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TRACCIA DI LETTERATURA
Inizio della parafrasi del V canto a partire dal v. 1 al v. 72.
Così, dal primo cerchio scendemmo nel secondo, che occupa meno spazio ma il dolore in esso contenuto è tanto maggiore che strappa i lamenti.
Nel secondo cerchio vi sta Minosse con aspetto orribile e ringhia; all'entrata esamina le colpe dei dannati; lui indica in quale cerchio è destinata ad arrivare (l'anima) in base a quante volte attorciglia la coda attorno al suo corpo.
Intendo che quando l'anima morta per il proprio male gli viene dinanzi, si confessa pienamente a quell'esperto conoscitore dei peccati (Minosse), considera quale condanna è adatta ad essa (cioè l'anima che si confessa); si cinge con la coda tante volte quanti sono i cerchi nei quali l'anima deve essere collocata.
Dinanzi a lui (minasse) ne stanno sempre molte (di anime) che vanno, a turno, ciascuna al suo giudizio; dicono le colpe e odono la sentenza, e poi sono scaraventate giù nell'abisso infernale.
Minosse quando mi vide, disse interrompendo l'esecuzione di un così importante compito:" O tu (a Dante) che vieni nell'albergo del dolore bada a come entri e di chi tu ti fidi; non ti inganni la facilità d'entrare!". E la mia guida rispose a lui:"Perché gridi ancora?
Non impedire il suo cammino già destinato: si vuole così li dove si può tutto ciò che si vuole, e non fare più domande".
Ora le voci di colore incominciano a farsi udire; ora sono giunto la dove molto pianto mi colpisce l'udito.
Io giunsi in un luogo privo di ogni luce, che risuona come fa il mare a causa della tempesta se è combattuta da venti contrari.
La bufera infernale, che non si ferma mai, trascina gli spiriti con la sua rapacità; li travolge violentemente (i dannati).
Quando giungono davanti alla bufera, qui le anime aumentano le grida, il pianto, il lamento; qui esse bestemmiano la potenza divina.
Capii che a tale tormento sono condannati i peccatori carnali, che sottomettono la ragione al desiderio.
E come le ali portano gli stormi nella stagione fredda in schiera larga e fitta, così quel vento trascina li spiriti cattivi di qua, di la, di giù, di su; non li consola mai nessuna speranza , non solo di paura ma di minor tormento.
E come le gru vanno cantando i loro lamenti, facendo di se nell'aria una lunga fila, così io vidi venire, ed emettendo gemiti, alcune ombre portate dalla bufera già nominata; per cui io dissi a Virgilio:"Maestro, chi sono quelle anime che l'aria nera punisce in tal modo?" .