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Il Pensiero di KARL MARX
Nacque in Germania nel 1818.
Nel 1848 a Brouxelles elaborò insieme con Engels "Il manifesto del partito comunista" che enunciava il programma del movimento operaio socialista.
Partecipò ai moti del '48 in Francia ma fu pio costretto ad emigrare a Londra dove morì nel 1888.
Il suo capolavoro è "Il Capitale".
La filosofia di MARX è uno storicismo materialistico e dialettico:
STORICISMO:Perché il suo pensierosa per oggetto la vita umana nella sua storia.
MATERIALISTICO:Perché il fattore determinante della storia è l'attività economica.
DIALETTICO:Perché il processo storico si sviluppa nei tre momenti di tesi,antitesi e sintesi.
Quindi il fattore determinante della storia è costituito da forze produttive,le quali determinano i rapporti sociali.
Finche tali forze produttive sono in armonia con la forze sociali la formazione sociale perdura.
Quando invece tali forze produttive nel loro sviluppo entrano in conflitto con le forze sociali, subentra L'EPOCA DI RIVOLUZIONE, attraverso la quale le forze sociali si adeguano allo sviluppo attuale delle forze produttive.
L'uomo però non è solo produttività:egli è anche capace di moralità,religiosità,arte,diritto,scienze e politica.
Queste attività sono per MARX il riflesso di una struttura economica,sono cioè delle sovrastrutture che hanno un valore autonomo,sono ideologie attraverso le quali l'uomo acquista coscienza di quello che è o di quello che vorrebbe essere in un determinato momento storico.
Questa concezione sembra ridurre l'uomo ad un gioco di forze economiche,questo lo percepì ENGELS che cercò di attenuare la portata materialistica delle affermazioni marxiste,dichiarando che il fattore economico e senz'altro determinante nella storia ma che vi sono altri fattori che hanno influenzato sui fatti storici:la struttura economica quindi agisce sulla formazione della sovrastruttura,però a loro volta le sovrastrutture reagiscono sulla struttura economica trasformandosi da fattore determinato in fattore determinante.
Il corso della storia è distinto da MARX in quattro epoche:
EPOCA PATRIARCALE
EPOCA DELLA SCHIAVITU'
EPOCA FEUDALE
EPOCA CAPITALISTICA (cioè quella attuale,la cui crisi determinerà l'instaurazione di una nuova epoca socialista)
Nel passaggio tra un'epoca ed un'altra MARX vede realizzarsi due processi,da un lato la produzione crescente di beni materiali,dall'altro lato invece la restrizione crescente dei possessori di mezzi di produzione.
Questi ultimi detengono il potere economico e politico e costituiscono le classi privilegiate.
I lavoratori invece costituiscono la classe predatoria che non ha altro mezzo di sussistenza che il proprio lavoro.
Nell'epoca feudale la forma di ricchezza erano i possedimenti terrieri,in quella capitalistica la forma di proprietà e dunque di ricchezza prevalente è il capitale che corrisponde per i lavoratori al salario.
MARX analizza il processo di formazione del capitale per dimostrare che esso non è altro che il risultato di un illecito accaparramento a danno dei lavoratori.
MARX parte da un concetto di un'economista inglese di nome DAVID RICCARDO che sosteneva che il valore di un bene è determinato dalle somma aritmetica delle ore di lavoro che sono state impiegate per produrlo.
Perciò il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionale al valore del bene prodotto.
Invece,siccome che nella società capitalistica,la manodopera è sovrabbondante,per la legge della domanda e dell'offerta,l'imprenditore la acquista ad un prezzo inferiore.
La differenza tra il lavoro prodotto e quello realmente pagato costituisce il PROFITTO del capitalista.
Le quote del profitto danno luogo alla FORMAZIONE DEL CAPITALE che quindi costituisce l'accumulazione da parte del capitalista di LAVORO ALTRUI.
Marx spiega poi che lo sviluppo della società capitalistica porterà alla concentrazione del capitale
In un numero sempre più esiguo di persone e da un altro lato a uno sviluppo crescente nei proletari di una COSCIENZA DI CLASSE.
La sempre più vasta organizzazione dei proletari comincerà un urto fra le due classi e con la conseguente espropriazione dei capitalisti e l'instaurazione di un nuovo stato,unico datore di lavoro ed imprenditore.
Con l'abolizione della proprietà privata automaticamente cesserà l'attuale distinzione della società in classi e si realizzerà realmente la LIBERTA' DELL'UOMO.
Per raggiungere questo ideale occorre una organizzazione e una unione dei lavoratori contro le forze imprenditoriali borghesi al di là di ogni distinzione di nazione tra nazione e nazione,occorre cioè che i lavoratori di tutto il mondo si uniscano contro gli sfruttatori di tutto il mondo (è questo l'internazionalismo Marxista che porterà alla nascita della PRIMA INTERNAZIONALE).
Per concludere è un calore morale quello che si sprigiona dall'analisi di MARX sull'avvilimento dell'uomo operaio nella società capitalistica ed è proprio questo calore etico che spiega come l'insegnamento di MARX sia diventato il vangelo sociale di tanta parte del proletariato della nostra epoca.
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