ANALISI DE
"PUBBLICO E SCOPI DEL GRUPPO ROMANTICO"
Pietro
Borsieri esordisce col descrivere in un'ottica negativa il quadro culturale e
politico dell'Italia nella seconda metà del '700 e facendoci quindi cogliere,
per opposizione, i caratteri del nuovo tipo di società auspicata dal gruppo del
"Conciliatore". In particolare sottolinea la condizione prettamente elitaria, chiusa
della cultura contemporanea, limitata a "chiostri e licei", e la vacuità delle
sue argomentazioni e proprio in ciò sta il fulcro della polemica anti-classicistica.
Infatti Borsieri critica l'attaccamento alla tradizione tipico del classicismo e
allo stesso tempo anche un'apertura indiscriminata verso le novità,
contrapponendo a ciò tematiche riguardanti i lettori stessi e che abbiano come
fine ultimo l'utile sociale. Proprio la sterilità e frivolezza degli argomenti
trattati aveva causato il disinteressamento del pubblico, che invece cercava
nella letteratura un'evasione dagli affanni e pene del presente. Quindi uno dei
tanti scopi della nuova rivista sarà di risvegliare l'interesse dei lettori
trattando materie che abbiano in comune l'utile e accostandole ad altre che oltre
a ciò siano anche dilettevoli, come le arti umanistiche. Infine un'ulteriore
distinzione tra romanticismo e letteratura precedente sta nell'uso della
fantasia, alla quale, mentre i neoclassici ne facevano largo uso per creare
situazioni lontane nello spazio e nel tempo ( "Le Grazie" di Foscolo), i
romantici sostituiscono un cauto realismo, che porterà al concetto di verosimiglianza
storica, alla base della poetica manzoniana.
-Righe
1-10 Il "Conciliatore" auspica ad una letteratura adeguata alle esigenze
del nuovo pubblico di composizione sociale
diversa rispetto al passato.
-Righe 25-30 Il poeta
romantico deve essere interessato alla realtà del proprio
tempo, evitare il culto
della tradizione e le novità straniere.
-Righe 40-61 Il giornale, per
soddisfare i bisogni concreti del presente, deve
mirare all'utile del maggior
numero possibile di persone, scegliendo materie
tecniche, economiche e
scientifiche dagli effetti pratici immediati.
-Righe 62-68 Alla
letteratura, quindi, sembra essere attribuito il ruolo accessorio
di rendere la lettura più
piacevole.
-Righe 75-88 Inoltre Borsieri
afferma che nella trattazione degli argomenti è
necessario attenersi ad un
cauto realismo, onde evitare le finzioni della fantasia
e la componente irrazionalistica propria del
romanticismo europeo.
Da tutti questi punti
risulta evidente sin dal titolo che il "Conciliatore" è
l'organo di un romanticismo
moderato, lontano dagli eccessi e conciliante con
la tradizione.
Emerge
chiaramente nelle righe 40-50 l'ideale illuministico che consiste nella ricerca
dell'utile sociale manifestatosi soprattutto nelle numerose scoperte tecnico
scientifiche, che portarono ad un notevole miglioramento della qualità di vita.
Ancora intenzioni concilianti fra tradizione e innovazione emergono nel
frammento specificatamente dedicato alla letteratura, alla quale viene
attribuito il ruolo di alleggerire il tono di un giornale prettamente tecnico -
scientifico. In particolare le affermazioni alle righe 71-89, che ribadiscono
un cauto realismo contro la componente irrazionalistica e visionaria, possono
essere lette come un tentativo di mediazione fra le istanze romantiche e quelle
classicistiche.