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La seconda guerra di indipendenza




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La seconda guerra di indipendenza


Nel 18509 Vittorio Emanuele II dichiarò guerra all'Austria, avendo anke l'aiuto delle truppe francesi(accordo stipulato nel 1855 a Parigi con gli accordi di Plombiéres).

In un primo momento le truppe franco-piemontesi sconfiggono quello asburgiche, mentre insorgono i ducati padani e di Toscana che kiedono l'annessione al Piemonte, a questo punto la Prussia minaccia di entrare in guerra al fianco dell'Austria e cosi la Francia è costretta a ritirarsi e a firmare una pace separata con l'Austria. Cosi il Piemonte può annettere al suo territorio solo il regno Lombardo e non i territori dell'Italia centrale; per protesta Cavour si dimette e i patrioti soccorrono i territori dell'Emilia e della Toscana, e cosi fino a quando Cavour e il sovrano francese non scendono a patti e cioè che in cambio di Nizza e della Savoia il Piemonte può annettere al suo territorio i ducati di Parma, Piacenza e di Toscana e delle legislazioni pontificie ed in seguito questo territori sono chiamati a votare x formare dei regni singoli o x l'annessione, e questo ultima naturalmente fu la loro scelta.

Pian piano il regno sabaudo sembra avvicinarsi sempre più alla formazione di uno stato nazionale, ed intanto ci sono ancora in atto movimenti mazziniani x la creazione di un unica nazione, cosi xkè quello di uno stato nazionale è l'obiettivo di Vittorio Emanuele II, poi c'è l'obiettivo degli inglesi di ampliare il proprio dominio nel mediterraneo del sud, nel regno delle 2 Sicilie vi sono sommosse antiborboniche. Il sovrano sabaudo decise di affidare a Garibaldi di organizzare una spedizione nel regno delle 2 Sicilie x poi risalire la penisola e unificarla tutta.

Cosi contro il volere di Cavour Garibaldi parte x la sua spedizioni con 1000 uomini male armati, e arriva in Sicilia proclamandosi dittatore dell'isola in nome del sovrano sabaudo, e nonostante il numero delle truppe borboniche superiore di quello di Garibaldi, quest'ultime riuscirono entro agosto a prendere possesso della Sicilia e incominciare la marcia verso la Calabria e dirigendosi verso Napoli.

A Napoli vi era il sovrano Francesco II di Borbone che x difendere il proprio regno decise di concedere una costituzione e dichiararsi alleato del regno di Piemonte ma era troppo tardi e cosi le truppe di Garibaldi sbaragliarono quello borboniche .

Cosi il sovrano napoletano è costretto a rifugiarsi a Gaeta, e il regno di Piemonte comincia un po a preokkuparsi x le grandi vittorie di Garibaldi, in quanto molti suoi uomini sono di fede repubblicana o democratica  e quindi non vorrebbero l'annessione di tutti i territori al Piemonte ma ben si una repubblica, anche se cmq Garibaldi ha giurato fedeltà al sovrano sabaudo di consegnargli il potere dei territori liberati.

Ma nonostante ciò Cavour decide di programmare un'altra spedizione in Umbria e nelle Marche x anticipare Garibaldi, ma naturalmente sempre con il consenso francese e non tokkando il Lazio e Roma.

E cosi l'esercito piemontese riesce a varcare i confini e ad addentrarsi nei 2 territori sino ad arrivare ai confini con Napoli.

Pian piano la situazione si fa sempre più calda da un alto Garibaldi si trova il sovrano sabaudo, dall'altra i democratici, anke se pero la borghesia agraria del sud ha più fiducia nel sovrano sabaudo, xkè i democratici non hanno un vero e proprio potere e si devono anke trovare ad assediare le rivolte dei contadini meridionali, quindi il sovrano di Piemonte viene visto come l'unico garante della stabilità sociale del meridione.

Cosi in seguito Cavour continua la sua discesa verso il sud mentre Garibaldi continua ad avanzare, e cosi in questo periodo si sanciscono i plebisciti x l'annessione delle province liberate le quali devono decidere se diventare parte del regno di Piemonte, naturalmente tutte acconsentirono e si ebbe il famoso incontro a Teano di Garibaldi e Vittorio Emanuele II, ke in seguito nel 1861 tramite le elezioni del parlamento viene eletto re d'Italia con capitale Torino!




I governi della destra storica, i problemi dello stato italiano e il compimento dell'unificazione


La prima volta che viene sventolata la bandiera del tricolore con lo stemma dei savia è dall'Emilia Romagna e segna l'incontro tra la dinastia sabauda e la nazione democratica che sembra non avanzare nessuna richiesta del tipo: la convocazione di un 'assemblea costituente, potere a enti locali, riforme agrarie ecc diversa è il modo di pensare delle DESTRA STORICA maggioranza ispirata a Cavour e che governa il regno dal 1861 al 1876, formata dalla borghesia commerciale e imprenditoriale, da proprietari terrieri nobili e non. Invece la SINISTRA DEMOCRATICA è formata dalla borghesia professionale e dai patrioti mazziniani e dalla vecchia sinistra piemontese.

