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Pier Vittorio Tondelli.
La biografia
Tondelli è stato uno degli scrittori di culto della nuova generazione
italiana degli anni '80. A seguito della trattazione nei suoi romanzi del tema
dell'omosessualità ha avuto molti problemi con la censura.
Pier Vittorio Tondelli nasce nel settembre del 1955 nella bassa reggiana, a
Correggio, paese conosciuto per aver dato i natali al famoso pittore Antonio
Allegri e al cantautore Luciano Ligabue.
Frequenta il liceo classico Corso, dove si diploma nel 1974. Fra gli anni '60 e
'70 comincia a scrivere i primi articoli, pubblicati nel giornale di Azione
Cattolica e delle ACLI. Dopo la maturità si iscrive
al DAMS di Bologna. Qui frequenta, fra gli altri, i corsi di Umberto Eco e di Gianni
Celati. L'università è per Tondelli un periodo di sofferenza, di solitudine, di
complessi non superati dovuti al suo non sentirsi in pace con sé stesso. La sua
notevole statura fisica lo impaccia, fugge il contatto con gli altri, scrive,
ma, per sua ammissione, non fa leggere i suoi scritti a nessuno. In questo
periodo lavora per un teatro e per una radio libera. Nel 1976 entra a far parte
del gruppo che gestisce il teatro di Correggio, ma è alla scrittura che dedica
sempre più tempo. A cavallo fra i diciannove e i vent'anni scrive il primo
abbozzo di quello che diventerà Altri
libertini. Nel frattempo cambiano anche le sue letture: si interessa di
filosofie e religioni orientali, legge Lotta
continua, sposta il centro della sua vita a Bologna e Milano, che vede
come la città della 'fantasia, della libertà, del desiderio', ascolta
Guccini, De Gregori, il primo Venditti.
Fra il 1979 e il 1980 lavora alacremente ai primi racconti di Altri libertini, che viene pubblicato
da Feltrinelli all'inizio del 1980 dopo un lungo e faticoso lavoro di revisione
e riscrittura. Altri libertini
ottiene subito un buon successo di pubblico e parecchia attenzione da parte
della critica. Il contenuto sicuramente "forte" gli vale anche le attenzioni
delle autorità giudiziarie, che, appena tre settimane dopo l'uscita del
romanzo, ne ordinano il sequestro per bestemmie. Al processo che seguirà,
tuttavia, sia l'autore sia l'editore verranno scagionati con formula piena.
Poco dopo la pubblicazione di Altri
libertini si laurea a pieni voti con una tesi sulla Letteratura
epistolare e inizia a lavorare per il quotidiano Il Resto del Carlino. A primavera riceve la
'cartolina' e viene chiamato a prestare servizio militare. Svolge il CAR
a Orvieto e viene poi trasferito a Roma.
Molte di queste sue esperienze in caserma trovano spazio in forme riviste e
romanzate prima ne "Il diario del
soldato Acci", uscito a puntate su Il Resto del Carlino, poi in "Pao Pao", il suo secondo romanzo che Feltrinelli pubblica nel 1982.
All'anno seguente risalgono i primi accenni a Rimini e la commedia Dinner
party, composta di getto in due settimane. Lavorando all'edizione
francese di Pao Pao entra in
contatto e inizia un sincero rapporto di stima con Francois Wahl, che, assieme
a Aldo Tagliaferri di Feltrinelli, sarà per lui un punto di riferimento
importantissimo in tutte le fasi della sua produzione letteraria. Con la
pubblicazione di Rimini presso
l'editore Bompiani nel 1985 Tondelli ottiene un nuovo grande successo di
pubblico, ancora una volta accompagnato da polemiche. Alcune iniziative miranti
ad una trasposizione cinematografica di Altri
libertini e Rimini
vengono abbandonate poco dopo. Per sua stessa ammissione Rimini chiude un periodo, cosa resa
ancora più evidente dal trasferimento da Bologna a Milano. In generale viaggia
molto, soprattutto in Germania: si reca più volte a Berlino, una città a cui in
un qualche modo è molto legato.
Nel 1986 pubblica Biglietti
agli amici, un libro con una complessa struttura legata alle ore del
giorno e alle tavole astrologiche e con un contenuto molto personale. Continua
inoltre la sua attività di editorialista e conferenziere, partecipando con una
relazione sull'influenza di Jack Kerouac sulla letteratura italiana degli anni
ottanta al convegno internazionale di studi sullo scrittore americano tenutosi
nel 1987 in Canada. Per la casa editrice Transeuropa cura inoltre il 'Progetto
under 25', che si prefigge di dare spazio a giovani scrittori. Tra gli autori
lanciati da 'Progetto under 25' figurano anche Gabriele Romagnoli, Giuseppe
Culicchia e Silvia Ballestra. Nel 1988 inizia a lavorare a Camere separate, pubblicato da
Bompiani l'anno seguente. Intraprende due viaggi importanti, uno in Costa
Azzurra e uno in Austria, sulle tracce di Ingeborg Bachmann e W.H. Auden, due
degli scrittori che più ha amato.
Come il progetto 'Under 25', anche 'Mouse to Mouse', una
collana pubblicata da Mondadori nel 1988, si situa nell'attività di direzione
editoriale. L'idea si concretizza in una serie di volumi, caratterizzati da un
marchio, disegnato dall'artista Luis Frangella, e con la dicitura «testi scelti
da Pier Vittorio Tondelli», pubblicati dall'editore Mondadori nella primavera
del 1988. Tondelli così l'aveva pensata: 'Mouse to Mouse' è il nome
di una serie editoriale, non tanto di una collana con caratteristiche
letterarie ben precise. 'Mouse to Mouse' vuole narrazioni che
esprimano i cambiamenti della società e della scrittura. Vuol render conto di
come il piacere della letteratura si diffonda fra i giovani e gli emergenti. Di
come la scrittura sia una pratica vitale, per costoro, nel cercare la
verità>>. I primi e unici titolo pubblicati sono 'Fotomodella'
di Elisabetta Valentini e 'Hotel Oasis' di Gianni De Martino. La
programmazione stilata da Tondelli era ben più ampia e aveva previsto un volume
di Paolo Landi su snobismo e moda (poi uscito da Lupetti & C. nel 1991, col
titolo 'Lo snobismo di massa' e con un'introduzione di Tondelli).
Tra il 1989 e il 1991 cura numerosi progetti editoriali, dedicandosi anche alla
sceneggiatura. Da un suo lavoro a quattro mani con Luciano Mannuzzi uscirà il
soggetto che sarà poi portato sugli schermi nel 1992 con Sabato italiano.
Nella sua ricerca dell'assoluto, si avvicina alla fede cattolica. Non è dato
sapere quando si manifestano i primi sintomi dell'AIDS, visto che su questo
aspetto della sua vita privata Tondelli manterrà sempre uno stretto riserbo.
Negli ultimi mesi, quando ormai la malattia è allo stadio finale, viene
ricoverato all'ospedale di Reggio Emilia, dove trova ancora la forza per
portare avanti vari progetti e cominciarne di nuovi. Muore il 16 dicembre del
1991. Viene sepolto nel piccolo cimitero di Canolo, una piccola frazione di
Correggio.
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