George Boole (1815-1864)
Di origni modeste
studiò da autodidatta. La sua opera più importante 'Investigation of the Laws
of Thought' [§], pubblicata nel 1854, studia le leggi fondamentali delle
operazioni mediante le quali si articola il ragionamento, ponendo le basi della
moderna logica simbolica. Il senso del suo lavoro può essere ben inteso dalle
sue stesse parole: 'effettivamente, esistono certi principi generali,
fondati sulla vera natura del linguaggio, in base ai quali viene determinato l'uso
dei simboli, che sono gli elementi del linguaggio scientifico. Entro certi
limiti, questi simboli sono arbitrari. La loro interpretazione è puramente
convenzionale. Noi abbiamo la possibilità di impiegarli nel senso che
vogliamo'. Boole può essere considerato il primo continuatore del sogno
di G.W.Leibniz di sviluppare un procedimento capace di giungere a '.un
metodo generale nel quale tutte le verità della ragione fossero ridotte a una
specie di calcolo. Nello stesso tempo, questo sarebbe una specie di linguaggio
universale, ma infinitamente diverso da tutto quanto proposto fino ad ora,
perché i simboli, come pure le parole, guiderebbero la ragione, e gli errori
sarebbero esclusivamente degli errori di calcolo'. In parole povere,
l'idea di Boole consisteva nella sostituzione con simboli di tutte le parole
usate nella logica. Il pensiero di Boole, in un primo tempo trascurato, si è
mostrato estremamente fecondo di risultati, in un periodo storico che ha
assistito al 'ripensamento' di molti concetti precedentemente accettati senza
sufficiente riflessione.