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SCHEDA DI LETTURA
Autore: Dino Buzzati
Titolo: Il deserto dei Tartari
Editore: Rizzoli
Anno
Ambiente: La vicenda è quasi totalmente ambientata nella Fortezza Bastiani, un remoto ed inaccessibile avamposto sul deserto dei Tartari, ma sia i luoghi sia i tempi (un passato non ben precisato) di questo romanzo sono vaghi, indistinti e collaborano al senso di vanità che pervade tutto il libro.
Struttura: Buzzati utilizza i canoni del romanzo d'avventura (il deserto, i militari, l'attesa del nemico) per costruire una vicenda il cui fluire lento e monotono nasconde l'ineluttabile correre del tempo. Le sequenze di riflessione del protagonista predominano sui dialoghi, che sono comunque abbastanza frequenti in certi tratti e fondamentali per l'andamento della vicenda. Il romanzo è narrato in terza persona ma il punto di vista del narratore è interno, è quello del protagonista.
Linguaggio: Il linguaggio è abbastanza semplice, lo stile abbastanza regolare contribuisce a creare l'atmosfera di noia del romanzo, la trascrizione sistematica dei pensieri del protagonista rende perfettamente la maturazione del personaggio e la sua progressiva rassegnazione.
Contenuto: Quando il giovane soldato Giovanni Drogo viene inviato alla Fortezza Bastiani è pieno di entusiasmo e di attese per un incarico che lui ritiene importante. Presto però si accorge che la Fortezza è un'inutile costruzione su una frontiera morta e il suo entusiasmo e la sua gioventù lì sono sprecati. Cerca di andarsene, ma per una serie di circostanze è costretto a stare lì tutta la vita ad aspettare un nemico che non arriva mai. Per molti anni vive in modo grigio e monotono aspettando invano la grande occasione, per la guerra in cui potrà mostrare tutto il proprio valore, arriva perfino ad invidiare il compagno morto in missione. Ma gli anni passano e dopo un lungo periodo Drogo si accorge che il tempo è passato per tutti, per la sua ragazza che rivede dopo quattro anni ma con la quale non riesce più a comunicare, per la sua città in cui egli è ormai uno straniero, ma la Fortezza è lì, ferma e immutabile, regno di una vana attesa. Col passare del tempo Drogo perde la vitalità che gli faceva percorrere le scale a tre gradini alla volta e comincia a sentirsi vecchio, stanco, si accorge che la Fortezza gli ha rubato il tempo di una vita, ma non rinuncia all'attesa del nemico, finché, quando questo finalmente arriva, la sua salute si è ormai completamente deteriorata e un collasso lo costringe a ritornare in città a morire solo fra gente sconosciuta.
Livello ideologico: Il tema del romanzo è la lotta contro il tempo, il tempo che passa sotto lo sguardo impotente di Giovanni Drogo rinchiuso nella Fortezza per caso, per inerzia, per scherzi del destino; è la storia di un uomo che aspetta che l'arrivo dei nemici, una guerra, un'azione eroica diano alla sua vita il senso che non ha; è la storia di una vita che si spegne silenziosamente, uccisa dal tempo che passando cambia cose e persone senza che queste se ne accorgano; è la storia di una lunga lotta che il tempo vince proprio perché silenzioso ed inafferrabile.
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