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Il liberismo
Dottrina economica fondata sulla libera iniziativa e sul libero commercio, e,
ai suoi esordi, sulla visione di una naturale tendenza armonica del mercato.
Con la formula del laissez faire,
laissez passer, intendeva proporre l'abbattimento di qualsiasi vincolo alla
piena libertà economica, relegando lo stato a puro garante.
Si dicono liberisti coloro che sono a favore dell'applicazione del principio del laissez-faire e tendenzialmente contrari all'intervento dello stato nell'economia. Nella storia della teoria economica il liberismo nasce alla fine del XVIII secolo in Inghilterra, poi in Francia, con gli economisti classici.
I principi liberisti che vennero formulati affermavano che un'economia di mercato è in grado di essere pienamente efficiente quando l'intervento dello stato è limitato a casi eccezionali.
Le principali politiche economiche liberiste sono le seguenti:
1) liberalizzazione degli scambi di beni, di servizi e di capitali fra i diversi paesi;
2) contenimento dell'imposizione fiscale e della spesa pubblica;
3) diminuzione delle leggi che regolano l'attività economica (deregolamentazione o deregulation) e semplificazione delle procedure amministrative.
I paesi tradizionalmente più favorevoli all'adozione di queste politiche economiche sono quelli anglosassoni (Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada), mentre nei paesi del continente europeo, tradizionalmente più inclini all'intervento dello stato in economia, si vanno affermando solo negli ultimi anni, tra molte resistenze.
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