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SCHEDA DI LETTURA
Autore: Cesare Pavese
Titolo: La bella estate
Editore: Einaudi
Anno
Ambiente: La vicenda è ambientata a Torino negli anni '30 e dura la lunghezza di un'estate, l'estate del passaggio di Ginia dall'adolescenza all'età adulta.
Struttura: La struttura è quella tipica del romanzo, con molte sequenze narrative e altrettanto spazio per le riflessioni della protagonista sulle proprie esperienze quotidiane; il narratore è esterno, ma il punto di vista è interno, tutta la vicenda è narrata dal punto di vista di Ginia.
Linguaggio: Il linguaggio è piuttosto semplice, realistico, senza artifici retorici, modellato sulla personalità di Ginia.
Contenuto: La vita di Ginia, giovane, semplice ed inesperta ragazza torinese, scorre tranquilla fra il lavoro, la coabitazione con il fratello e i divertimenti coi coetanei fino all'incontro con Amelia, sofisticata modella, che la introduce nel mondo "adulto" dei pittori torinesi. Ginia cerca a tutti i costi di essere all'altezza dei suoi nuovi conoscenti, imita Amelia in tutto e per tutto, decide anche lei di diventare modella, si innamora del pittore Guido, ma la magia di questi sogni si infrange davanti al pudore di Ginia, alla malattia di Amelia, allo scarso interesse di Guido per Ginia. L'ultima frase che Ginia rivolge ad Amelia nel romanzo è: << Conducimi tu. >>; Ginia si lascia condurre da Amelia dalla sua spensierata adolescenza alla ben più complicata (ma affascinante ed intrigante) maturità, costellata di gioie e dolori.
Livello ideologico: L'estate di Ginia è la stagione della crescita, il passaggio della ragazza dai giochi con i compagni alla vita adulta, il confronto con la vera realtà della vita; nel corso di quest'estate Ginia è costretta a maturare per essere all'altezza di quel mondo che ammira; percepisce quanto quel mondo sia squallido, triste, difficile, ma ne è irresistibilmente attratta, poiché quel mondo è l'età adulta, alla quale lei è destinata; Amelia la conduce, la guida in questo passaggio, la introduce in un mondo nella quale lei stessa è profondamente coinvolta, tanto da essere stata colpita da una malattia tremenda come la sifilide; Ginia ha un rapporto di amore-odio nei confronti di Amelia e di ciò che lei rappresenta: da una parte Amelia e l'ambiente dei pittori sono ciò di più lontano che lei potesse immaginare dall'ambiente della sua infanzia, dall'altro Ginia ammira Amelia, vuole essere come lei, vuole essere una donna.
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