La
seconda rivoluzione industriale
Parola chiave: Liberismo/Protezionismo
Negli ultimi trent'anni del secolo XIX: si può parlare di una seconda
rivoluzione industriale. La nuova fase dell'economia ebbe inizio con una
improvvisa crisi di sovrapproduzione che, scoppiata nel 1873, continuò a far
sentire i suoi effetti nei due decenni successivi, caratterizzati da una
prolungata caduta dei prezzi: rallentamento dei ritmi di crescita globale.
La crisi della libera concorrenza: l'esigenza di aumentare continuamente gli
investimenti spinsero gli imprenditori a cercare nuove soluzioni al di fuori
dei canoni liberisti. Nacquero così le grandi consociazioni (holdings) i
consorzi (cartelli o pools), le vere e proprie concentrazioni (orizzontali o
verticali) che assunsero dimensioni imponenti, soprattutto negli Stati Uniti e
in Germania, fino a determinare in qualche caso un regime di monopolio.
Un ruolo decisivo in questo processo fu svolto dalle banche (capitalismo
finanziario).
Vi fu il ritorno ad un protezionismo diffuso (inasprimento delle tariffe
doganali). Solo la Gran Bretagna, patria del liberoscambismo, restò estranea
alla tendenza generale: vide però ridotti i suoi spazi commerciali e perse il
primato industriale. Reagì risaldando e ampliando il suo già vasto impero
d'oltremare e intensificando gli scambi con le colonie.
A partire dagli anni '79-80, i prezzi dei prodotti agricoli calarono
bruscamente. Il che, se avvantaggiò i consumatori delle città, provocò il
declino o la rovina di molte aziende agricole piccole e grandi. Conseguenze un
aumento delle tensioni sociali nonché l'intensificazione di movimenti migratori
verso le aree industriali e verso i paesi d'oltre oceano, soprattutto verso l'America
del nord.
Scienza e tecnologia: Negli anni fra il 1870 e il 1900 fecero la loro prima
apparizione: la lampadina e l'ascensore elettrico, il motore a scoppio e i
pneumatici, il telefono e il grammofono, la macchina da scriver e la
bicicletta, il tram elettrico e l'automobile.
Alla base di questa nuova rivoluzione c'erano i progressi realizzati dalle
scienze fisiche e chimiche lungo tutto il corso dell'80, e soprattutto negli
anni '50 e '60 gli anni del trionfo della scienza e della cultura positiva.
Le scoperte di Hertz sulle onde elettromagnetiche (1885), da cui ebbero origine
negli ultimi anni dell'800, i primi esperimenti di telegrafia senza fili di
Guglielmo Marconi, e quelle di Rontegen sui raggi X (1895). Nomi come Edison,
Siemens, Bell, Dunlop, Bayer. => si venne a creare un legame sempre più
stretto fra scienza e tecnologia e tecnologia e mondo della produzione.
Si sviluppano industrie giovani come la chimica, o la produzione dell'acciaio.
Nuove frontiere della medicina. La trasformazione scientifica della medicina si
fondò su quattro cardini fondamentali: la diffusione delle pratiche igieniste;
lo sviluppo della microscopia; i progressi della chimica, in particolare della
farmacologia; la nuova ingegneria sanitaria che rese possibile l'osservazione
sistematica del malato
Il boom demografico: i progressi della medicina e dell'igiene migliorarono la
'qualità' della vita e ne aumentarono considerevolmente la durata
media. In controtendenza al vistoso aumento della popolazione in Europa e in
Nordamerica si riscontrò anche un calo delle nascite, per effetto del controllo
della fecondità e della diffusione dei metodi contraccettivi.