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RELAZIONE DEL ROMANZO "SE QUESTO E' UN UOMO"
di PRIMO LEVI
Dati del testo: L'autore di questo romanzo è Primo Levi, scrittore nato nel 1919 a Torino. La sua prima opera è stata "Se questo è un uomo", scritta mentre si trovava prigioniero nel campo di concentramento di Auschwitz. Fu catturato nel 1943 e insieme a donne e bambini, dopo un viaggio di cinque giorni arriva finalmente al campo. L'anno dopo, per sua fortuna fu deciso di aumentare la durata della vita dei prigionieri. Deve molto alla sua laurea in chimica che gli ha portato molti vantaggi tra i quali quello di possedere una matita ed un quaderno sul quale poter scrivere le sue riflessioni. Attribuisce la sua sopravvivenza ad una serie di circostanze fortunate come una discreta conoscenza del tedesco. A "Se questo è un uomo" seguirono molte altre opere tra le quali ricordiamo "La tregua" (1963, premio Campiello) e "La chiave a stella" (1979, premio Strega).
Muore nel 1987 a Torino.
Il titolo del romanzo è "SE QUESTO E' UN UOMO" pubblicato nel 1947 del quale sono state fatte più di venti edizioni ed è stato tradotto in inglese, francese e tedesco.
Genere del testo: Neorealistico ed autobiografico.
Analisi del titolo: Come in molti romanzi, il titolo è molto significativo per la comprensione stessa dell'opera. "Se questo è un uomo" è una domanda che ci pone l'autore per farci riflettere: dopo l'esperienza del lager, un essere umano ha ancora il diritto di definirsi tale? L'essere che ne viene fuori è ancora un uomo o solo qualcosa di simile? Dopo tutte le atrocità, i soprusi, le umiliazioni subite, un uomo (ed egli stesso prima di tutti), può ancora definirsi uomo?
Sono tutti interrogativi che gli uomini si sono posti e al giorno d'oggi anche noi continuiamo a porci, ma a cui probabilmente non daremo risposta.
Nel campo trova uomini di tutte le età e di tutte le nazionalità, tra cui anche qualche italiano con il quale può parlare liberamente cercando di alleviare la pena.
Grazie alla sua laurea in chimica ottiene un posto in un laboratorio che viene allestito verso la fine della sua prigionia. Non è la salvezza, ma almeno potrà stare al caldo senza lavorare duramente.
Al momento in cui il campo stava per essere evacuato a causa dell'avanzata delle truppe russe, Levi contrae la scarlattina e viene ricoverato nel KA-BE.
Vi era già stato ricoverato una volta e lì ha tratto la conclusione che "nessuno deve uscire da qui, che potrebbe portare al mondo, insieme col segno impresso nella carne, la mala novella di quanto ad Auschwitz, è bastato animo all'uomo di fare dell'uomo".
Mentre si trova in KA-BE a causa della scarlattina, il campo viene ugualmente evacuato ed è costretto insieme ad altri malati a procurarsi da vivere e a soccorrere gli infermi poiché anche i medici avevano lasciato il campo. Quando i russi invaderanno il campo, Levi sarà finalmente libero.
Nel corso del racconto, spiccano alcuni personaggi che per le loro doti, risaltano agli occhi dell'autore.
Analisi della situazione di partenza: Primo Levi viene catturato e fatto prigioniero nel campo di concentramento di Carpi-Fossoli nel gennaio del 1944 per essere poi trasferito ad Auschwitz.
Confronto tra situazione iniziale/finale: All'inizio, come già detto, Levi viene portato nel campo di concentramento prima di Carpi-Fossoli e poi in quello di Auschwitz. Alla fine riesce a fuggire grazie alle truppe russe che irrompono nel campo. L'epilogo della storia era prevedibile anche perché, essendo Levi stesso che narra la vicenda, si presume che sia sopravvissuto allo sterminio da parte dei tedeschi.
Presentazione dei personaggi: I personaggi potremmo definirli comparse che l'autore introduce.
Sono pochi e compaiono nel romanzo solo perché si distinguono rispetto agli altri prigionieri. Tra questi ricordiamo Schepschel, Alfred L., Elias ed Henri che si sono distinti per aver trovato un modo più o meno "legale" per poter sopravvivere nel campo. Tuttavia per poter sopravvivere, l'unica via è il furto tenendo conto delle situazioni in cui si trovavano: "Abbiamo dovuto sudare tra la polvere e le macerie roventi, e tremare come bestie, schiacciati a terra sotto la rabbia degli aerei; tornavamo la sera in campo, rotti di fatica e asciugati dalla sete. e trovavamo il campo sconvolto, niente acqua per bere e lavarsi, niente zuppa per le vene vuote, niente luce per difendere il pezzo di pane l'uno dalla fame dell'altro, e per ritrovare, al mattino, le scarpe e gli abiti nella bolgia buia e urlante del Block".
Poi ricordiamo Alberto, uno dei pochi italiani grande amico del Levi e, infine, Charles e Arthur che sono stati di grande aiuto all'autore negli ultimi giorni in KA-BE per la loro sopravvivenza e per quella dei compagni infermi.
Protagonista, antagonista e oggetto del desiderio: Il protagonista è senza dubbio Primo Levi, gli antagonisti sono i tedeschi in generale, ma chiunque si trovi a comandare sopra di loro e a trattarli come oggetti senza diritti, ma, soprattutto, senza dignità. L'oggetto del desiderio è la cosa più importante a cui noi tutti abbiamo diritto: LA LIBERTA'.
Personaggi statici o dinamici: I personaggi del racconto sono per lo più statici cioè, anche essendo tutti protagonisti nelle stesse condizioni, nessuno ha la forza di reagire o di farsi valere avendo come esempio i compagni venuti prima di loro ed uccisi al primo sospetto di ribellione. A questo proposito Levi usa queste parole: "Distruggere l'uomo è difficile, quasi quanto crearlo: non è stato agevole, non è stato breve, ma ci siete riusciti, tedeschi. Eccoci docili sotto i vostri sguardi: da parte nostra nulla più avete a temere: non atti di rivolta, non parole di sfida, neppure uno sguardo giudice".
Periodo storico/ambiente Siamo verso la fine della seconda guerra mondiale negli anni '43 e '44.
Ci troviamo in Germania e precisamente nel campo di concentramento di Auschwitz anche se l'inizio della storia è ambientato in Italia.
Spazio/rapporto tra ambiente-luogo-personaggi: Ad aggravare la condizione di sfruttamento in cui già si trovano contribuisce il clima della Germania con inverni lunghi e gelidi che mietono centinaia di vittime costrette a lavorare senza sosta con il sole, la pioggia e la neve.
Tecniche usate dal narratore: Il discorso è del tipo indiretto e compare raramente per dare spazio ad un monologo interiore dell'autore che racconta la vicenda con ricchezza di particolari relativi ai soprusi subiti.
Appunti su: https:wwwappuntimaniacomumanisticheletteratura-italianorelazione-del-romanzo-se-quest35php, se questo C3A8 un uomo personaggi e comparse, |
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