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Recensione "Il Giovane Holden" di Salinger
Il
libro "Il Giovane Golden", scritto da J.D. Salinger, è ambientato
principalmente a New York, in America, intorno agli anni '50.
Se esiste veramente un libro capace di tracciare con assoluta fedeltà
l'archetipo dell'adolescente insofferente e psicologicamente frustrato, questo
è proprio Il giovane Holden di J.D. Salinger.
La storia, ambientata negli Stati Uniti degli anni Cinquanta, è quella di un
ragazzo come tanti, Holden Caulfield, di famiglia borghese e discreta cultura. Holden è un ragazzo sedicenne, un po' pigro
nello studio ma comunque interessato allo studio e sopratutto alla lettura dei
libri, decide di scappare dall'istituto Pencey,college della Pennsylvania, in
cui è dopo l'ennesima espulsione.
Il giovane, senza dire nulla ai genitori, ne
approfitta per intraprendere la sua piccola avventura nella Grande Mela dove
inizia a vagare tra locali e stamberghe in cerca delle emozioni del mondo
adulto e, in fondo, della sua stessa maturità che sente vicina e della quale
tutto sommato ha paura.
Il ragazzo prende con grande distacco il suo fallimento scolastico ed ironizza
con pungente cinismo sulla sua scuola, Pencey, sui compagni e sulla società in
generale. Si abbandona a grandi riflessioni sugli adulti, quasi sempre incapaci
di capire cosa passa realmente per la testa dei giovani, sulle donne, sui suoi
fratelli troppo occupati o troppo piccoli per potersi occupare di lui;
frequenta locali notturni e chiacchiera con vecchi compagni, guarda la realtà
con i suoi occhi da adolescente. E' giovane, ribelle e insofferente al
conformismo e al perbenismo che sembrano essere diventati parte integrante di
una realtà nella quale non si ritrova, una realtà della quale pretende di
conoscere, forse un po' ingenuamente, i più diversi aspetti. È, come tutti
quanti, spettatore di un mondo che sta cambiando; il cambiamento non risparmia
nessuno, neppure i giovani, semmai li coinvolge ancora di più. A New York, per
passare il tempo, decide di incontrare alcuni amici e poi decide di andare a
trovare la sorella Phoebe, l'unica persona che il giovane Holden non critica.
Quando la va a trovare Holden entra in casa sua di notte senza così incontrare
i suoi genitori Dopo aver chiacchierato con la sorella Holden parte per nel
West ma poi la sorella riuscirà a convincerlo a tornare a casa.
LUOGHI
Inizialmente, la narrazione si svolge nell'istituto di Pencey, la scuola in cui Holden studia e dalla quale viene espulso. La descrive come una squallida struttura, specialmente i gabinetti.
Successivamente, però, gran parte delle vicende si svolge a New York, dove abita la sua famiglia e dove tutto è circondato da grandi palazzi, bar, ristoranti, musei, zoo e tante altre strutture.
I luoghi chiusi, in cui si trova a gironzolare quando si trova in città, sono: lo squallido hotel in cui pernotta per alcune notti, Radiocity, la casa di Holden e la casa del professor Antolini.
PERSONAGGI
HOLDEN - Il personaggio protagonista, ed anche il narratore del libro è Holden Caulfield, un ragazzo diciassettenne che si descrive poco robusto, abbastanza alto, con i capelli corti e in certi punti
addirittura bianchi.Il primo lato della personalità del protagonista che emerge è il fatto che egli sia un tipo molto bugiardo: raccontava sciocchezze anche senza averne motivo. Con la sua aria scocciata da adolescente ribelle, in più di una situazione afferma di essere una gran codardo e dichiara di non sopportare gli snob e i ricconi. Tutti sono preoccupati della sua situazione, malgrado l'espulsione da Pencey sia l'ennesima, nel giro di poco tempo. A Holden piace molto leggere i libri e stare in compagnia di determinati amici, che cambiano a seconda del suo stato d'animo; comunque la persona con cui sta più volentieri è la sua sorellina Phoebe.
