Antonino Pio (138-161)
Adriano provvide alla successione adottando come figlio un senatore
cinquantenne, Tito Aurelio, che, assunto il potere, fu soprannominato Pio per
il suo zelo religioso verso gli antichi dèi e per la sua difesa in Senato della
memoria di Adriano. Quest'ultimo, adottando Aurelio Antonino, aveva voluto che
egli a sua volta adottasse Marco Annio, il futuro Marco Aurelio, e Lucio
Ceionio, il futuro Lucio Vero. Il lungo regno di Antonino fu pacifico e
prospero, turbato solo da qualche nube in Britannia, dove egli avanzò il
confine verso settentrione e costruì il valium (Vallo Antonino) che da lui
prese nome.
La sua legislazione fu caratterizzata da mitezza e umanità: fece molte
economie e istituì nuove provvidenze alimentari. Per speciale riguardo verso il
Senato, Antonino abolì la divisione dell'Italia in quattro distretti governati
da magistrati consolari e ne restituì l'amministrazione al Senato. Ad Adriano
dedicò due templi, uno a Roma e l'altro a Pozzuoli, e prese a costruire a Roma,
lungo la Via Sacra, un tempio in onore della moglie Faustina a lui premorta e
divinizzata. Alla successione era già stato provveduto da Adriano con le
adozioni già ricordate.