|
Visite: 1343 | Gradito: | [ Picolo appunti ] |
Leggi anche appunti:La coscienza e l'ioLa coscienza e l'io Che cosa fa la coscienza mentre i vari apparati lavorano Le tre vie dell'esperienza umana: sensazione, immagine e ricordoLe tre vie dell'esperienza umana: sensazione, immagine e ricordo L'esperienza personale P. Gauguin ( 1848-1903)P. Gauguin ( 1848-1903) Eugene Henry Paul Gauguin, pittore francese, nasce |
MARCO TULLIO CICERONE
La vita
Marco Tullio Cicerone nacque nel 106 a.C. ad Arpino (vicino Frosinone) da famiglia agiata; studiò retorica e filosofia a Roma e iniziò la sua carriera forense con Lucio Licino Crasso e i due Scevola.
Viaggiò in Grecia e in Asia dove continuò a studiare retorica e filosofia.
Fu questore in Sicilia, fu edile e fu pretore.
Nel 63 a.c fu eletto console e soffocò la congiura di Catilina, che aveva cercato di stravolgere la res publica.
Dopo la formazione del primo triunvirato, cui Cicerone guardava con preoccupazione perché pensava fosse insidioso per l'autorità senatoria , la sua fama cominciò a scemare; nel 58 a.C. fu mandato in esilio, con l'accusa di aver messo a morte i complici di Catilina e la sua casa venne rasa al suolo.
Nel 56 a.C. fu richiamato a Roma e riprese la sua carriera forense.
Nel 51 a.C. fu governatore di Cilicia.
Nel 49 a.C. aderì con Pompeo alla sua causa ma, dopo la sconfitta di questi fu perdonato da Cesare, ma fu allontanato dalla vita politica fino al 44 a.C., ovvero fino all'omicidio di Cesare
Tornò cosi alla vita politica e cominciò la lotta contro Antonio, ma il suo disegno era destinato all'insuccesso. Ottaviano, infatti, con un voltafaccia al senato, si alleò con Antonio e Lepido e creò il II triunvirato.
Divennero così i padroni assoluti della città.
Cicerone fu pertanto condannato, nel 43 a.C., e assassinato dai sicari di Antonio presso Formia.
La filosofia
Cicerone compose molto libri, scritti tra il 46 e il 44 , durante il suo allontanamento forzato dalle vicende politiche di Roma.
Scrisse molto di filosofia ma la politica rimase sempre parte fondamentale della sua vita.
Fu antiepicureo soprattutto per l'apoliticità di questa filosofia, che portava al disinteresse totale per la vita politica, a differenza dell'uomo "bonus" di Cicerone che è attivo politicamente; ma fu antiepicureo anche per le loro idee religiose, infatti essi non accettavano la funzione provvidenziale della divinità e ciò indeboliva i legami con la religione tradizionale.
I contenuti dei suoi scritti non sono nuovi, rispetto a quelli della tradizione greca , ma il grande pregio del lavoro di Cicerone sta nell'averli resi accessibili al pubblico di lingua latina.
Notevole fu il lavoro linguistico eseguito da Cicerone, si devono a lui moltissimi termini e legati alla filosofia e legati al diritto.
Per diffondere la filosofia greca si avvalse della forma letteraria del dialogo, ricavato soprattutto dalla sua esperienza giudiziaria , infatti, solitamente poneva l'argomento dinanzi un giudice, che ascoltando i pro e i contro, doveva pronunciarne poi il verdetto.
Infatti, per Cicerone, solo il confronto tra tesi opposte può dare la tesi che più di ogni altra si avvicina alla verità.
Solo nelle sue opere De re publica e De legibus,pervenute a noi incompiute, si asserisce la preferibilità alla costituzione mista, sulle leggi e sulle diversità dei doveri di ciascuno nella società.
Qui emerge l'immagine di una Roma antica ricca di valori e tradizioni, dove gli antichi, quali Catone, divennero eroi.
Nell'opera De officiis, scritta sotto forma epistolare per il figlio, ispiratosi a Panezio, sostiene che bisogna seguire un comportamento, misto a virtù e utilità ,nella vita quotidiana.
E' un'opera prettamente pedagogica , in 13 libri dove vengono trattati l'honestum , l'utile e il conflitto che nasce sempre tra loro.
Qui Cicerone pone a fondamento della "magnitudo animi" , il disprezzo per tutti i beni terreni, poiché non danno la felicità.
Tutta l'opera di Cicerone cerca di mantenere una sorta di equilibrio tra le teorie conservatrici e le teorie modernistiche.
Lo scopo dell'opera di Cicerone è quello di fornire alla classe dominante una base etica e politica aperta alle novità senza comunque dimenticare la tradizione
Il pensiero filosofico di Cicerone abbraccia anche altri argomenti quali, per esempio, l'ORATORIA.
A questo riguardo, in Grecia, si discuteva da tempo se l'oratore dovesse conoscere solo un limitato numero di regole o dovesse avere anche una conoscenza della storia, della filosofia e del diritto.
Nel 55 a.C. compose il De oratore, anche questo sotto forma di dialogo, nel quale prendono parte i più famosi oratori dell'epoca per trattare dell'argomento.
Cicerone, naturalmente, si ispira ai dialoghi platonici e il risultato finale del dibattito prevede che l'oratore sia preparato culturalmente per poter sostenere il pro e il contro di qualsiasi argomento per convincere e trascinare a sé il pubblico; naturalmente tutto ciò senza la virtus, che permette di mantenere l'intero sistema oratorio legato ancor ai valori tradizionali, non ha alcun valore etico.
Ma dal '45 in poi le opere filosofiche cominciano ad esser più pregnanti: Hortensius un'esortazione alla filosofia; Tusculanes disputationes , un'opera in 5 libri in cui
Cicerone si avvicina moltissimo alle tesi stoiche.
Si trattano i temi della morte, del dolore, della tristezza, dei turbamenti dell'animo e della virtù quale fonte di felicità.
Delle opere religiose ricordiamo il De natura deorum, De divinatione e il De fato.
Appunti su: |
|
Appunti Musica | |
Tesine Arte cultura | |