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Il totalitarismo - Malattia del xx secolo O Virus latente nelle epoche e nell'uomo?




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Il totalitarismo


Malattia del xx secolo

O

Virus latente nelle epoche e nell'uomo?


Il TOTALITARISMO è una forma di governo di stampo autoritaro, sviluppatasi in Italia, Germania e nei paesi orientali di stampo comunista, tra cui si ricordano URSS e Cina.

Il termine è stato coniato per la prima volta nel 1923 dall'intellettuale italiano anti-fascista Giovanni Amendola; che lo utilizzò per accusare la forma di governo che stava creando il fascismo, egli accusò Mussolini di voler costruire un "regime totalitario".

Lo stesso termine venne ripreso da Sturzo nel 1926, quando il fascismo prese la svolta autoritaria della dittatura dichiarata. Successivamente anche gli intellettuali degli altri stati occidentali (in particolare in Inghilterra) utilizzarono questo termine.

Il termine totalitarismo è quindi utilizzato per designare tutte le dittature monopartitiche moderne di destra (fascista e naziste) e di sinistra (comuniste, bolsceviche).

Si tratta di una nuove tipologia di dominio che prevede di distruggere le capacità politiche dell'uomo, isolandolo dalla vita pubblica, esso estranea l'uomo dal mondo privandolo del proprio IO. Esso ha il fine di trasformare la natura umana dell'uomo in FASCI DI REAZIONE INTERCAMBIABILI.

Il totalitarismo si serve di due strumenti fondamentali: IDEOLOGIA E TERRORE.

Il terrore è lo strumento permanente del governo. Si fonda nel controllo centrale dell'esercito, della polizia e dei servizi di informazione: sull'isolamento dell'uomo comune e in alcuni casi sull'isolamento del capo stesso.

Il governo si basa su di un partito unico nel quale l'unico depositario dell'ideologia, solo lui può interpretarla e correggerla.

Questa forma di governo completamente nuove trova le sue origini nella società di massa che negli anni trenta aveva raggiunto il suo apice, molti storici però contrastano sul cercare dei casi precedenti poiché considerano il totalitarismo una cosa totalmente nuova, altri però ritengono che esso discenda da antichi dispotismi e tirannidi, poiché ci sono dei punti in comune: ad esempio nella Grecia del sistema spartano, la forma di controllo adottata da Sparta sugli Iloti potrebbe essere ricollegata ad una dittatura totalitaria basata su un terrore poliziesco permanente. Nella Roma di Diocleziano ci sono degli elementi riconducibili alla collettività stalinista, si tratta dell'irrigidimento sociale, in cui tutte le professioni erano organizzate in corporazioni e l'apparenza era obbligatoria. Infine nel dispotismo orientale si hanno dei caratteri totali poiché non è limitato da costituzioni.

Ci sono due modi per comprenderlo meglio: il metodo TEOREORETICO nel quale si esplicita il senso del totalitarismo ed il metodo STORICO, con il quale si studia lo svolgimento del regime totalitario nel mondo reale.

Il totalitarismo pretende un'adesione totale o meglio un'obbedienza assoluta da parte del popolo; esso consta di una gerarchia molto rigida che prevede un solo leader e un partito unico che penetra capillarmente il paese mediante organizzazioni regionali e provinciali.

Esso prevede di organizzare il popolo in particolare i giovani in gruppi sportivi, culturali, professionali.

Prevede anche un controllo costante del popolo tramite polizia segreta e gruppi armati paramilitari e attraverso l'uso della propaganda per mezzo di stampa, radio ed istruzione.

I regimi totalitari della storia possono essere classificati in due gruppi: di DESTRA e di SINISTRA, a destra ci sono i due regimi sostenuti dai ceti borghesi che volevano mantenere lo status quo dettato dal capitalismo, si tratta di Fascismo e Nazismo, e i regimi della penisola Iberica. A sinistra invece ci sono i regimi totalitari di stampo comunista basati sui movimenti dei lavoratori i quali volevano eliminare le distinzioni di classe sostituendole col collettivismo, si tratta dei regimi di Stalin, Mao e Tito.