Un'altra cosa che fa volentieri è viaggiare in treno, preferibilmente di notte. Holden si diverte a fare lo scemo, talvolta afferma che lo fa per non annoiarsi. Questi atteggiamenti e la sua personalità portano Holden all'allontanamento dagli altri;
PHOEBE - È la sorella di Holden. In ogni parte del libro viene descritta come una bambina tranquilla, coscienziosa, intelligente, amabile.è la figlia ideale che ogni genitore vorrebbe avere: è brava a scuola, è carina, è sveglia, è affettuosa ed obbediente. Infine, come al fratello, le piace molto leggere, ed inoltre.scrive libri!!
La sua personalità influisce molto in quella del fratello, anche perché è molto preoccupata per il suo comportamento. Verso Holden è molto apprensiva, infatti, oltre a dargli i suoi soldi risparmiati da Natale, è pronta anche a starle accanto nella sua fuga.
Fisicamente è di corporatura molto magra, aveva i capelli rossi, il visino da angelo e le orecchie piuttosto piccole.
Oltretutto andava d'accordissimo con i suoi fratelli, in particolar modo con Holden ed Allie, con cui trascorreva bellissime giornate, prima che Allie morisse di leucemia.
È grazie a Phoebe che Holden no cade in quel tunnel che poteva dividerli per sempre.;
ACKLEY - Era il ragazzo che occupava la stanza accanto a quella di Holden nel dormitorio. Fisicamente era un ragazzo molto robusto, ma l'unico difetto era che aveva sempre i denti sporchi ed era pieno di brufoli sul viso. Caratterialmente, non
era molto meglio.era un tipo falso, disobbediente e spesso provocatore e come se non bastasse non aveva dei modi particolarmente educati. Per il suo carattere, quindi, non aveva molti amici, infatti stava sempre rinchiuso in quella stanza, come fosse una tana;
STRADLATER - Era il compagno di stanza di Holden. Spesso era molto riservato, scontroso ed egoista, ma con le ragazze era tutto il contrario, anzi non faceva altro che uscirci e lasciarle senza motivo.; una di queste ragazze è Jane, che ammette di conoscere Holden.
Fisicamente era un ragazzo molto carino, ma la cosa più antipatica di lui, era che si credeva il ragazzo più bello dell'universo!!
ALLIE - È il fratello di Holden morto di leucemia a solo tredici anni. Anche se non compare fisicamente, dal momento che, come ho già detto è morto, io lo ritengo un personaggio di primaria importanza nella vita di Holden perché il giovane prova per lui un amore profondo e sincero. Continuamente pensa a lui, lo stima a tal punto da ritenerlo un genio e ne conserva due cose: una materiale, il guantone di baseball, su cui il bambino aveva scritto una poesia su ogni dito, e una fisica, la propria mano, rimasta inabile per essersela rotta, spaccando tutto ciò che aveva vicino, per la
disperazione della sua morte. E' difficilmente accettabile per tutti perdere una persona cara, ma soprattutto per un'adolescente come Holden non è semplice capire ciò. Il fatto che un ragazzino, simpatico, intelligente e pieno di vita possa essere stroncato da una malattia inguaribile in tenera età è un avvenimento talmente tragico che, oltre a distruggerti psicologicamente, ti fa sorgere mille dubbi sul senso della vita;
D.B. - È il fratello maggiore di Holden, trasferito a new York per motivi di lavoro. Era uno scrittore molto bravo a cui Holden voleva molto bene;
IL PROFESSOR SPENCER - Ci viene descritto come un vecchio "bacucco" di circa settant'anni, malaticcio e fisicamente malridotto, di carattere onesto e molto sensibile. È un professore ricco di umanità e molto disponibile. Professionalmente è severo e giusto e si preoccupa non solo della preparazione didattica del giovane Holden, ma anche di ciò che pensa e di quello che sarà il suo futuro. Cerca infatti di comprendere le motivazioni dei suoi insuccessi scolastici e tenta di aiutarlo, sollecitandolo a prendere in più seria considerazione i suoi studi al fine di non trovarsi in difficoltà e pieno di rimorsi nella sua vita da adulto;
IL PROFESSOR ANTOLINI - Il professor Antolini è il migliore insegnante che Holden ritiene di aver avuto. E' un uomo giovane, brillante e sensibile sposato con una donna molto più anziana di lui. Aveva colpito Holden per il fatto di aver raccolto e ricoperto con la propria giacca un ragazzo, James Castle, che si era buttato dalla finestra della sua stanza, quando ancora andava all'istituto di Elkton Hills. Nell'incontro con il protagonista ci appare una persona piuttosto profonda, capace di comprendere molto bene l'animo dei giovani. Dice a Holden di guardare bene in se stesso per capire ciò che gli piace e ciò che non gli piace. Soltanto in questo modo potrà imparare a conoscere "le sue vere misure e a vestire la propria mente". Holden ha del professore un giudizio ottimo, ma alla fine scopre in lui un lato poco piacevole, cioè che potrebbe essere un omosessuale. Ciò lo atterrisce, per cui sia allontana immediatamente dalla sua casa.
