La rinascita
dell'Impero di Germania
Nel 911 morì
l'ultimo discendente del ramo orientale dei Carolingi, e i duchi tedeschi
elessero re per primo Corrado, duca di Franconia, e in seguito Enrico, duca di
Sassonia. Enrico combatté contro gli Ungari ma solo il figlio, Ottone I, suo
erede li sconfisse definitivamente a Lechfeld nel 955.
Ottone I dovette fronteggiare le rivolte dei
duchi, per sottrarsi al loro controllo egli, incoronato imperatore dal Papa
Giovanni XII, governò il suo regno servendosi di conti scelti fra vescovi e
abati. I vescovi-conti ricevevano sia il potere spirituale (anello e
pastorale), sia quello temporale (la spada). Così Ottone aveva tre risultati
importanti: 1° la chiesa tedesca era subordinata all'impero e coinvolta nella
sua difesa; 2° evitava la formazione di dinastie di conti (alla morte dei vescovi
i poteri tornavano all'imperatore); 3° utilizzava come collaboratori gli uomini
culturalmente più preparati de regno. In Italia Ottone riuscì a sottomettere i
feudatari del Nord, nell'intento di ridare prestigio al pontificato, ma anche
per esercitare un controllo sulla chiesa, Ottone emanò un atto, il privilegium
Othonis. Con questo trattato Ottone affermava di possedere il diritto di
confermare la carica del Papa e che quest'ultimo era obbligato ad incoronare
imperatori solo i membri di famiglie feudatarie germaniche. Il regno d'Ottone I
prese il nome "Sacro Romano Impero Germanico". Egli morì nel 973 d.c. non
prima, però, di aver messo le basi per un ulteriore espansione verso sud con il
matrimonio tra il figlio Ottone e la principessa Teofane.
Ottone II trovò notevoli difficoltà sia in
Germania che in Italia: nella sua patria i feudatari ostacolavano la sua
autorità, mentre a Roma gli aristocratici insorsero per il controllo delle
elezioni del pontefice. Tornato in Italia organizzò una spedizione contro i
Saraceni, ma fu sconfitto a Stilo in Calabria. Dopo Ottone II salì al potere
Ottone III (un bimbo di tre anni), educato dalla madre, che ebbe come
consigliere Geberto d'Aurillac, che nel 999 d.c. egli fece Papa con il nome di
Silvestro II. Ottone III mirava a diventare un nuovo Costantino che avrebbe
restaurato a Roma il potere cristiano. Ma questo sogno s'interruppe a causa
della ribellione dei romani, che costrinsero alla fuga l'imperatore.
In 70 anni gli Ottoni ricostruirono
l'impero, respinsero definitivamente gli Ungari e affermarono la supremazia
dell'impero sul papato senza riuscire a riformare la chiesa, che si trovò
ancora più corrotta dall'introduzione dei vescovi-conti.