LE MASSE, LA SOCIETA' CLASSISTA E LA PROPAGANDA

Le masse sono sempre state nella loro storia incoerenti e in un certo qual modo indifferenti

di  fronte all'atto violento in sé, ma erano morbosamente attratte dal male e dal delitto, per questo motivo quindi le masse furono uno strumento ideale per il regime: secondo quanto affermò Franz Borkenau in "The totalitarian enemy": "la malvagità ha nella nostra epoca una morbosa forza d'attrazione" il disprezzo perciò delle leggi morali è stato il fattore più potente da un punto di vista psicologico e politico del controllo sulle masse.

Le masse quindi erano un terreno fertile per il regime, un qualcosa che in un certo qual modo appoggiava la violenza e il fanatismo che si sgretolò però soltanto quando avvenne l'abbandono da parte del movimento cancellando così qualsiasi convinzione.

Esse rappresentavano la vera base del potere, i movimenti infatti miravano a riorganizzarle in modo da far leva sulla loro forza numerica. La Arendt definisce quindi le masse come: " gruppi che per entità numerica o per indifferenza verso gli affari pubblici o per entrambe le ragioni, non possono inserirsi in un'organizzazione basata sulla comunanza di interessi, in un partito politico, in un'amministrazione locale, in un'associazione professionale o in un sindacato. Forma la maggioranza della folta schiera di persone politicamente neutrali che non aderiscono mai ad un partito e fanno fatica a recarsi alle urne."

La società borghese fu la causa principale dell'apatia tra gli strati inferiori e i borghesi stessi, questo a causa del periodo di "falsa modestia" nel quale si accontentava del RUOLO DOMINANTE, da un punto di vista economico, senza aspirare ad una posizione politica, che rimase nelle mani dell'aristocrazia.

Con l'avvento dell'imperialismo però, la situazione si rovesciò, poiché anche la borghesia pretendeva un maggiore ruolo politico; per questo aveva cominciato a nutrire un'ostilità verso le istituzioni nazionali esistenti.

Questa concezione, questa corsa al successo individuale portava il borghese a considerare il cittadino e i suoi doveri uno spreco di tempo ed energia, quindi ad ignorarlo. Questo "individualismo borghese" però non piaceva affatto ai movimenti totalitari, i primi partiti di questi movimenti infatti si definivano antiborghesi

In questa lotta per il ruolo dirigente rimasero estraniate da ogni struttura sociale e da ogni rappresentanza politica.

Con il crollo del sistema classista cadde anche il sistema dei partiti, esso trasformò la maggioranza delle masse addormentate in una grande massa disorganizzata di invidi: "pieni di odio che non avevano nulla in comune tranne la vaga idea che le speranze degli esponenti politici in un ritorno dei bei tempi andati fossero campate in aria e che quindi i rappresentanti della comunità rispettati come i suoi membri più preparati e perspicaci fossero in verità dei folli, alleatisti con le potenze dominanti per portare, nella loro stupidità o bassezza fraudolenta, tutti gli altri alla rovina."

Questa situazione si presentò in particolare in Austria ed in Germania dopo la prima guerra mondiale, a causa di una crescente inflazione; disoccupazione e disfatta militare.

Il mondo è composto da classi e masse, una folla che elegge un rappresentante che entra in politica, appoggia il totalitarismo poiché non sa che cosa sia. L'uomo della massa è un egoista sfrenato che ha la consapevolezza di non essere nulla.

La propaganda è la prima tappa per la creazione del mondo fittizio, è un mezzo utilizzato al fine di conquistare le masse.

Nei regimi la propaganda è associata al terrore, entrambi vengono considerate le due facce della stessa medaglia: la prima viene utilizzata per l'indottrinamento, la violenza invece è usata per tradurre le dottrine ideologiche del regime e le menzogne che da esso derivano.

