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1° Guerra Mondiale




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1° Guerra Mondiale


Il Contrasto Anglo-Tedesco avvenne perché la Germania acquistava sempre più potere nell'industria e nel commercio, e l'Inghilterra così rischiava di perder il suo primato.  Inoltre il programma tedesco della "Grande Flotta" faceva presupporre al rischio che la Germania già fortissima come potenza terrestre, lo diventasse come potenza marittima.


Il Contrasto Franco-Tedesco avvenne perché la Francia, già delusa dalla sconfitta della guerra del 1870/71 con la conseguente perdita dell'Alsazia-Lorena, vede le regioni filofrancesi, dell'Alsazia-Lorena, trattate malamente dalle autorità tedesche aumentando la volontà di rivincita. Ma la Germania oramai era diventata una potenza in tutti i campi.


Il Contrasto Austro-Russo avvenne perché vi era la concorrenza fra le due regioni nei Balcani e gli interessi Russi sui Dardanelli ed infine la forte aspirazione dei popoli balcanici di diventare indipendenti.

Le aspirazioni Italiane miravano a togliere all'Austria il Trentino e la Venezia Giulia per portare a termine il processo di unificazione nazionale.


Militarismo Tedesco e Austriaco. La Germania credeva inevitabile la guerra e riteneva che sarebbe stata necessaria affrontarla al più presto. Nel 1908, dopo il terremoto di Messina, il capo di stato tedesco esercita pressioni sul governo austriaco perché cogliesse l'occasione di aggredire l'Italia.


Pangermanesimo. Ideologia politica tedesca che crede che la Germania, essendo superiore culturalmente e tecnicamente, dovrebbe guidare una confederazione europea e assegnare a ciascun popolo i propri compiti, facendo diventare l'Europa una grande colonia tedesca.


Attentato di Sarajevo. 28 Giugno 1914, l'arciduca Francesco Ferdinando e sua moglie, in visita a Sarajevo furono uccisi da due nazionalisti servi appartenenti alla mano nera. Furono uccisi perché Francesco Ferdinando era un assertore del trialismo, cioè l'estensione agli Slavi compresi nell'impero austriaco del regime di parità.

La notizia in Serbia fu accolta con grande entusiasmo e così l'Austria manda un assurdo ultimatum per obbligare la Serbia a respingerlo.


Dichiarazione di Guerra. La Serbia non accettando alcune clausole viene dichiarata in guerra dall'Austria il 28 Luglio 1914 e il 30 luglio 1914 chiede la mobilitazione generale della Francia per gli accordi della Duplice Alleanza.

La Germania risponde dichiarando guerra alla Russia (31 Luglio 1914) e alla Francia (2 Agosto 1914).


Invasione del Belgio. La Germania tenta un piano che la porterà ad un clamoroso successo iniziale. Rimanendo in difesa sul confine franco-germanico, attaccarono di sorpresa al nord, violando la neutralità del Belgio.


Intervento Inglese. Dopo l'invasione del Belgio, la Germania perse punti nell'opinione pubblica europea ed america inducendo l'Inghilterra a rompere gli induci ed a intervenire a fianco della Francia il 4 Agosto 1914


Guerra di Posizione. Opposta alla guerra di movimento puntata dai tedeschi, questa guerra dà grande vantaggio agli Alleati perché abbero così il tempo di mobilitazione delle proprie risorse.

Il 5 Settembre 1914 la Triplice Alleanza si trasforma in Formale Alleanza in cui si impegnano a combattere fino alla fine rifiutando proposte di pace separate.


Neutralismo e Interventismo in Italia. L'ultimatum dell'Austria era così aggressivo che Antonio Calandra dichiara ufficialmente che l'Italia diventava neutrale (3 Agosto 1914). Ma in Italia ci sono due correnti di pensiero: gli interventisti e i neutralisti.


Interventismo Democratico. Idea Politica a favore dell'entrata in guerra dell'Italia considerando tutto ciò come lotte risorgimentali per l'indipendenza nazionale. Tra i massimi esponenti Cesare Battisti.


Interventismo Nazionalistico. Idea Politica a favore dell'entrata in guerra dell'Italia per svolgere un ruolo egemonico in Europa.


