga fu Hans Globke che perfino dopo la guerra, sfuggendo ai processi di denazificazione (in quanto non iscritto al partito nazista), operò in qualità di Direttore della Cancelleria della Repubblica Federale di Germania tra il ed il divenendo uno dei più stretti collaboratori del cancelliere Konrad Adenauer.
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