Esempi di propaganda e terrore possono essere osservati nella Russia di Stalin, il quale ad esempio aveva abolito i sussidi per i disoccupati appellandosi alla lettera al principio socialista: "chi non lavora non mangia". Inoltre egli riscrisse la storia della rivoluzione eliminando i vecchi documenti e libri insieme ai loro autori e testimoni.

Nella Germania nazista un esempio si trova nella propaganda antisemita dei territori dell'est dove venne eliminata l'INTLLIGENCJA polacca poiché per loro i polacchi non avevano intelligenza, oppure quando rapirono tutti i bambini con occhi azzurri e capelli biondi per "salvare il sangue".

La propaganda era rivolta alla sfera esterna della società, gli strati non totalitari del popolo, essa era parte integrante di una guerra psicologica e il terrore continuò a regnare sopra una popolazione completamente soggiogata, il terrore è la vera essenza del regime totalitario.

Il sistema del terrore andò avanti nel tempo compiendo minacce velate contro chi non ascoltava gli insegnamenti del regime.


L'ORGANIZZAZIONE NEL REGIME TOTALITARIO

L'organizzazione serve a far credere all'uomo che il mondo fittizio corrisponda ad un mondo reale.

GERMANIA

Il nazismo era strutturato come un'organizzazione a strati:

I FRONTISTI, i meno totalitari

MEMBRI DEL PARTITO

LE GERARCHIE PIÚ ALTE

IL FURHER

Ogni organizzazione veniva a sua volta duplicata, in questo modo l'intero apparato statale veniva riorganizzato con uomini di fiducia del nazismo.

In testa a tutte queste divisioni stava il capo, il quale si assumeva ogni responsabilità sulle azioni dei suoi uomini: così facendo egli difende il movimento dall'interno e dall'esterno.

Ogni fronte aveva la duplice funzione di: rendere accettabile il totalitarismo e far apparire al mondo superiore la sua appartenenza al mondo reale. Inoltre ogni fronte aveva anche il compito di non abbandonare mai gli appartenenti al partito.

Si tratta di una stratificazione a cipolla, sopra c'è il Furher e sotto di lui c'è il caos. La struttura del sistema sta nell'assenza del potere, nel costante spostamento di esso, ma al centro di tutto, l'unica componente invariabile è il Furher.

Nel momento in cui il potere passa nelle  mani della gerarchia, il regime passa il potere ai sottostrati; questo continuo passaggio di potere toglie valore ad ogni organizzazione statale tradizionale. A questo punto il potere non è più nelle mani dello stato, ma nelle mani del partito.

Lo stato è un organizzazione troppo in vista, quello che conta secondo l'ideologia è un altro tipo di organizzazione, una che non è così in vista che fa il volere del capo.

Il regime totalitario hitleriano e staliniano anche dopo l'avvento al potere dovevano far sì che il movimento non mutasse di struttura organizzativa e contenuto ideologico, per non trasformarlo in un partito razionalmente circoscritto, il capo totalitario doveva evitare due pericoli: il primo era evitare che il regime a causa del suo eccessivo nazionalismo limitasse il suo campo d'azione entro i confini del suo territorio, il secondo invece era evitare la fossilizzazione nella burocrazia dell'apparato statale, degenerando in una forma di governo assoluto.

Per sopravvivere i capi totalitari si appellarono al concetto di rivoluzione permanente di Trockij in due modi differenti: nella Germania nazista, ad esempio, vennero liquidate tutte quelle frazioni partitiche che non avevano osato parlare apertamente. Venne svolta una selezione che non ebbe tregua. Nella Russia staliniana invece il concetto di rivoluzione permanente venne preso alla lettera, con l'istituzione di purghe generali.

