Verismo
Il positivismo ed il naturalismo fecero sentire la loro
influenza anche in Italia dove nacque il VERISMO che è un adattamento del
NATURALISMO alla realtà italiana, realtà molto diversa da quella Francese.
Infatti nella seconda metà del 1800, mentre la Francia dominata da una
borghesia fortemente instaurata al potere era ormai avviata sulla strada del
progresso, l'Italia era un paese essenzialmente agricolo e molto povero. La
recente unificazione nazionale del 1861, aveva fatto emergere gravi
problemi economici e sociali e soprattutto aveva evidenziato il profondo
divario esistente tra il NORD e il SUD.
Pertanto, la 1° caratteristica del Verismo Italiano fu il suo
REGIONALISMO; mancando infatti un'unità sociale e morale nacquero tanti '
verismi ' che trassero spunto dal vario mosaico italiano. Ricordiamo ad
esempio MATILDE SERAU che descrisse gli aspetti più umili della piccola
borghesia e del popolino Napoletano; scrisse ' Il Ventre di Napoli '
rifacendosi a Zolà che scrisse ' Il Ventre di Parigi '. Per il Verismo
Toscano ricordiamo Renato Fucini che si interesso invece delle miserie
della campagna toscana. Famoso fu FEDERICO DE ROBERTO, siciliano, grande amico
di VERGA e di LUIGI CAPUANA; nella sua opera ' I Vicerè ' delinea la
storia di una famiglia siciliana negli anni della spedizione dei mille.
I veristi Italiani che ebbero come teorico LUIGI CAPUANA
rispettavano come i naturalisti francesi la verità dei fatti senza sovrapporre
ad essi i propri giudizi, anche se in genere si astennero dall'analisi dei fenomeni
patologici e dall'eccessiva freddezza scientifica utilizzata dai
Francesi. Il verismo non si sofferma come aveva fatto il naturalismo sui
guai e sui vizi dei grandi centri urbani, ma volge soprattutto il suo
interesse per gli emarginati delle campagne, ai poveri pescatori delle coste ed
in genere alle pledi meridionali perchè proprio al sud erano evidenti i danni
dell'errata politica del nuovo regno d' Italia( tasse obbligatorie; servizio di
leva obbligatorio, mercato unico interno ) inoltre diversamente dal Naturalismo
Francese che aveva una carica ottimistica, il Verismo è ESSENZIALMENTE
PESSIMISTA. Se infatti gli scrittori Francesi pensavano di poter contribuire,
attraverso la loro denuncia, ai problemi che travagliavano la società, i
veristi pur proponendosi di fare opera di denuncia, sono convinti che la loro
miseria ed emarginazione delle classi sociali più povere sono una realtà
inevitabile e difficilmente sanabile considerando quello che era la realtà
politica e sociale dell'Italia appena unita.