Intervento di Mussolini. Benito Mussolini, dopo essere stato licenziato dall' "Avanti!" ed inaugurato il "popolo d'Italia", ritiene che la guerra sia l'evento tragico dal quale si potrà derivare una rivoluzione. Intende usare metodi violenti e vi fu la totale avversisione del parlamento.


Intervento Anarco-Sindacalista. Guidati da Arturo Labriola, hanno tesi interventiste rivoluzionarie che però propongono nel medesimo tempo puntare sull'intervento e battersi per la sconfitta.


Neutralismo Socialista. Per i socialisti il neutralismo è una questione di principio. Non credono nella guerra e si battono contro di essa. Molti li accusavano d'essere estranei ed indifferenti alle vicende nazionali.


Neutralismo Cattolico. Dopo la morte di Pio X, gli succedette Benedetto XV che si batté con tutte le forze e la sua autorevolezza per portare a termine il conflitto.


Neutralismo del Giolitti. Giolitti, ormai lontano da impegni politici, crede che la guerra sia una prova durissima e rischiosa per l'Italia e crede che bisognasse patteggiare con l'Austria che avrebbe datto tutto quello che all'Italia interessava.


Patto di Londra. Dopo che Giorgio Sonnino nel Marzo 1915 tentò inutilmente trattative con l'Austria. Il 26 Aprile 1915 si concluse il patto segreto di Londra, che si impegna l'Italia ad intervenire entro un mese contro gli Imperi Centrali in cambio del Trentino e del Sud-Tirolo, dell'Istria e del Dodecaneso.


Dimostrazione di Piazza e Sconfitta del Neutralismo. Gli interventisti avevano vinto e vari furono le manifestazioni in piazza, ove vi partecipò anche D'Annunzio, in cui si voleva il linciaggio di Giolitti.

Così Calandra rassegnò le dimissioni e Giolitti abbandona la lotta e si ritira nella sua residenza di Cavour.


Maggio Radioso. Le dimostrazioni interventistiche dei parlamentari neutrali sfociarono nel Radioso Maggio del 1915, in cui si accusava il governo per aver tenuto nascosto il patto di Londra.


Intervento degli Stati Uniti. Nel marzo del 1917 i sommergibili tedeschi affondarono 5 mercantili americani. Così Wilson decide che venga dichiarata la guerra (6 Aprile 1917).

Caporetto. Battaglia in cui gli Austo-tedeschi riescono a sfondare le linee Italiane a Caporetto (24/27 Ottobre 1917) costringendo l'esercito ad una precipitosa ritirata.


Fine dello Zarismo. Nel marzo del 1917, ormai l'Impero russo era andato in un totale declino costringendo lo zar ad abbandonare la corona a lui e a tutti i suoi successori.


Rivoluzione Bolscevica. Formatosi in Russia un governo provvisorio si tentò di organizzare una offensiva ma tutto fallì così un'ondata di bolscevichi e questi, il 7 Novembre 1917, s'impadronirono del potere.


Pace di Brest-Litovsk. Coi bolscevichi al governo tentarono un armistizio con gli Imperi Centrali e ci riuscirono con la pace del 3 Marzo 1918, dove però dovettero pagare una cospicua indennità e far diventare molti paesi come paesi vassalli dei vincitori.


Conferenza di Parigi. Conferenza di pace tra tutti i 27 paesi avvenuta nel Gennaio del 1919 ma dove le grandi decisioni furono prese dai rappresentanti della quattro potenze del momento.


Diktat. Il trattato di Versailles (Giugno 1919) (Diktat in tedesco) era un trattato in cui la Germania doveva: Restituire l'Alsazia-Lorena alla Francia; 15 anni dello sfruttamento del bacino minerario del Saar; evacuazione del Belgio; concedere alla repubblica polacca le terre abitate dal popolazioni polacche; rinuncia ai domini coloniali.


Società delle Nazioni. Era uno statuto dell'Aprile 1919 in cui si vietava il ricorso a guerre e imponeva la risoluzione delle controversie in modo arbitrario. Non aderì l'America



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