Il governante totalitario ha il duplice compito di preservare il mondo fittizio che ha creato, imponendolo come realtà tangibile della vita quotidiana ed impedire una stabilizzazione delle leggi e delle istituzioni, la quale porterebbe alla distruzione del movimento. Bisogna anche ricordare il loro scopo ultimo, cioè la speranza di una futura conquista del globo senza il quale: "essi non potrebbero resistere alla lunga." "anche il singolo individuo può essere dominato in maniera totale e assoluta soltanto se tutta la terra è soggetta al regime".


APPARATO STATALE

Una volta al potere, il regime avrebbe perso l'impeto rivoluzionario di carattere utopistico distruggendo il mondo fittizio delle sue organizzazioni.

La realtà era la minima parte determinata dall'inclinazione di una società di massa di individui atomizzati che cercavano rifugio nella finzione, gli errori diplomatici portarono alla perdita di contatto con essa.


LA QUESTIONE COSTITUZIONALE

I nazisti riversarono sul paese valanghe di leggi e decreti ignorando completamente e non abolendo la costituzione di Weimar, l'amministrazione pubblica rimase più o meno intatta, per questo molti sperarono in una moderazione del partito.

Con la promulgazione delle leggi di Norimberga però queste speranze si spensero, poiché grazie ad esse i nazisti poterono non curarsi più delle leggi e della legalità. La Germania cadde così i una situazione di illegalità permanente in cui le norme in vigore non erano rese più pubbliche: infatti secondo Hitler: "lo stato totale non deve conoscere alcuna differenza fra diritto e morale" poiché il diritto vigente era la morale e siccome il diritto vigente scaturiva dalla loro coscienza nonc'era più bisogno di emanare le leggi pubblicamente.

Nell'URRS la costituzione comparve nel 1936, fu accuratamente elaborata, essa aveva premesse liberali con lo sfondo della ghigliottina, con essa infatti ebbe inizio la grande purga grazie alla quale l'amministrazione venne liquidata e ogni traccia di vita normale e ripresa economica cancellata.


LA POLIZIA SEGRETA


La polizia segreta era il vero centro del potere, essa doveva preservare una parvenza di normalità e buon senso agli occhi del resto del mondo.

Deteneva un servizio di spionaggio ramificato nei vari paesi nemici, dovevano essere quinte colonne, cioè dirigere le sezioni del movimento, influenzare la politica interna dei rispettivi paesi, preparare il movimento per il capo totalitario, scovare gli avversari e perseguitare gli ex oppositori.

La polizia segreta distingue i NEMICI OGGETTIVI: nemici definiti ideologicamente, scelti dal capo totalitario perché non fanno comodo allo stato, la polizia non deve indagare sulle colpe dei nemici, la loro colpa è BIOLOGICA, sono definiti colpevoli di qualcosa e il poliziotto non si pone domande. Il nemico oggettivo è tale per ideologia, deve essere annientato nonostante egli non ha colpe giuridiche.

Al concetto di nemico oggettivo è associato il DELITT O POSSIBILE: un'anticipazione logica di sviluppi possibili, tutto è possibile, esula dalla competenza della polizia non può scoprirlo inventarlo o provocarlo, in questo, i servizi segreti dipendono interamente dall'autorità politica.

"il delitto possibile, al pari del nemico oggettivo, esula naturalmente dalla competenza della polizia, che non può scoprirlo inventarlo o provocarlo. Anche in tal caso i servizi segreti dipendono interamente dalle autorità politiche."


I CAMPI DI CONCENTRAMENTO


I Lager sono i laboratori della verifica della pretesa del regime di avere dominio assoluto sull'uomo.

Nei campi veniva eliminata la spontaneità, l'uomo diventava oggetto inanimato, una marionetta di carne, ogni persona era ridotta ad immutabile identità di reazione.

Il primo passo di questo procedimento è il terrore, esso serviva a sbaragliare l'avversario, le convinzioni del nemico erano eliminate e l'oppositore era reso impotente.

Superato questo primo stadio, il carnefice non teme più una possibile ribellione.

