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Il Cristianesimo come fenomeno storico, Come studiarlo?
Per analizzare un qualunque fenomeno storico si prende il periodo in cui questo nasce, si sviluppa e, in qualche caso, muore.
Per quanto riguarda il Cristianesimo, dopo aver localizzato il luogo e il periodo in cui esso "vive", dovremmo pensare e provare a dare una definizione che sia il più possibile concreta e corretta, secondo i canoni già studiati (pertinenza, defiens e definiendum). In questo caso si può dare una definizione sociale (un insieme di persone che seguono la stessa religione) ed una teologica (religione che si basa sulla trinità di un Dio che si è fatto carne e spirito per la salvezza dell'essere umano).
Per quanto riguarda
la localizzazione storico-geografica si può vedere come la religione si sia
estesa da una piccola zona della Terra, quale
Questo avvenne grazie a persone che s'impegnarono nella diffusione, in questo caso degli apostoli, e soprattutto San Paolo, cercando di portare in ogni luogo gli insegnamenti a loro trasmessi dal "capo" di questa religione e vale a dire Gesù Cristo.
Infatti, come in ogni fenomeno, c'è un leader che dà l'avvio ad un movimento. La figura di Gesù Cristo fu a lungo discussa; ora, un buon storico deve chiedersi se sia davvero esistita o no, Confrontando le fonti a disposizione.
Poi si procede vedendo come questa religione si sia sviluppata attraverso i secoli della storia, dal mondo Romano al Medioevo e così via, fino ai tempi moderni e contemporanei.
Il cristianesimo ad esempio si potrebbe dividere in 4 grandi periodi:
Diffondendosi nel mondo romano, quello allora conosciuto, coinvolse non solo le masse degli umili ma anche gli aristocratici, aiutata anche dall'uso del latino e del greco, (le lingue in cui furono tradotti per la prima volta i vangeli). La religione, inizialmente ben accolta, venne in seguito perseguitata quando i cristiani si rifiutarono di riconoscere la divinità dell'imperatore, pur proclamando la propria fedeltà alle leggi civili.
Un altro dei motivi per cui i cristiani subivano le persecuzioni era la loro predicazione, che rovesciava i valori della società di quel tempo. I poveri, gli umili, i sofferenti sarebbero stati i primi ad avere accesso alla salvezza nel Regno dei Cieli. Gesù chiedeva di amare i nemici e denunciava i sacerdoti ebraici che vivevano nel lusso e nella ricchezza, invece di proclamare la povertà. Le persecuzioni però non ottennero l'effetto desiderato. Pertanto all'inizio del IV secolo cambiarono radicalmente politica nei confronti dei Cristiani, e nel 313, con l'editto di Milano, Costantino proclamò la tolleranza della religione da parte nello stato. Infine nel 380 con l'Editto di Tessalonica il Cristianesimo diventa religione dell'Impero.
In
quel periodo si formò
Per questo, a capo della Chiesa, come successore di Pietro (l'apostolo designato da Gesù) c'è il Papa seguito da vescovi, arcivescovi, presbiteri, diaconi ecc. Ci sono poi ordini "speciali" come i monaci che si impegnarono nello scrivere, trascrivere le opere religiose in modo sia da perfezionare la cultura e la conoscenza del mondo Cristiano, sia per diffonderla. In questo senso ebbe quindi grande importanza culturalmente, dal momento che i monaci si impegnarono nella realizzazione degli ideali cristiani attraverso la conservazione e propagazione della cultura attraverso la trascrizione delle opere non solo cattoliche ma anche classiche ed orientali. Un esempio fu s. Benedetto da Norcia.
Ed
è proprio attraverso le opere conservatesi nei secoli grazie ai monaci che noi
abbiamo uno o più testi su cui studiare e basarci. Fu proprio durante questi
secoli che il Papa, e
Dunque c'era già allora un tratto particolare: la religione ha potere non solo spirituale ma anche temporale, che lo accompagnerà fino ai giorni nostri.
Nel
XVI secolo ci fu
Egli scrisse i suoi principi e nonostante i suoi scritti furono proibiti, vennero venduti pubblicamente, rivelandosi uno strumento di propaganda che aiutò la diffusione del luteranesimo.
Nell'età contemporanea il Cristianesimo è tornato ad avere importanza fondamentale ed è stata rivalutata, poiché non solo fa parte della vita politica di molti Paesi, ma offre per tutti un modello di vita corretto dal punto di vista giuridico e morale.
Per studiare ancora nel modo migliore il fenomeno si possono vedere gli sviluppi che questo ebbe in campo teologico- culturale- sociale.
Prima di tutto il
cristianesimo diversamente dalle altre religioni allora presenti era
monoteista, cioè credeva in un unico Dio, che si era fatto uomo e aveva inviato
sulla terra come suo messaggero Gesù Cristo, suo figlio. "Cristo" è la
traduzione greca della parola ebraica "messia". Gesù si diceva il Messia atteso
dagli Ebrei, inviato da Dio non per abolire ma per completare l'opera di Mosè e
dei profeti. Inoltre Gesù dopo la morte, riscatterà risorgendo, tutti gli
uomini, per donargli la vita eterna. I suoi insegnamenti vennero raccolti dai
seguaci nei libri del Nuovo Testamento e soprattutto nel 4 Vangeli, che insieme
poi ad altre parti forma
Si divide in antico e nuovo testamento. Il primo, ha origine dall'ebraismo e fu scritto lungo il corso dei secoli da più persone di cui però non abbiamo traccia, è formato da vari libri ( Pentateuco, Libri Storici, Libri Sapienziali, Libri Profetici) ed è quello più antico.
L'altro, più recente si compone anche lui di vari volumi ( Vangelo e Atti degli Apostoli,Lettere di S. Paolo, Lettere cattoliche e Apocalisse), tra questi il più importante è il Vangelo che fu scritto dai 4 evangelisti ( Matteo, Marco, Luca e Giovanni).
È proprio il Nuovo
Testamento che differenzia
Si possono poi, ricercare aspetti particolari per cui la religione potrebbe aver avuto un successo così elevato e un così grande seguito (la sua dottrina rispondeva alle domande a cui l'uomo non riusciva a dare risposta, rivelandogli il senso della vita e della morte e l'amore infinito che Dio provava per l'uomo); studiare i vari fenomeni di causa effetto, o anche, se ce ne sono, le " particolarità" come in queste caso le persecuzioni già in precedenza esplicate.
In sintesi bisognerebbe studiare il cristianesimo basandoci sui testi dell'epoca ( le fonti ) non solo cristiane come ad esempio S. Agostino ( è il culmine del pensiero cristiano, egli lo ha sintetizzato unendo e spiegando in funzione del cattolicesimo anche quello latino e greco), Boezio (filosofo che sostiene l'esistenza di un disegno provvidenziale che governa il mondo attraverso lo studio di Aristotele) , Cassiodoro; ma anche romane (ad esempio Plinio il giovane che si interrogava sulla vera colpa dei cristiani), o comunque esterne alla religione per avere un punto di vista oggettivo del fenomeno.
Analizzando i vari campi in cui ebbe potere e leggendo i testi di chi studia ed ha studiato prima di noi "il caso", si ha una visione complessiva, a 180 gradi di ciò che stiamo apprendendo, in modo da studiare in maniera completa il fenomeno.
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