Il mondo
diviso
Parola chiave: Nucleare
Le superpotenze: Usa e Urss, ciascuna portatrice di una propria cultura, di un
proprio messaggio globale, radicalmente contrapposto a quello dell'altra, sul
modo di assicurare il benessere e il progresso dei popoli. Un nuovo sistema
essenzialmente bipolare. Sul piano psicologico e morale, il secondo conflitto
mondiale conferì certamente una nuova dimensione all'orrore per la guerra, che
entrò durevolmente da allora nella coscienza collettiva, gettando una nuova
luce sulla natura stessa della guerra nella nostra epoca.
1945-46: processo di Norimberga
Luglio 1944: con gli accordi di Bretton Woods fu creato il «Fondo monetario
internazionale» e la «Banca mondiale».
Aprile-giugno 1945: nascita dell' Onu, creata nella conferenza di San Francisco
al posto della vecchia e screditata Società delle nazioni. Statuto dell'Onu:
ispirato ai principi della Carta atlantica.
La fine della «grande alleanza»
Roosvelt: possibilità di mantenere aperto il dialogo con l'Urss. Questo «grande
disegno» di cooperazione morì con lui
1945: Harry Truman alla presidenza degli Stati Uniti
1946: Churchill denunciava il comportamento dei sovietici in Europa orientale
1946: conferenza di Parigi: accordo tra i vincitori relativamente ai trattati
con l'Italia, la Bulgaria, la Romania, l'Ungeria e la Finlandia.
La «guerra fredda» e la divisione dell'Europa
1947: gli americani lanciarono un vasto programma di aiuti economici all'Europa
(Erp), Piano Marshall.
La risposta di Stalin fu il Cominform.
Germania divisa dalla fine della guerra in quattro zone di occupazione.
Berlino, a sua volta divisa in quattro zone.
1949: fu proclamata la Repubblica federale tedesca
1949: fu firmato a Washington il Patto atlantico, che prevedeva un dispositivo
militare integrato: la Nato.
L'Urss rispose con il Patto di Varsavia.
L'Unione Sovietica e le «democrazie popolari»: una formula che mascherava
l'imposizione a quei paesi di un sistema politico e sociale nella sostanza
simile a quello vigente in Urss e la loro riduzione al ruolo di satelliti della
potenza egemone.
L'unico fra i regimi dell'Est europeo che cercò, con successo, di sottrarsi
all'egemonia sovietica fu quello jugoslavo di Tito: riproponendo la formula
della Federazione fra serbi, croati e sloveni, riuscì per molto tempo a
bloccare i conflitti etnici che avevano a lungo insanguinato il paese.
Anni della ricostruzione
La presidenza Truman: «Fair Deal»
A partire dal '49, in coincidenza con l'esplosione dell'atomica sovietica, si
scatenò negli Stati Uniti una campagna anticomunista «maccartismo», fino al
1955
1945: il governo laburista in Gran Bretagna (Welfare State)
In Francia: governo provvisorio De Gaulle fra il '44 e il '45. L'instabilità
sarebbe stata il male cronico della Quarta Repubblica, così come lo era stata
della Terza.
Paradossalmente, fu proprio la Germania a riprendersi più rapidamente dai
traumi della guerra
Gli Stati Uniti intendevano fare della Repubblica una vetrina del benessere
«capitalistico», contrapposto al modello «spartano» dei paesi dell'Est.
Giappone: il paese si vide imporre, nel '46 una nuova costituzione redatta da
funzionari americani, che trasformava l'autocrazia imperiale in una monarchia
costituzionale
Con la guerra di Corea, il Giappone divenne base logistica e fornitore
dell'esercito americano.
Così come la Germania, il Giappone trovava nell'alleanza con l'ex nemico,
trasformatosi in tutore politico, la base per uno spettacoloso rilancio che gli
avrebbe consentito di ottenere con mezzi pacifici gli obiettivi egemonici prima
perseguiti attraverso la guerra.
La rivoluzione comunista in Cina e la guerra di Corea
1949: fu proclamata a Pechino la nascita della Repubblica popolare cinese,
subito riconosciuta dall'Urss e dalla Gran Bretagna, ma non dagli Stati Uniti,
La Cina di Mao stipulò con l'Unione Sovietica un trattato di amicizia e di
mutua assistenza. Il «campo socialista» allargava così i suoi confini al più
vasto e popoloso Stato dell'Asia. La sfida al mondo capitalistico diventava più
ampia e più temibile.
1950: le forze nordcoreane, armate dai sovietici, invasero il Sud.
Conseguenze: vasto riarmo americano, accresciuta sensibilità degli Stati Uniti
alla minaccia comunista, rafforzamento dei legami militari fra gli Usa e gli
alleati asiatici ed europei.
Con la fine della presidenza Truman (novembre '52) e con la morte di Stalin
(marzo '53), la guerra fredda perse i suoi maggiori protagonisti e il confronto
fra blocco occidentale e blocco sovietico cominciò ad assumere nuove forme.
Nuovo atteggiamento di accettazione reciproca, coesistenza pacifica
1953: l'esplosione della bomba all'idrogeno (o bomba H) sovietica, a un anno
dal primo analogo esperimento americano, mostrava che in questo campo il
divario tecnologico fra le due superpotenze andava scomparendo.
1956: crisi di Suez
1956: Nikita Kruscev: rilanciò l'agricoltura e dedicò maggiore attenzione alle
condizioni economiche dei cittadini; rapporto Kruscev non metteva in
discussione la validità del modello sovietico e della dottrina leniniana =>
gli errori e le deviazioni erano attribuiti alle scelte di Stalin.
=> protesta in Polonia; insurrezione ungherese => conferma del controllo
sovietico sui paesi satelliti
Il «miracolo tedesco»: governi di guida cristiano-democratica (al governo fino
al '63 con Adenauer), notevole stabilità politica.
Le nazioni europee, per il fatto stesso di aver perduto la posizione centrale a
suo tempo occupata nel mondo, vedevano crescere gli elementi di affinità
reciproca.
1951: creazione della Ceca (Francia, Germania federale, Italia, Belgio e
Lussemburgo).
Marzo 1957: firma del trattato di Roma fra Francia, Italia, Germania federale,
Belgio, Olanda e Lussemburgo, che istituiva la Cee. Scopo primario era la
creazione di un Mercato comune (Mec)
1958: De Gaulle viene chiamato a formare un nuovo governo di coalizione.
Processo di revisione costituzionale, come richiesto dal generale. In Francia
nasceva la Quinta Repubblica.