C'erano tre tipi di Lager:

I CAMPI DI LAVORO COATTO, dove c'era una relativa libertà, la detenzione durava per periodi limitati

CMPI DI CONCENTRAMENTO, dove il materiale umano era sfruttato senza pietà

CAMPO DI STERMINIO, dove gli internati erano sistematicamente eliminati non solo nelle camere a gas, ma anche a causa della fame, del caldo, del sovraffollamento e per mancanza di cure. L'omicidio era reso impersonale, non avveniva solo attraverso le camere, questo è il male radicale che non ha criteri storici politici o morali, l'orrore non può essere interamente concepito dall'immaginazione, esso è al di fuori della vita e della morte.

Quando il superstite ritorna al mondo dei vivi, esso gli impedisce di credere completamente alle sue esperienze passate: talvolta le vittime sono assalite da dubbi sulla veridicità, come se avessero scambiato un incubo per realtà: i nazisti hanno sempre saputo che se si è decisi al delitto conviene organizzarlo in grande, su scala enorme ed inverosimile. Ogni pena era resa inadeguata ed assurda.

I campi di concentramento non avevano uno scopo produttivo, esistevano per loro stessi, in essi vigeva un'atmosfera irreale, la divisione dei campi poteva essere così:

ADE forma mite di campo, togliere elementi di disturbo

PURGATORIO campi di lavoro staliniani

INFERNO campi nazisti, la vita era un continuo infliggere il massimo tormento

Le masse umane venivano trattate come se non esistessero più, la  loro sorte non interessava più a nessuno.

Dopo, la propaganda della verità non riuscì a convincere le persone normali, si trattava di una verità troppo mostruosa non creduta possibile. Ma questa propaganda poteva avere u riscontro negativo, poteva creare nelle menti delle persone delle fantasie infernali, esse potevano non vederlo come male.

Ai campi nazisti possono essere ricondotte le immagini medievali dell'inferno.

" questi crimini mostruosi avvengono in un mondo spettrale, peraltro materializzatosi, in un mondo privo di quella struttura di conseguenze e responsabilità senza la quale la realtà rimane per noi una massa di dati incomprensibili, di modo che alla fine né il torturatore né il torturato, e ancor meno l'estraneo, possono rendersi conto che quanto sta accadendo è qualcosa più che un gioco crudele o un sogno assurdo."


La produzione dei cadaveri avviene attraverso un periodo di disgregazione politica di milioni di individui senza patria, ci sono quattro momenti prima della morte:


DISTRUZIONE DELLA PERSONALITA GIURIDICA

Gli internati erano scelti senza un criterio preciso

Non sono più considerati cittadini dello stato

Non hanno più diritti, essi vengono eliminati dalla protezione delle leggi

Il campo di concentramento è fuori dal diritto, NON E LEGALE, FUORI DELLE NORME GIURIDICHE

L'uomo in questo momento è ancora uomo.

Lager era un luogo di pena calcolabile, i rinchiusi facevano parte del livello più basso della società; gli internati invidiavano il ladro o l'assassino i quali rappresentavano "l'aristocrazia" dei criminali che non erano mescolati con le vittime innocenti.


UCCISIONE DELLA PERSONALITA MORALE

Anche gli ebrei uccidevano altri ebrei, nel momento in cui non c'era più distinzione tra buoni e cattivi.

Il martirio veniva impedito, il dolore ed il ricordo vietati. La morte diventava anonima; l'individuo era spogliato del suo significato di vita, la morte era sottratta poiché egli non era realmente esistito, niente più gli appartiene ed egli non appartiene più a nessuno.

La morte è suggellata dal fatto che la vittima non è realmente esistita.