L'obiettivo della rivoluzione nazionale è quello di far trionfare i valori borghesi e cioè la libera iniziativa, il rispetto dei diritti dei singoli e la tutela dell'ordine, quindi bisogna costruire un governo in grado di assicurare la crescita economica del paese, una unità nazionale, e la capacità di difendersi da ogni attacco sia dai sovrani da poco spodestati ke dalle masse del popolo ignoranti, la tutela dell'ordine sociale e le libertà fondamentali.

Su questi 5 pilastri si regge uno stato in cui vi è l monarchia che incarna l'unità della nazione, lo statuto albertino che sancisce i diritti degli individui e della proprietà, e il potere regio e la religione cattolica; si ha l'elezione del parlamento a suffragio restrittivo, e lo svilupparsi dell'agricoltura e del commercio attraverso il liberismo economico. Un altro pilastro da aggiungere ai 5 di prima vi è anke la repressione armata, in quanto il sud Italia è caratterizzato da sommosse di contadini che kiedono la distribuzione delle terre pubbliche e insorgono contro le autorità locali. Pian piano in alcune zone del mezzogiorno cominciano a verificarsi saccheggi, e cosi intervengono le forze armate, ma molti riescono a scampare all'arresto e si organizzarono in truppe che cominciarono a diventare dei veri e proprio briganti, che all'inizio non erano contrastati dalle forze nazionali,e i briganti erano appoggiati anke dal clero e dalle vecchie truppe borboniche. Ma in seguito fu dichiarato lo stato d'assedio con cui venivano anke ritenuti colpevoli persone del popolo come conniventi dei briganti fino ad arrivare ad un massacro di 5000 briganti e alcune vittime della popolazione civile.

Un nuovo intervento militare si ebbe quando le forze moderate come Garibaldi e d altri uomini decisero di liberare i territori non ancora annessi all'Italia cioè Roma e Veneto, in un primo momento furono contrastati con un intervento pacifico delle truppe nazionali in Trentino, mentre in seguito si ebbe anche l'arresto di Garibaldi in Calabria, dove si stava organizzando una spedizione. In seguito con la firma della Convenzione di settembre, accordo tra italiani e francesi, questi ultimi si impegnavano a liberare il territorio ecclesiastico in 2 anni se non sarebbero stati oltrepassati i confini del Lazio, e cosi la capitale fu spostata a Firenze. E cosi questo suscitò come un aria di

tradimento e da più parti si riteneva che Roma un giorno sarebbe divenuta la capitale dell'Italia.

Dal punto di vista internazionale si ha una alleanza tra l'Italia e la Germania entrambe impegnate x l'unità, cosi nel 1866 si ebbe LA TERZA GUERRA DI INIDPENDENZA, e cosi grazie alle vittorie prussiane contro l'Austria l'Italia poté annettere x ora solo il Veneto e rinunciare al Trentino e alla Venezia Giulia.

La destra ora deve affrontare una non semplice situazione, e cioè far fronte alle spese dell'unificazione e alle spese militari e cosi introduce la legge che sospende la sostituzione dell'oro in moneta e cosi la lira si svaluta e quindi perde potere d'acquisto, inoltre vara una legge sul macinato e quindi aumenta il prezzo del pane aggravando la situazione dei contadini, poi vara una legge x l'incameramento dei beni ecclesiastici da parte del fisco e quindi si aspetta cosi grandi entrate.

Intanto Garibaldi approfitta del deludente affronto dell'Italia con l'Austria x poi entrare a Roma ma viene sconfitto dalla truppe francesi, e cosi il sovrano sabaudo ritenuto inefficiente x no aver fermato il tentativo democratico passa il potere a LUIGI FEDERICO MENABRE.

Di nuovo è grazie alla Prussia e ai suoi successi militari che l'Italia puo vantare un successo, in quanto la potenza straniera sconfigge i francesi e quindi gli italiani ne approfittano x entrare a Roma e cosi si ebbe nel 1870 la BRECCIA DI PORTA PIA e la città cadde.

In seguito venne varata la legge delle garanzie con cui si cerco di tutelare il papa e cioè di permettergli di svolgere la sua attività spirituale secondo i piani di Cavour, poi di disporre di un corpo di guardie, e di non essere disturbato nei luoghi in cui risiede.

Ma il papa Pio IX non favorevole al governo liberale con la scomunica expedit vieta ai cattolici di partecipare alla vita politica.

Intanto il Lazio come consueto tramite un plebiscito divine parte dell'Italia e Roma divine capitale, ma restano scontenti i liberali che vorrebbero che ci fosse un ravvicinamento tra il papa e la monarchia.


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