JANE - Jane è un'amica di Holden, una ragazza particolare che per il giovane rappresenta qualcosa di speciale. Pur non avendo dei lineamenti belli secondo i canoni estetici del tempo, è per lui molto affascinante. La ritiene infatti una persona: sensibile, seria, intelligente, colta, amante della lettura. Tra di loro si era stabilito un rapporto molto intenso, basato sull'affetto e l'amicizia. Trascorrevano infatti molto tempo insieme, discorrendo, passeggiando, andando al cinema, giocando al golf e a dama. Jane è una delle poche persone stimate da Holden in questo periodo di depressione e di crisi
profonda, in quanto riesce a vederla in modo positivo. Appartiene a quel mondo di innocenza che lui ama, per cui non può sopportare l'idea che ella sia uscita con Stradlater, sciupando la sua purezza ed avendola fatta cadere nel baratro della vita;
CARL LUCE - È un amico ed un compagno di studi di Holden nel collegio di Whooton. E' un ragazzo particolare, egocentrico, presuntuoso e molto "fissato con il sesso". Ha una relazione con una scultrice cinese di circa quaranta anni. Nell'incontro con Holden dimostra di avere poco in comune con lui, infatti non lo capisce e addirittura lo consiglia di rivolgersi ad uno psicanalista per farsi aiutare ad "adattarsi" alla vita e a riconoscere i "propri schemi mentali";
SALLY - È un'amica di Holden. Egli ce la descrive come una ragazza molto carina, elegante, affascinante, intelligente, intellettuale, amante della commedia. Ha un flirt con Holden, ma quando lui le propone di fuggire insieme per andare a vivere in un ambiente incontaminato a contatto con la natura, lei si rivela diversa. La vede quindi integrata in quel mondo che lui non riesce ad accettare, si rende conto che è un tipo tradizionale, amante della vita comoda, disposta ad accettare compromessi che la società le propone pur di avere una vita agiata. Tra lei ed Holden avviene quindi una discussione ed i due si lasciano in malo modo;
MAURICE - Era l'addetto dell'ascensore dell'albergo in cui Holden trascorre le notti a New York. È una persona violenta e poco seria che ricatta e picchia Holden per sottrargli il doppio della cifra stabilita per andare al letto con la prostituta;
SUNNY - È la prostituta con cui Holden viene in contato tramite Maurice, nell'albergo di New York. E' una ragazza giovane, probabilmente minorenne, magrolina e con una vocina così sottile che sembra un pigolio. Non ha l'aspetto di una prostituta ed è proprio questo, oltre il suo metodo di approccio frettoloso, che scoraggia Holden e che lo rende più depresso che eccitato;
DUE SUORE - Le incontra Holden in una tavola calda. Erano a new York per lavora.erano prossime a diventare professoresse, una di inglese e l'altra di storia e di istituzioni americane. Erano state molto gentili con Holden, ed erano le persone ideali per lui, quindi che non appartenevano a quella fascia di umanità cattiva ed approfittatrice;
MARTY, LAVERNE E BERNICE - Sono tre ragazze sulla trentina che Holden incontra nella "sala lilla" dell'albergo Edmont di New York con cui si intrattiene e balla per tutta la serata. Da come le descrive erano abbastanza bruttine ed appartenevano a quella società che Holden odiava.