" A questo attacco contro la personalità morale avrebbe ancora potuto opporsi la coscienza dell'uomo, che gli diceva che era meglio morire da vittima piuttosto che vivere da burocrate dell'assassinio. Il terrore totalitario ottenne il suo più terribile trionfo quando riuscì a precludere alla personalità morale la via d'uscita individualistica e a rendere le decisioni della coscienza assolutamente problematiche e ambigue. Quando un uomo si trova di fronte all'alternativa di tradire gli amici condannandoli a essere uccisi o di abbandonare alla morte la moglie e i figli, per cui è in ogni senso responsabile, quando persino il suicidio significherebbe l'immediato assassinio della sua famiglia, come può egli decidere? L'alternativa non è più fra bene e male, ma fra assassinio e assassinio. Chi potrebbe risolvere il dilemma morale della madre greca a cui i nazisti concessero di scegliere quale dei suoi tre figli doveva essere ucciso?

Mediante la creazione di condizioni in cui la coscienza non è più sufficiente e far bene diventa assolutamente impossibile, la complicità deliberatamente organizzata d tutti nei delitti del regime è estesa alle vittime e così resa veramente totale. Le sconvolgevano nei loro delitti gli internati -criminali, politici ed ebrei- affidandogli la responsabilità di una notevole parte dell'amministrazione; li ponevano così di fronte all'insolubile dilemma di mandare alla morte i propri amici o di contribuire all'uccisione di altri uomini, per combinazione sconosciuti, costringendoli in ogni caso a comportarsi come assassini."


DISTRUZIONE FISICA DELL'INDIVIDUALITA

Corpi erano tutti uguali, non c'era elemento di distinzione

A rischio c'era la natura umana

IMPOSSIBILE è DIVENTATO POSSIBILE

ISOLAMENTO: perde capacità di operare insieme agli altri per obiettivo comune

Uomo è solo strumento di lavoro.

ESTRANEAZIONE: isolamento che riguarda la vita umana nel suo insieme, radicale, non si tratta solo di solitudine, ma di alienazione totale.

La vittima è completamente abbandonata da tutti, è disumanizzata, è in questo momento che diventa marionetta di carne.


I GENOCIDI E LA GUERRA


"questo è il vero trionfo del sistema: il trionfo delle SS esige che la vittima torturata si lasci condurre al capestro senza protestare. e non è per nulla. Non è gratuitamente, per puro sadismo, che le SS vogliono questa disfatta. Esse sanno che il sistema il quale riesce a distruggere la vittima prima che salga il patibolo. è incomparabilmente il migliore per tenere tutto u n popolo in schiavitù. nulla è più terribile di queste processioni di persone che vanno alla morte come manichini. Chi le vede si dice: per essere ridotte così, quale potenza deve nascondersi nelle mani dei padroni. E volta la testa, pieno d'amarezza, ma sconfitto"


la Arendt conclude l'opera con un messaggio di speranza: il campo di concentramento in quanto situazione organizzata racchiude in sé la contraddizione di mettere l'uno accanto all'altro individui disumanizzati, l'unico modo per combattere è riappropriare l'individuo di libertà e valori.

Alla politica viene lasciata la capacità di giudizio e spetta all'opinione pubblica di fare da guardia.

"il pericolo delle invenzioni totalitarie che oggi, con la popolazione e lo sradicamento in rapido aumento dovunque, intere masse di uomini sono di continuo rese superflue nel senso della terminologia utilitaristica"


"i campi di concentramento e le camere a gas, che rappresentano indubbiamente la soluzione più sbrigativa del problema del sovrapopolamento, della superfluità economica e dello sradicamento sociale, rimangano non solo di monito, ma anche di esempio. Le soluzioni totalitarie potrebbero sopravvivere alla caduta dei loro regimi sotto forma di tentazioni destinate a ripresentarsi ogni qual volta appare impossibile alleviare la miseria politica, sociale od economica in maniera degna dell'uomo."


" ma rimane altresì vero che ogni fine nella storia contiene necessariamente un nuovo inizio; questo inizio è la promessa, l'unico messaggio che la fine possa presentare. L'inizio, prima di diventare avvenimento storico, è la suprema capacità dell'uomo, politicamente si identifica con la libertà umana. INITIUM UT ESSET, CREATUS EST HOMO, - affinché ci fosse un inizio, è stato creato l'uomo, dice Agostino. Questo inizio è garantito da ogni nuova nascita; è in verità ogni uomo."



