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TOMMASO OBBS
Tommaso nacque a Malmesbury, si dedicò alla vita politica e visse nel clima rovente della repubblica di Cromwell e nella restaurazione monarchica di Carlo II Stuart. Studiò ad Oxford, costretto ad emigrare all'inizio della dittatura di Cromwell visita la Francia, la Germania e l'Italia. Nel 1651 si riconcilia con Cromwell e può rientrare in patria ritirandosi a vita privata dedito agli studi. Nel 1658 riceve una pensione di stato da Carlo II Stuart. Vive nell'isolamento per l'opposizione suscitatali contro dagli ambienti ecclesiastici. Muore nel 1679, delle sue opere maggiori ricordiamo: Il Leviathano (1651) suo capolavoro che prende il nome dal mostro libico così chiamato.
MATEMATICISMO MECCANICISTA
Cartesio pur avendo trasferito sul piano filosofico il meccanicismo che Galileo aveva applicato alla fisica, si era limitato a ridurre ad esso la sola visione del mondo materiale alla quale opponeva il mondo spirituale o del pensiero. Obbs rifiuta l'esistenza di una realtà diversa dalla materia, perciò la sua dottrina è un materialismo tutta la realtà si riduce al moto materiale meccanicista, la materia è a sua volta ridotta nei termini meccanicisti di estensione e di moto. Il punto di partenza della filosofia di Obbs è stabilito nella nozione di moto che egli considera la prima nozione veramente umana. L'uomo percepisce innanzitutto il moto, tale percezione è originaria, è indubitabile come il cogito cartesiano perciò ogni altra nozione umana deriva dalla nozione di moto. L'idea di essere corporeo serve per indicare il soggetto del moto, poiché la nozione di moto significando un'azione postula l'idea di un soggetto che compie tale azione, nasce così l'idea di corpo. Inoltre l'idea di moto postula l'idea di spazio, perché il moto è per definizione il trasferimento di un corpo che da un luogo ad un altro che sarebbe inconcepibile se non si ammettesse l'esistenza di un mezzo continuo ed infinito nel quale il corpo si possa spostare. Anche la nozione di tempo è conseguente a quella di moto perché il moto implica l'idea di successione degli istanti nei quali il corpo è al punto di partenza, si sposta verso il punto di arrivo e infine lo raggiunge. Concludendo, la conoscenza umana della realtà si riduce alla concezione di un mondo formato da corpi che si muovono nello spazio con successione temporale.
SENSISMO
La concezione materialistica di Obbs deriva dalla sua dottrina gnoseologica che è sensista, poiché riduce la conoscenza umana ai dati sensoriali e nega l'esistenza nella mente umana di concetti o idee distinte dalla rappresentazione sensoriali. Tuttavia la conoscenza umana non si riduce alla sensazione istantanea, ma viene lavorata dalla mente; i dati sensoriali vengono conservati e ripresentati alla conoscenza perché l'uomo ha la facoltà di ricordare cioè di richiamare una sensazione già avuta (memoria). Inoltre l'uomo può tesoreggiare delle esperienze altrui, poiché ha anche la facoltà di comunicare le sue esperienze e di ricevere quelle degli altri.
NOMINALISMO
Il sensismo sfocia nel nominalismo cioè nell'affermazione che i cosiddetti concetti o idee non sono forme superiori di rappresentazioni mentali mediate le quali la ragione conoscerebbe l'essenza delle cose al di la dell'esperienza, ma sono soltanto nomi, cioè segni convenzionali utili allo sviluppo della conoscenza umana mediante la memoria e la comunicazione. La coscienza umana rielabora: dati sperimentali separando quelli comuni a più esperienze da quelli diversi; unisce nella memoria i dati comuni designandoli con un segno convenzionale che li sostituisca sia nella memoria sia nella comunicazione esterna che avviene mediante il linguaggio; questo segno convenzionale è il nome (interno o concetto, esterno o parola). Obbs vuole dimostrare il suo nominalismo fondandosi sul fatto che l'uomo non può pensare senza l'aiuto delle parole. L'uomo conosce nella misura in cui riesce a definire l'oggetto del suo pensiero, cioè riesce a dargli un nome. Se non conosciamo il nome di un oggetto la nostra conoscenza è confusa.
ANALISI E SINTESI
Le operazioni fondamentali della ragione umana, giudizio e ragionamento, secondo Obbs sono soltanto calcoli mediante i quali la mente subisce le relazioni tra nomi diversi in base al significato ad essi dato correntemente. Le regole del ragionamento dipendono dall'esperienza perché i nomi sostituiscono le sensazioni e il rapporto stabilito con il ragionamento tra i nomi non può essere arbitrario, ma deve corrispondere a quello che l'esperienza ci fa scoprire tra i dati empirici medesimi. Gli atti fondamentali della ragione sono:
L'analisi, mediante la quale la mente scompone un'idea complessa nei suoi elementi semplici cioè i dati empirici originali che sono le sensazioni;
La sintesi, mediante la quale la mente unisce gli elementi semplici per costituire l'idea complessa.