COMMENTO
Ho letto con molto entusiasmo "Il giovane Holden" in quanto l'ho trovato, nonostante scritto negli anni cinquanta, molto attuale, probabilmente perché le problematiche che propone sono quelle della crisi dell'età adolescenziale, che toccano tutti i ragazzi di tutti i tempi. Nell'infanzia crediamo a tutto ciò che ci viene detto, adoriamo i genitori e i maestri senza mai metterli in discussione. Pensiamo che siano dei modelli perfetti in quanto ci insegnano tutti i valori della vita: l'onestà, la bontà. Crescendo, pian
piano cominciamo a vedere i loro difetti e tutte le brutture del mondo da cui ci avevano protetto. Allora ci sorgono dei dubbi, vacilliamo e spesso non riusciamo ad accettare la realtà. Ci rendiamo conto che nella vita bisogna spesso giungere a compromessi, anche se ciò non ci piace. Tutto ci sembra più brutto di come è, il senso della vita ci sfugge, alle volte pensiamo alla morte e ci poniamo delle domande sul significato della nostra esistenza e dell'umanità in generale. Purtroppo, a questi misteri non c'è spiegazione ne logica ne scientifica per cui i dubbi ci assalgono e quindi andiamo in crisi. Il giovane Holden, come molti adolescenti, è un puro e ha degli ideali e delle aspirazioni molto nobili. Egli sogna di "diventare il catturatore nella segale" perché vorrebbe proteggere i bambini, che egli ritiene innocenti, dai pericoli della vita, per cui nella sua fantasia immagina di trovarsi su un dirupo in un campo di segale dove giocano i fanciulli e lui li trattiene dal cadere giù. E' proprio questa immagine
simbolica il fulcro del libro, essa ci fa comprendere il sogno di Holden di proteggere i bambini, la loro innocenza e l'integrità del mondo, ma tale sogno inevitabilmente fallisce, perché si ricade in una società di adulti caratterizzata da autocoscienza e da compromessi. A tutti capita di avere tanta paura di se stessi da non avere il coraggio di guardarsi in faccia, ma purtroppo prima o poi bisogna farlo, perché non si possono eludere i nostri doveri. Che ci piaccia o no, bisogna affrontare le difficoltà della vita senza arrendersi e senza arrivare a punti di esasperazione. Sono proprio queste le cose che ci aiutano a crescere e a capire meglio noi stessi. Solo così potremo renderci conto di ciò che ci piace, di ciò che siamo e possiamo fare. Una giusta autocritica non può essere altro che positiva.
Anche lo stile del libro è molto attuale in quanto espresso in un linguaggio parlato non letterario. Leggero e scorrevole, a volte umoristico, a volte angoscioso e ricco di pathos, è un libro molto profondo che ti colpisce e del cui contenuto non ti puoi dimenticare facilmente. Holden è sì un giovane coraggioso e ribelle, ma in fondo è soprattutto un bravo ragazzo che vuole soltanto realizzare un suo piccolo sogno di libertà prima di fare rientro a casa. Durante questa breve esperienza Holden rimpiange quella sua 'infanzia schifa' che progressivamente si vede sfuggire di mano; teme l'approssimarsi dell'età adulta che percepisce fatta di falsità ed apparenza e critica rabbiosamente la società americana che è così distante dal suo modo fatto di amicizie, affetti e sincerità. Sono passati cinquant'anni da quando è stato scritto, ma continuiamo a vederlo, Holden Caufield, con quell'aria scocciata, insofferente alle ipocrisie e al conformismo, lui e la sua 'infanzia schifa' e le 'cose da matti che gli sono capitate sotto Natale', dal giorno in cui lasciò l'Istituto Pencey con una bocciatura in tasca e nessuna voglia di farlo sapere ai suoi. La trama è tutta qui, narrata da quella voce spiccia e senza fronzoli. Ma sono i suoi pensieri, il suo umore rabbioso, ad andare in scena. Perché è arrabbiato Holden? Poiché non lo si sa con precisione, ognuno ha potuto leggervi la propria rabbia e assumere il protagonista ad 'exemplum vitae'. Holden è una figura letteraria estremamente verosimile e coinvolgente, un personaggio capace di affascinare il lettore, spettatore di una vicenda carica di attualità e di profondi interrogativi, narrata con una prosa scorrevole e ironica, punteggiata qua e là da motti caustici e lazzi arguti. La straordinaria inventiva di Salinger propone un libro estremamente interessante, trascurato in passato e tornato in auge solo da poco tempo, la cui lettura offre notevoli spunti psicologici e la possibilità di una cosciente critica al generale appiattimento della nostra società.
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