An Example of a real and pure totalitarian state is in the Distopian novel " Nineteen-eighty four" written by George Orwell, the author describes the real aspects of the Totalitarian state, he shows the reader how would it be living under totalitarism.

Orwell describes a super state called Oceania composed by the Americas, the UK, Oceania and some Pacifics isles: the plot is settled in the city of London situated in a zone of Oceania named Airstrip one.

The political form of this state is called "Ingsoc", english socialism, and it is ruled by a politcal organisation called "The party".

The party has a slogan:


WAR IS PEACE

FREEDOM IS SLAVERY

IGNORANCE IS STRENGTH


"War is peace" because it keeps domestic peace: people under a totalitarian state are kept under the control of the party.

the war fantomatic or real creates an enemy to fight, people concentrate only on the enemies outside the party and do not see that the real enemy is the party itself: they accept all the rules bad and goods without thinking about a rebellion.

This happens thanks to two weapons BRAINWASHING and THOUGTHCRIME and the THE DOUBLETHINK.

The doublethink is the power of holding two contradictory beliefs in one's mind simultaneously and accepting both of them", the person beliefs to have his own ideas but in truth in his mind he has the ideas of the party.

The doublethink is the weapon of the party to keep the population under his control, giving enemies to hate, heros to celebrate,and so on.

This weapon is striclty connected with the thougtcrime; this crime is only ficctitious because criminals are catched before having committed it. It consist for example in going against the ideals of the party: people are constantly monitored in order to avoid this danger of rebellion.

"Freedom is slavery", because people think that they are free but in reality they are enslaved by the party.

"Ignorance is strength" because ignorance is security, there's no risk of rebellion.

There have always been three kinds of people: the high; the middle and th low. The first group has the power, they are rich and powerful, they have the aim of  keeping their superiority: but they seem to be surely in power but there always comes a moment when they lose either their capacity to governe or their belifs in themeselves or both.

The middle overthrow the high, they help the low pretenting to them that they are fighting for liberty and justice, the middle, after they got the power, throw the low in their old position.

The low, when they have an aim is to achiev a society without differences where all are equal, but they are never successful in achieving their aims.

Thanks to the historical knowledge of the cyclical movement, history became intellegible and alterable, people learn only the fictitious history invented by the party to keep his powerful position.


THE PARTY

The members of the party are divided in three categories:

The inner party: it takes the policy decisions, runs the gouvernement, it is the real PARTY

Outer party: middle class, statal jobs, they are constantly monitored and surveilled

The proles: the lower class, they are kept sedatewith beer, smoke, dorgues, gambling..

These three categories do not mix much, they are not interested in each other, they ignored each other.

The party is diveded in four ministries:

The ministry of peace (minipax): is the ministry of war, it keeps the state in a constantly state of war

The ministry of plenty: it has the responsibility of  keeping the poor proletarian under starvation, it only feeds the rich and the party members

The ministry of truth (minitrue): is the ministry of falsity, in this ministry history is invented, news about war are invented or chyanged.

The ministry of love (miniluv): is the place where thougtcriminals are taken, they are tortured and brainwashed, some of them are RILASCIATI, and others are killed.


The conception of the power is clearly explained by Orwell, he says the truth saying that: "the party seeks the power entirely for its own sake we are different from all the oligarchies of the past, in that we know what we are doing. All the others, even those who resembledourselveses, were cowards and hypocrites. The German Nazis and the Russian Communists came very colse to us in their methods, but they never had the courage to recognize their own motives. They pretended, perhaps they even believed, that they seized power unwillingly and for a limited time, and that just round the corner bthere lay a paradise where human beingswould be free and equal. We are not like that. We know that no one ever seizes power with the intention of reliquishing safeguard a revolution; one makes the revolution in order to establish the dictatorship. The object of persecution is persecution. The object of torture is torture. THE OBJECT OF POWER IS POWER."scrivere di puù



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