CONVENZIONALISMO
Sensismo e nominalismo portano al convenzionalismo: la conoscenza intellettuale è valida soltanto poeticamente qualora i nomi attribuiti convengano all'oggetto che si sta studiando. Questa ipotesi si verifica con assoluta certezza soltanto per le cose che dipendono dal nostro , poiché essendo nostre creazioni possiamo porre ad esse il nome esatto. La matematica e la geometria sono scienze esatte e corrette per eccellenza perché gli enti matematici geometrici sono creazioni dell'uomo. Al contrario le scienze naturali hanno valore convenzionale di provabilità perché noi definiamo il loro oggetto con intenti pratici. Altra scienza esatta è la politica che ha per oggetto la società la quale è creazione dell'uomo regolata ai fini della sua conservazione e del suo benessere. Del tutto impossibili sono una scienza di Dio e la metafisica che pretenderebbero di conoscere realtà non sperimentabili che esulino comp. Dall'ambito della facoltà conoscitiva dell'uomo.
L'uomo è soltanto materia. L'anima umana non è il materiale, ma è composta di una materia più sottile invisibile e dinamica. D'altronde sarebbe impossibile dimostrare l'immaterialità dell'anima perché non abbiamo nessuna idea di una materialità incorporea. L'anima ha due facoltà fondamentali:
ETICA
La concezione etica di Obbs rispecchia il suo materialismo egli vuole essere l'empirista che non costruisce teorie illusorie, ma fonda la scienza sui dati certi dell'esperienza. L'anima umana è materiale e la volontà è istinto: da queste premesse non può nascere che la moralità dell'istinto e il principio della moralità sarà dato dall'istinto fondamentale che è l'egoismo (istinto di conservazione). L'uomo considera bene tutto ciò che è utile al suo egoismo individuale; considera male ciò che è dannoso o pericoloso. Questa concezione esclude non soltanto la moralità trascendente fondata su una legge che si impone a tutti gli uomini ma anche la morale altruistica che spinge gli uomini a cercare il bene comune sopra il bene individuale. E' impossibile la felicità assoluta cioè non esiste un bene universale che valga per tutti i singoli uomini, infatti, gli uomini sono diversi per costituzione o per carattere perciò hanno bisogni o tendenze diverse. La felicità assoluta non esiste neppure per il singolo uomo; non c'è un bene che soddisfi definitivamente tutti i suoi bisogni e le sue tendenze ma ciascuna età ha i suoi temi la sua felicità perché con l'età l'uomo cambia gusti e necessità.
Obbs è uno dei maggiori esponenti del giusnaturalismo. Caratteri generali del giusnaturalismo sono: l'affermazione di un diritto naturale antecedente a quello dello stato della derivazione dello stato medesimo da un patto sociale mediante il quale gli uomini originariamente isolati decisero di unirsi in comunione, il gius di Obbs è materialista. Lo stato originario nell'uomo, l'isolamento individuale perché possiede come istinto fondamentale l'egoismo, ma è privo di istinti naturali altruistici. Tale posizione originaria dell'uomo lo pone in uno stato di assoluta libertà verso i suoi simili, egli non ha nessun obbligo e la sua volontà non ha limitazioni di sorta. Il diritto naturale consiste in questa assoluta libertà. Lo stato naturale di individualismo anarchico provoca una situazione di caos nella vita umana, poiché ciascuno cerca di soddisfare i suoi istinti senza nessuna limitazione morale e ne deriva la lotta di tutti contro tutti, l'antagonismo universale, per cui l'uomo diventa come il lupo ("homo homini lupus") il quale si unisce al branco per carpire la preda, ma poi tenta di sbranare gli altri lupi per contendersela. Se questo stato di cose perdurasse l'uomo soccomberebbe nella lotta fratricida e sotto gli assalti delle forze naturali contrarie. Lo stato di natura e la libertà assoluta perciò si rivelano contrarie al benessere umano e la ragione suggerisce all'uomo di transigere sulla sua libertà per porre ad essa dei limiti dettati dalla ragione: la legge di natura.
Il diritto naturale è espressione dell'istinto, la legge di natura è espressione della ragione che suggerisce le norme per la salvezza dell'umanità. Queste norme sono:
Obbs è sostenitore dell'assolutismo monarchico che attribuisce alla volontà sovrana tutti i diritti, poiché il sovrano non ha rinunciato al suo diritto naturale, ma ha ereditato anche tutti i diritti dei cittadini conseguentemente il sovrano non ha nessun dovere verso i sudditi avendo questi rinunciato alla loro libertà di uomini isolati per godere i benefici della vita associata nello stato. Il sovrano è il responsabile cioè non deve rendere conto del suo operato a nessuno. Questo assolutismo però non garantisce al sovrano un potere arbitrario, tirannico perché il potere gli è attribuito per difendere la vita dei sudditi promuovere la pace e il benessere.
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