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I FRANCHI E L'EUROPA CAROLINGIA SEC. VI-IX
DAI MEROVINGI AI CAROLINGI
Natale 800: papa Leone III incorona imperatore Carlo Magno; il suo regno andava dalla catalogna all'italia centrale e riuniva gran parte della cristianità occidentale. Il regno dei Franchi era scosso da forti conflitti interni. Partì tutto da Clodoveo che alla sua morte lascio il suo regno ai suoi figli (non segui tradizione primogenitura). Quasi subito si riescono ad impadronire delle Gallie e sono aiutati da forti reti di poteri locali per il reclutamento di uomini pronti a prestare servizio in caso di guerra. Vi fu un forte inurbamento dell'aristocrazia franca e la graduale integrazione con quella gallo romana. I vescovi trasmisero pratiche di potere e strutture amministrative.
Le lotte intestine continuarono fino a che la regina Brunilde continuatrice del regno di Austrasia e nuova Francia, fu sconfitta dal ramo merovingio che era orientato verso l'area mediterranea. Clotario II la uccise violentemente e divise il regno in tre regioni: Austrasia, Neustria e Burgundia. Nominò maggiordomo o maestro di palazzo Arnolfo e Pipino il Vecchio che lo avevano appoggiato contro la regina. I carolingi riuscirono a rendere ereditaria la carica di maggiordomo e svuotarono così di potere le prerogative dei sovrani merovingi. Carlo Martello (piccolo Marte) sconfisse a Poitiers gli islamici e questo episodio enfatizzato fu la sua fortuna per la legittimazione al potere dei Carolingi. Pipino il Breve depose l'ultimo sovrano Merovingio e si accordò subito con la chiesa romana che lo appoggiò. I merovingi erano di indole pagana.
DA PIPINO IL BREVE A CARLO MAGNO
I franchi alleati con la chiesa attaccano i Longo. e restituiscono al papa la Romagna. Alla morte di Pipino il regno fu lasciato ai due fratelli Carlo (magno) e Carlomanno, ma alla morte del secondo rimase tutto a Carlo Magno. Si rivolge quindi contro Sassoni (30 anni di guerra), Germania e Penisola Iberica. Al ritorno da quest'ultima venne ucciso il prefetto della marca della Bretagna, Rolando da cui la famosa Chanson de Roland e fu anche una delle poche sconfitte di Carlomagno. Conquistarono quindi l'italia longobarda ma non vi sostituirono la popolazione con Franchi, ma eventualmente solo le aristocrazie traditrici. Questa era la legittimazione che cercava e anche il papa diventando lui più importante delle altre sedi episcopali di antica tradizione Costantinopoli, Ravenna, Milano. Carlo Magno aiuta il papa quando fu aggredito da suoi concorrenti, e lo scorta fino a Roma, quindi nel Natale dell'800 Carlo viene incoronato imperatore. Così si rafforzava anche la chiesa romana e quella di Costantinopoli poteva solo inchinarsi.
UNA CORTE TANTE CORTI
Carlo pur non avendo una sede imperiale elesse come sua dimora Aquisgrana dove fece costruire grandi palazzi. Nel suo palazzo risiedevano personalità laiche ed ecclesiali e alla sua corte risiedevano anche persone di grande cultura che diedero impulso alla scrittura Carolina e che ebbero l'importante compito di rilancio della cultura per la Rinascita Carolingia (scuola palatina).
DOPO CARLO MAGNO
Gli succede il figlio Ludovico il Pio che subito allontana i personaggi di corte che avevano alloggiato da Carlo, ed in seguito pone come accordo tra impero e chiesa il giuramento di fedeltà del papa stesso all'imperatore. La situazione peggiorò con i suoi tre figli che si affrontarono in battaglia ma alla fine si stanziarono in tre territori Gallia (Francia), Francia Orientale, e Italia. Si giurarono fedeltà non più in latino ma nelle lingue che cominciavano a diffondersi rapidamente (Francese e Tedesco). L'impero era gia molto indebolito a livello di potere e diviso in tre regni autonomi che erano sempre più sottoposti a scorrerie di Saraceni e Normanni; nell'887 l'imperatore fu deposto e il regno dei Carolingi poteva ritenersi finito.
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