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Colonialismo e Imperialismo
I paesi industrializzati e la "corsa alle colonie"
Le conquiste coloniali costituirono un mezzo efficace per superare la crisi da sovrapproduzione in quanto costituirono nuovi collocamenti ai prodotti e a garantire l'apporto di materie prime a basso costo.
Ad avviare il nuovo processo di colonizzazione fu l'Inghilterra che spinta dalle necessità dello sviluppo industriale e dalla crisi generale iniziò questo nuovo espansionismo che la portò alla fine del secolo a possedere circa ¼ delle terre emerse. Alcune colonie inglesi erano state completamente popolate da bianchi. Ma molto più spesso la minoranza inglese dominava la maggioranza indigena privandola di ogni diritto sociale e politico.
Per quanto riguarda
Germania e Italia furono le ultime a lanciarsi nella colonizzazione.
L'Italia conquistò faticosamente Eritrea e Somalia.
La spartizione dell'Africa tra le potenze europee
La superiorità degli europei permise di agire in Africa come se ci si trovasse in territori vuoti. La spartizione dell'Africa fu fatta in funzione degli equilibri militari e politici delle grandi potenze europee senza tenere conto degli insediamenti umani preesistenti e creando delle separazioni molto traumatiche. Tuttavia non si originarono forme organizzate di resistenza da parte delle popolazioni locali: infatti le strutture indigene non riuscirono a coalizzare forze sufficienti per difendere l'indipendenza del paese (questo non vuol dire che non scoppiarono rivolte soprattutto in Uganda e Rhodesia).
La difficile conquista dell'Asia
La conquista dell'Asia fu più complessa per due motivi: in primo luogo le società asiatiche erano più sviluppate e complesse di quelle africane e in secondo luogo si dovette affrontare la concorrenza di altre tre potenze: Russia, Giappone e Stati Uniti.
Fra Giappone e Russia scoppiò una guerra per il predominio su questo paese che vide il Giappone come potenza dominante. Contemporaneamente scoppiarono rivolte interne come quella dei boxers (nome dato alla società xenofoba coinvolta in questa rivolta). Dopo questa rivoluzione i paesi colonizzatori decisero di adottare la strategia delle "porte aperte" proposta dagli USA: si mantenne l'indipendenza della Cina ma si tenne aperto in quel territorio il libero scambio delle merci americane ed europee.
Due differenti modelli di colonialismo
In Africa gli inglesi istituirono colonie di popolamento (cioè colonie a maggioranza bianca che godevano di una certa autonomia) e colonie con prevalente popolazione africana che erano governate direttamente da Londra senza alcun tipo di indipendenza.
I francesi invece mantennero tutte le loro colonie dipendenti da Parigi
Inoltre c'era la colonia del Congo belga che venne gestita come una grande azienda di proprietà di Leopoldo II
La tipologia di colonialismo in Africa fu meno variegata e si uniformò al modello inglese del direct rule ("governo diretto).
L'ideologia della conquista
La politica di conquista aveva bisogno tuttavia di giustificazioni agli occhi dell'opinione pubblica. Così l'espansione coloniale venne propagandata come una missione civilizzatrice da parte della superiore civiltà europea nei confronti delle popolazioni "selvagge".
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