Adriano (117-136)
Traiano fu onorato dai contemporanei col titolo ben meritato di optimus
princeps: alla sua morte, avvenuta a Selinunte di Cilicia nel 117, il Senato
riconobbe come suo successore Publio Elio Adriano, un lontano parente
dell'imperatore, da lui adottato. Era un momento difficile per Roma a causa di
una grave crisi finanziaria: Adriano ebbe chiara consapevolezza dei pericoli
per l'economia romana inerenti alla politica di espansione, alla quale
rinunciò. Abbandonò le nuove province oltre l'Eufrate, costruì un limes da
Petra a Sud del Mar Morto fino a Dura sull'Eufrate, di fronte al deserto
siriano, allargò i Campi Decumati, sistemò in Britannia un grande vallum.
Diversamente da Traiano, Adriano elargì molte cittadinanze, provvedendo alla
fondazione di parecchie città, specialmente nella parte orientale dell'Impero.
L'Italia perdette con lui la propria autonomia, fu divisa in quattro distretti
e il suo governo, tolto al Senato, fu affidato a magistrati consolari.
Adriano trasformò anche il Consilium principis, un organismo di
carattere privato istituito da Augusto, in un consiglio ufficiale e permanente,
composto di membri scelti fra i senatori e i cavalieri, rafforzando così la
tendenza all'accentramento del potere che portava lentamente il consiglio a
prendere il posto del Senato. Perfezionando poi le disposizioni sul
reclutamento introdotte da Vespasiano, Adriano stabilì che i soldati reclutati
in una provincia militassero nelle legioni ivi stanziate Si ottenne così il
vantaggio di avere legionari pratici dei luoghi e meno inquieti per la
vicinanza alle famiglie, ma anche lo svantaggio di avere soldati troppo legati
alle loro regioni e indifferenti agli interessi superiori dell'Impero. Questa
riforma limitava anche il reclutamento alle province meno romanizzate escludendo
del tutto l'Italia: fu un privilegio che portava in sè i germi della rovina.
Le condizioni della Penisola peggiorarono e Adriano non mirò a
restaurare la supremazia anche se non trascurò le opere pubbliche e
l'abbellimento di Roma. Si ricordino la Villa Adriana presso Tivoli e il
mausoleo in cui fu sepolto (Castel S. Angelo).